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Autore: blazethecat31    10/07/2012    3 recensioni
Ormai aveva perso ogni cosa. La sua serenità alla fiorentina faceva parte del passato.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claudia Auditore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ormai aveva perso quasi ogni cosa. Suo padre, Federico e Petruccio erano stati impiccati da giorni, ed era consapevole che i loro sguardi non l’avrebbero più rimproverata, schernita, né tantomeno le avrebbero chiesto favori. Ormai tutto ciò apparteneva al passato.

Ezio era talmente accecato dalla vendetta da non averla aiutata a superare quell’atroce momento,  lasciandola marcire in una villa che piano piano stava cadendo a pezzi, in balia di uno zio con un occhio di vetro,  a prendersi cura di Maria che non faceva altro che pregare davanti a un letto che per sempre darebbe stato riempito per metà. E nel frattempo annotava ogni foglia che si muoveva a Monteriggioni dentro un registro polveroso, e il tempo passava anche troppo lentamente.

Vent’anni dentro una prigione di marmo.

Ogni visita era sempre un’occasione per passare tempo.
Quando veniva l’architetto alla ricerca di commissioni Claudia gli chiedeva se fosse più facile creare i progetti per le case o convincere il suo unico fratello rimasto a pagare i restauri, molti dei quali abbastanza costosi.
-Il denaro è essenziale per spronare i costruttori a lavorare meglio.- le rispondeva ogni volta.
Soldi, stavano causando non pochi problemi in quel periodo.

All’arrivo dei facchini che portavano dentro i dipinti che Ezio comprava durante i suoi viaggi domandava cosa li costringeva a fare quel lavoro massacrante.
-Il sorriso della mia famiglia una volta tornato a casa ripaga tutti i miei sforzi.- Le rispose uno di loro.
Famiglia, quanto le mancava questa parola.

Un giorno arrivò Leonardo, e Claudia, vedendo questo volto nuovo, gli si avvicinò per vedere quale fosse il motivo della sua visita
-Mi arricchisco di conoscenza decifrando  pagine criptate e allo stesso tempo aiuto la causa degli Assassini.- Intonò lui nel mentre stava curiosamente scrivendo al contrario su un piccolo diario.
Aiuto, quello che le era stato negato nel momento del bisogno.

Altre volte Villa Auditore era deserta, e la ragazza ne approfittava per lasciar perdere il registro e girare per le stanze, i cui muri facevano riecheggiare il rumore dei suoi passi e suoi sospiri.
Arrivando alla stanza di Maria si precipitava davanti allo scrigno di Petruccio, sperando che durante la notte Ezio fosse passato a lasciare qualche piuma. Dopodiché portava del cibo a sua madre e tornava nello studio.

 

-Perché alcune pagine sono piene d’inchiostro sbavato?- le chiese un giorno Mario.
Lei si asciugò le lacrime senza farsi notare, si girò verso di lui e se ne uscì dicendo:-tutta colpa dell’umidità.-

 

 

Giovanni lo diceva sempre che gli Auditore erano una stirpe di combattenti.

  
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