Titolo: Brothers- Codardia
Autore: vul95 (whatachaos su Live Journal)
Fandom: Avatar-
Rating: PG13
Parole: 406
Avvertimenti: Introspettivo; Slice Of Life
Riassunto: Tarrlock non
riesce più a vedere in Noatak il fratello che credeva
di conoscere.
Note: Partecipante
al 500 Themes Italia (prompt 9. Sensazione di Perdita).
Questa Flash fa parte di una raccolta dedicata alle coppie
di fratelli presenti in Avatar. Noatak
e Tarrlock mi piacciono un sacco çwç!
La loro storia mi ha commossa, ed ho rivalutato
entrambi. E così ho deciso di dedicare questo prompt
a loro <3 Spero vi piaccia <3
Brothers
Noatak & Tarrlock-
Codardia
La barca
sfreccia il più veloce possibile sulle acque del mare, lontana da Republic City.
Tarrlock
è impressionato da quando riesca a procedere spedita.
Davvero un miracolo della tecnologia moderna, pensa. Il mezzo si muove senza
bisogno di utilizzare il carbone o il dominio. Quando
lui e Noatak erano bambini, mai avrebbero pensato si
potesse inventare un marchingegno simile.
Suo
fratello è alla guida. E parla. Entusiasticamente,
gesticolando, ricorda i tempi andati e spera in quelli futuri –Potremmo ricominciare una vita, insieme. Io e te.- elenca
velocemente ciò che potrebbero fare, e fantastica.
Il suo
sguardo però è lontano da Tarrlock. Il suo sguardo
fissa il mare di fronte a lui, mentre il minore non vede altro che una figura
distorta di quello che una volta era suo fratello. Sul suo volto, che vede di
scorcio, riesce solo a figurarsi la maschera di Amon. Sulle sue spalle immagina il lungo mantello scuro del
comandante degli Equalisti.
Lo
ascolta in silenzio, percependo le sue parole lontane.
Si
aggrappa un’ultima volta al pensiero di un nuovo inizio con lui.
Per poco
non si convince che possa essere possibile, per un attimo finge che si possa
fare, per un singolo istante si abbandona alla codarda idea di lasciar scorrere
via tutto.
Lui, il piccolo Tarrlock che ha paura del buio, delle tempeste e di
dominare il sangue e il suo fratellone che non teme
nulla, e gentilmente lo protegge da tutto.
Pare un
ricordo così lontano. Paiono cose perdute, dimenticate.
Tarrlock
non sta seguendo il discorso di Noatak. Lo vede solo
un attimo girarsi mentre ripete per l’ennesima volta
“insieme”. E’ quasi invisibile, ma nei suoi occhi riesce a cogliere per un
attimo, ed un attimo soltanto, il Noatak
che conosceva da bambino. Quello spensierato che lo abbracciava
quando aveva freddo la notte e rideva quando inciampava e finiva a
faccia avanti nella neve.
Tarrlock
decide che è così che lo vuole ricordare.
Non ha il coraggio di dire addio a suo fratello, non vuole
perderlo di nuovo. Non vuole che Amon rimanga per
sempre un muro invalicabile tra loro due. Non vuole più vederlo soffrire.
E due volte codardo, prende il guanto poggiato poco distante
da lui e lo infila.
Lentamente
sfila il coperchio del carburante.
Incredibile che un’imbarcazione si muova con così poca benzina. Davvero, la tecnologia fa
miracoli, pensa Tarrlock mentre aziona il guanto, sprigionando scintille.
Pensa a Noatak, il suo Noatak.
Poi è
solo buio.