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Autore: Estefy072012    10/07/2012    1 recensioni
Una fredda notte d'inverno nella Finlandia del 1890,una ragazza sulla via casa, un ragazzino da salvare ed un misterioso cacciatore.
Questo e solo l'inizio di un'avventura infinita, verso la libertà.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                                        Finlandia, 1890
Correvo in mezzo a quel bosco dove la luce della luna  veniva filtrata dai rami innevati per poi illuminare a malapena il terreno sottostante.
I miei stivaletti bagnati affondavano in quell'immensa distesa bianca di fiocchi congelati, il freddo si faceva sentire, lo percepivo come tante piccole pagliuzze di vetro che trafiggevano la mia pelle.Ma non mi fermavo, anche se tremavo e i miei passi erano sempre più incerti.
Tutto il mio corpo era ricoperto di ferite di diverse dimensioni ed ancora fresche , e la bassa temperatura accentuava il dolore facendo sembrare ogni minimo contatto con l'aria gelida  una piccola tortura.
I gufi mi osservavano dall'alto, forse aspettavano che io cedessi per potersi abbuffare, di sicuro sembravo una presa facile.
Il mantello che copriva le mie spalle era diventato troppo pesante, mi rallentava, decisi di slegarlo rapidamente ed abbandonarlo. Ora il semplice vetito di velluto verde che indossavo sarebbe stato la mia unica corazza contro quel tempaccio.
Le forze mi stavano abbandonando, respirare diventava un'impresa ardua, sentivo un macigno sopra il petto e raccogliere l'ossigeno necessario era faticoso. 
La vista iniziava ad offuscarsi, la testa mi pesava, finchè ''Eljas!'' pensai, l'immagine di mio fratello mi comparse in lontananza, probabilmente la stanchezza mi causava allucinazioni, ma vedere i suoi capelli color miele ed i suoi occhi azzurro ghiaccio, mi rincuorava. Mi faceva cenno con la mano di sbrigarmi, sembrava preoccupato, la sua pelle era più bianca del solito, aveva paura.
Dovevo farcela, lui mi stava aspettando, e io dovevo proteggerlo, io dovevo salvarlo.
''Groarghh'', il bramito di un orso poco distante da me ruppe i miei pensieri, ecco che cosa intemoriva Eljas, ecco cosa dovevo combattere.
Mi accasciai per poter passare sotto ad un ramo e raccogliere una pietra, ma non me la sentivo di fermarmi, quindi continuai a correre più veloce possibile, sapevo che ormai mi mancava poco.
Lo scroscio dell'acqua mi avvisò infatti che ormai ero arrivata, ma quello che vedevo dietro agli ultimi alberi non era per niente rassicurante.
Un' altro orso, probabilmente il cucciolo di quello che mi seguiva, girovagava davanti al ponte che conduceva al portone principale. 
Mi fermai per un istante in carca di una via di fuga, decisi di arrampicarmi su un tronco e travare dall'alto una scappatoia.
Pochi istanti dopo arrivò il mio ''cacciatore'', era inferocito,  e studiava il suo intorno, sicuramente sentiva il mio odore. 
Il piccolo però la distrasse, si avvicinò a lui , lo prese per il collo e stava per avviarsi per il bosco, quando: ''Crack''un ramo sul quale ero poggiata si spezzò e mi ritrovai con una gamba dondolante.
L'orso si girò verso di me, scaraventò il cucciolo per terra, e si erse in due zampe, era affamato.
Stringevo la pietra tra le mie dita, aspettando il momento adatto per colpire la bestia. 
Bramiva incessantemente, il suo mantello di peli bruni era mosso dal vento, e si avvicinava alla sua preda.
Abbracciò l'albero e con i suoi enormi artigli iniziò a salire, avevo poco tempo, dalla ventata di adrenalina del momento decisi di lanciare la mia arma in direzione del suo naso, il quale iniziò a sanguinare abbondantemente.
Intorpidito dal colpo, si lasciò cadere. 
Scesi velocemente e iniziai ad avviarmi verso il ponte, ma avevo sottovalutato la prole. 
Una zampata mi arrivò sul polpaccio destro, un urlo di dolore si fuggì dalla mia bocca, lo guardai, i suoi piccoli occhi neri si erano accaniti sulle mie pupille, era pronto as assalirmi e  non avendo niente con che difendermi usai il mio corpo.
Nel momento in cui stava per incastonare il mio braccio nella sua morsa, liberai un calcio diretto al suo stomaco.
La testolina sbattè violentemente contro il terreno, mi avvicinai per finire la mia opera, ma di nuovo i suoi occhi si incontrarono con i miei, e stavolta non eranon pieni di rabbia, ma dimostravano timore.
Non ebbi il coraggio di ucciderlo, e barcollante lo presi in braccio, decisa a portarlo in salvo.
''Dietro di te!'', la voce di Eljas mi risuonò nelle orecchie, mi voltai e vidi imponente orso che stava riacquistando conoscenza. Cercai di fare più in fretta possibile, ma il mio corpo era stremato ed il mio nuovo accompagnatore non aiutava.
Un bramito mi fece rabbrividire, l' orso si stava ricuperando in fretta e da quello che sentivo aveva iniziato a correre,
Il poco vantaggio che avevo venne azzerato dalla mia caduta, non c'è la facevo più, sentivo che ormai la fine era vicina.
Spostò il cucciolo e si erse sopra di me, mi fece vedere tutta la sua dentatura affilata pronta ad assagiarmi, un altro bramito, sì il suo ultimo bramito, perchè tre freccie, una dietro l'altra gli trafissero lo stomaco.
Rotolai per non venir schiacciata dal corpo dell'animale. 
Quest'ultimo si accasciò rumorosamente, un' ultima freccia gli passò in mezzo al collo, trogliendo ogni possibilità di vita all'animale.
Guardai verso il cielo ansimando, poi persi totalmente il controllo dei miei muscoli.
L'ultima cosa che vidi era un ragazzo che camminava verso di me e poi il buio più scuro che esista.
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