Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: DeXy    10/07/2012    0 recensioni
Quella voce così perfetta di Jared, quel ritmo battuto dalla batteria di Shannon e quelle percussioni della chitarra di Tomo mi facevano catapultare in un altro Mondo. In un altro pianeta: Marte.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, nuovamente a correre freneticamente per le vie di Milano per non perdere il tram che mi avrebbe portato al lavoro che mi consentirà di racimolare un po' di soldi per il mio futuro, lontano da qui.
Faccio la giornalista, almeno così mi piace definirmi.
Non lo sono veramente, scrivo articoli musicali per un web magazine italiano che sta avendo molto successo anche in Europa.
Sono stata scoperta grazie al mio blog: riportavo le notizie più interessanti su qualsiasi band o cantante, dalle più importanti alle più strampalate.
la musica era sempre stata una mia passione!
La mia via di fuga dalla realtà.
Per farla breve, qualche buon redattore, capitando per caso sul blog, mi chiese di lavorare per il suo nuovo magazine: sistemavo articoli, trascrivevo interviste, insomma lavoravo sempre con il computer.


Presi per un soffio il tram, andai a sedermi negli ultimi posti e per tutto la durata del viaggio ascoltavo la musica mentre fantasticavo su cosa mi sarebbe aspettato a lavoro, dopo la chiamata che ricevetti nel pomeriggio che parlava di un super incarico.
-Oh finalmente eccoti qui! Ormai pensavo che non ti interessasse più quello che volevo proporti!-
-Scherziamo! Sai che sono pronta ad occuparmi di qualunque cosa!-Risposi al mio capo, Larry.
Il che era vero..Anche se detestavo dovermi alzare presto, quel lavoro mi piaceva veramente, mi permetteva anche di viaggiare a volte.
-vieni, andiamo in ufficio- l'enorme scrivania del capo era in disordine più del solito.
Un mucchio di fogli sparsi sul tavolo non lasciavano alcun scorcio della tramatura del legno di alta qualità di cui era fatta.
Potevo intravedere testi di canzoni, date e addirittura biglietti aerei. Cominciai a fantasticare, come al mio solito. 'chissà se quei biglietti sono miei..magari divento pure fam...' le mie fantasie stupide vennero bloccate dalla voce possente di Larry che s'era seduto sulla sedia e cominciò a parlare con tono molto autoritario, non da lui.
-allora, tempo fa lessi sulle recensioni, alcune proposte di articoli musicali da parte dei nostri lettori. Saltò fuori il nome di una band statunitense che mi colpì molto. Guarda caso questa band tra 2 giorni concederà a soli 3 giornalisti delle interviste private in momenti diversi della giornata per parlare del loro nuovo album, che è uscito qualche settimana fa..fortunatamente c'è stata concessa questa occasione e quale persona migliore se non tu! Ho notato i tuoi progressi Christal e vorrei che te ne occupassi tu questa volta.-
-sta scherzando?- risposi cercando di non far vedere il mio enorme entusiasmo a quelle parole.
Non volevo sembrare poco professionale
-no ragazzina! Ormai sei pronta per il lavoro sul campo. C'è poi da dire che molte volte t'ho concesso di accompagnare qualche giornalista e quindi sai come si fa!-
Larry continuò a spiegarmi le cose fondamentali per la mia intervista.
Annuivo e stavo in silenzio, rispondendo con qualche sorrisino quando mi guardava perplesso.
In realtà capivo metà delle parole che mi venivano dette.
-prenderai l'aereo diretto a Roma di domani pomeriggio. Portati lo stretto necessario per 2 notti e ricordati registratore, computer e blocco degli appunti!-
il capo mi porse i biglietti con gli orari e tutto, un fascicolo con le informazioni sulla band che misi in borsa e uscii camminando velocemente dall'ufficio. Non vedevo l'ora di arrivare a casa e scoprire che band fosse! Passai a prendere la cena da un ristorante cinese e una volta arrivata a casa notai un foglietto sulla tavola da pranzo.
'tesoro non aspettarmi per cena e nemmeno per i prossimi 3 giorni. Sono in montagna da qualche parte con Michael. Un bacio'
diceva il biglietto lasciato da parte di mia madre.
'ma certo,chi se ne frega di me! Va pure con Michael a divertiti da qualche parte! Stronza' pensai tra me e me.
Dopo il divorzio dei miei purtroppo dovetti restare con mia madre.
Al tempo ero ancora minorenne. non era il massimo per me.
La detestavo per come mi aveva sempre trattato. Ma era la decisione del giudice e non potevo fare altro che sopportare.
A neanche un anno dalla separazione s'era già costruita una nuova vita. Come biasimarla.
Ma si fregava totalmente della figlia appena maggiorenne! E questo non glielo avevo mai perdonato.
Nemmeno ora che erano passati anni..
Bruciai il biglietto nel caminetto. Ero arrabbiata con lei, come sempre.
Mi sedetti sul divano e iniziai a mangiare aprendo il fascicolo che Larry mi diede prima.
Stavo quasi per soffocarmi quando vidi il nome della band con cui avrei avuto un' intera intervista da sola.
Il loro nome lo conoscevo molto bene : 30 Seconds To Mars
  
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