Il disckjockey aveva attaccato con All Around the World quando lei entrò nel locale. Le luci che trapassavano dai vetri colorati del soffitto le illuminavano il viso, e un abbagliante bianco si accendeva e si spegneva proprio sopra i suoi occhi, e le sue iridi nocciolate iniziarono ad irritarsi.

Si gettò nella mischia, al centro della pista da ballo, non troppo lontano dalle sue amiche, non troppo lontano da qualche ragazzo con idee strane. Iniziò a ballare, e fece vedere a tutti la sua bravura, e la sua bellezza.

Baby what you doing? where you at? where you at?
I piedi le dicevano dove andare a ritmo delle note forti ed ampie così tanto che lei poteva ballarci dentro, fare qualche giravolta, e far diventare chiunque invidioso di lei e della sua perfezione nel ballo. Si rintanò nel pentagramma, danzando alternativamente sui Do bassi e sui Do alti, in modo da poter saltare e girare e lasciare che la gonna le avvolgesse le gambe come una coperta, e poi con una folata di vento tornare al proprio posto. Le braccia si muovevano abilmente, attente a non toccare nulla, a non rovinare la perfezione delle note perfettamente incastonate fra loro, a non togliere la magia a quella musica e a quelle parole.

Why you working so shy? hold it back, hold it back

Sperò che la carta stampata della musica la coprisse dagli altri e da quello che stava facendo. Le ci volle un attimo per ricordare che ormai la musica non si scriveva più sulla carta. Non voleva fare l'altezzosa, ma non poteva fare a meno di lasciarsi trasportare da quella musica così perfetta, così coinvolgente e sinfonicamente melodiosa. Eppure, di solito era così timida.

So DJ bring that, bring that, bring that, bring that back

Qualcosa di strano, un mentre il disckjockey remixa quella canzone, qualcosa come un rumore in lontananza, come un pezzo di porcellana della collezione del salotto di mamma, caduto a terra e spezzato per sempre. Un cuore, due cuori, rotti quando il mixaggio copre la voce del cantante con qualche rumore strizzato di cigolio rilevante sotto tutte le note, e la voce armoniosa non si riuscì più a trovare, a distinguere. Quella voce, con quelle parole meravigliose, con quella musica così romantica e rocckeggiata allo stesso tempo, suscitava un insieme di emozioni, eccitazione per prima. E poi, ad aggiungersi all'insieme, anche una sorta di corda che legava il cuore, come delle mani che lo avvolgevano con cura, con delicatezza e dolcezza. Quasi come se serie e serie di righe di pentagramma, con tanto di note e parole spezzate per ciascuna, si fossero staccate da dove erano state composte tempo prima di essere riprodotte in quel locale, e si fossero introdotte nelle sue interiora, e forse anche in quelle delle altre ragazze, forse era per questo che urlavano al DJ di finirla di rovinare quelle parole magnifiche.

Yeah, cause all around the world, they’re no different than us
La musica ricomincia, per bene stavolta. Nessun altro cuore di sentì rompere in quell'attimo, e altre note aprono le braccia ai suoi passi aggraziati e mai altezzosi. Adesso si sentiva osservata. Si sentiva bella e si sentiva brava, migliore delle altre, o come le altre. La musica – si era la musica – la rendeva migliore, la faceva sentire migliore, non le era mai capitato prima.

All around the world people want to be loved

Occhi nocciola. Non i suoi, altri occhi nocciolati attorno a lei.

You’re crazy girl, crazy girl, throw some chocolate

Capelli lisci, chiari – o scuri. Le luci si colorano di rosso, poi giallo, poi verde e fucsia, poi blu e argento, due fari bianchi si accendono e spengono sotto i loro occhi. Stupendi. Rimase a bocca aperta, guardandoli con furore, con ammirazione, con magia. Una bocca, un ciuffo di capelli, un naso, due orecchie. Un ragazzo. Due occhi screziati di cioccolato, come se lei ci avesse buttato dentro un barattolo di nutella. Aveva paura che a guardarli troppo le sarebbe venuto il diabete. Era possibile, erano perfetti, quasi quanto la musica che circondava il momento.

We’re not the only ones doing it like that, yeah, like that

Questa musica è capace di fare magie, questa musica rende felici, questa musica tira su il morale. Questa musica è magica.

All around the world

people want to be loved

* {–Espace pour l'Auteur–} *

Come il profumo di una sopresa, di una speranza che si è accesa.

Quasiasi posto vicino a te, è sempre casa.

Questa OS è un regalo di compleanno.

Come le cose che non mi aspetto.

Come quel grazie che arriva dritto.

O come l'abbraccio che non smette mai.

Di dare affetto.

Tanti auguri -piccola- Josa :'3

Ti voglio tanto bene, spero ti sia piaciuto :'3

[*_Notes Importantes _*]

Per chi ha letto questa FF\OS:

Vi ringrazio mille volte per aver aperto questa storia ed aver letto almeno qualche rigo, è davvero importante, per me e per chi mi ha ispirato a scriverla. Se dovete fare i complimenti a qualcuno dovete farli a Josa (-naturalmente c'è su efp-) che così meravigliosa da ispirare a fare cose del genere.

Parlando della OS, se avete notato che comunque ci sono delle situazione senza senso, sono perchè in certi punti la sotira è al passato e certi al presente, questo perchè alcune cose si stanno ripetendo ancora proprio in questo momento, e in questo, e in quest'altro ed in quest'altro ancora.

Mille grazie ancora per aver letto, e per essere qui a leggere questo.

E mille tanti altri auguri ed a cento altri anni come questo, Josa.

Ciao belli, e Grazie ^^