Sarai Mio.
È così che sei morto. Per colpa di un misero quaderno. Poi il tuo corpo è stato bruciato da Kyomi Takada, la tua assassina, che dopo è comunque stata uccisa da Kira.
Ecco perché non posso sfogarmi, in questo modo non posso riempirmi di rabbia e vendicarti, in questo modo non posso neanche piangere sul tuo corpo esanime che però sono sicuro brillerebbe ancora grazie alla luce dei tuoi bellissimi cristallini.
Da quando non ci sei più sento un enorme vuoto dentro. Perché anche se non ci vedevamo da anni io sapevo che tu eri vivo, in qualche posto lontano insieme al tuo amico rosso, ma bastava sapere che tu c’eri per andare e continuare a far battere il cuore. Ma ora che te ne sei andato non c’è più perché di vita. Per questo semplice motivo ora tengo una pistola di acciaio freddo stretta in mano puntata contro la mia tempia.
Voglio seguirti, ti raggiungerò ovunque. Magari finalmente potremo stare insieme e io potrò fare amicizia anche con Matt. Sai, un po’ vi invidiavo, sempre uniti nella nostra solitudine. Delle volte ho sognato di poter essere come voi, di potermi permettere di essere debole, perché ci sarebbe stato comunque qualcuno a guardarmi le spalle.
Uniti in un corpo solo, persino fisicamente, anche io avrei voluto respirare ansimante al buio e gemere di piacere a contato con la tua pelle. Sono un po’ geloso di Matt, a cui è permesso stare con te per condividere i momenti più belli.
Che buffo, siete persino morti insieme. Anche io voglio essere come voi.
Anche io.
Io.
Riuscirò ad arrivare fino a te per toccare i tuoi spaghi dorati e finalmente sarai mio, solo mio. Per riempire finalmente tutto il vuoto che mi oscura la mente, così da poter smettere di urlare con tutta la voce del silenzio immerso nella solitudine. Sarà la prima volta in cui il mio bianco si macchierà di rosso. Sarà divertente.
A, è ora.
Click.
Bum.