Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Setsuka    25/01/2007    9 recensioni
La mia prima fanfiction ispiratami dalla canzone dei Tiromancino "Che per me è importante". Roy è innamorato di Edward ma si vergogna dei suoi sentimenti; riuscirà a svelare quello che il suo cuore cela al Fullmetal Alchemist? [RoyXEd] Avevo postato questa ff e altre e poi le ho cancellate, scusatemi tanto ma erano postate male, chiedo perdono ^^;
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E il mio pensiero vola verso te                                                       - E IL MIO PENSIERO VOLA VERSO TE-
                                                                                di Setsuka

Ecco a voi una one-shot venuta ascoltando le canzoni di Tiromancino. L’introduzione l’ho presa da ‘ Che per me è importante ’i quali diritti sono dei Tiromancino mentre i personaggi di FullMetal Alchemist sono di proprietà della Sensei Hiromu Arakawa e l’immagine a fine fiction non è mia ma dell’avente diritto, io l’ho solo presa in prestito. La fiction è in P.O.V. di Roy e i suoi pensieri sono rivolti a Edward, perciò è una shonen ai. Dedicata con affetto a Lake, la mia sorellina, Rinoa, Greta, Debby, Antony e Go-chan: vi voglio tanto bene! Buona lettura a chi leggerà e un sincero grazie.

E’ la prima fiction che pubblico, siate clementi ^^
§§§


Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini ormai scolpite nella coscienza,
come indelebili emozioni che non posso più scordare.
E il pensiero andrà a cercare
 tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora che sei tu la cosa
che per me è importante.


§§§

Il cielo scuro fa cadere con violenza grosse gocce d’acqua che all’impatto con il suolo si scompongono e poi si ritrovano tutte insieme quando, ormai tante, formeranno una pozzanghera.
Amo ed odio la pioggia. La amo, perché il suo rumore non mi fa sentire solo, mi fa compagnia. La odio, perché mi ricorda quei lontani giorni di guerra che hanno segnato la mia vita, che mi hanno macchiato per sempre. Odio e amo la pioggia quanto odio ed amo me stesso.

 Di me amo la mia intelligenza, la mia bellezza, il mio successo… si perché nella vita ho sempre avuto successo grazie alle mie qualità, in qualsiasi campo. Sono soddisfatto di essere il Flame alchemist, soddisfatto per quello che ho, dovrei essere felice ma… sono insoddisfatto per quello che non ho.

Odio di me invece il cane dell’esercito che sono diventato: la mia splendida vita è cambiata da quando ho ucciso quelle persone, da quel momento sono diventato un cane, mi sta bene che mi chiamino così, in fondo è vero: ho combattuto in una guerra stupida, nella quale non credevo per poi ottenere cosa? Lo stupido grado di colonnello e incubi che mi assillano e non mi lasciano mai. Diventare Fhurer ora è il mio obbiettivo, se lo diventerò potrei far smettere queste assurde guerre senza senso che l’unica cosa che fanno è creare morte, distruzione ed odio. Farò cessare tutto: è una promessa, la pace non voglio che sia soltanto una chimera ma una realtà. Vivo solo per questo; è la mia ragione di vita e il mio scopo… o meglio fino ad ora è sempre stato solo e unicamente questo il mio desiderio, ma da un po’ di tempo c’è qualcos’altro che desidero, un motivo in più per odiarmi: Edward Elric il Fullmetal alchemist.

Io, il grande amatore del gentil sesso, colui che scherza sul fatto che quando diventerà Fhurer cambierà la divisa femminile facendo indossare a tutte minigonne; si, proprio quel Roy Mustang ha perso la testa per un ragazzino che ha quasi la metà dei miei anni. Mi sento uno stupido, non lo sono mai stato ma adesso lo sono proprio: come posso provare un sentimento romantico per un ragazzino? Un altro peccato che si aggiunge e porta con se sofferenza. Da diverse notti lo sogno, sogni seducenti, unici luoghi dove posso amarlo senza vergognarmi di nulla… solo che appena mi sveglio mi faccio schifo e vorrei non aver mai sognato; in quel momento il sogno di pura illusione, diventa un incubo di pura realtà; perché mi rendo conto di cos’ è per me Fullmetal e della mia vera natura, dell’immoralità dei miei sentimenti e del fatto che è tutto soltanto un amore impossibile. Vorrei piangere ma il mio orgoglio non me lo permette. No. Sono già caduto in basso, non voglio sprofondare ancora di più.

Per ora mi basta vederlo, prenderlo in giro, sentire come le mie battute lo hanno toccato, vederlo arrabbiato ma felice… questo mi basta per ora, ma arriverà il momento che non riuscirò più a stargli vicino e a fare più nulla di quello che faccio con lui ora, in quel momento starò ancora più male di quanto non stò già, e io mai abituato a rifiuti, ho paura che farò scoprire i miei sentimenti mandando tutto a rotoli, facendomi davvero odiare da Acciaio e sprofonderò in un universo di solitudine ancora più profondo, insopportabile, fatto di assordante silenzio e invidia che si trasformerà in odio verso il mondo. Non voglio perdere Edward, almeno lui no… se solo tutto potesse tornare come prima… lo vorrei ma so che non posso.
Cuore e ragione non vanno mai pari passo. Seguire il cuore è anche seguire la follia, avere coraggio ed avventurarsi verso l’ignoto. Seguire la ragione è il modo corretto e migliore di vivere nel quale non si rischia mai perché nulla cambia. La vita viene vissuta così e ti trovi alla fine di essa notando che non c’è mai stato tanto di sensazionale. Prima vivevo seguendo la ragione, ma mi sento soffocato in questo tipo di vita, mi va stretta, io amo il rischio e fare follie, una vita impostata non ti permette di arrivare tanto in alto, ma di rimanere nella media. Io però sono ambizioso e come sempre punto in alto… molto in alto… ma ora è come se avessi perso il controllo di essa. Mi rendo conto di sognare cose impossibili e in fondo di vivere una vita tranquilla dopo tutto, ossessionata da fantasmi che non smettono mai di perseguitarmi e soprattutto mi rendo conto della verità della mia vita.

Sono solo.

Già, sono solo, come in fondo lo sono sempre stato. I rapporti che ho con gli altri sono basati dalla pura formalità o da quella falsa amicizia che è naturale nasca nell’ambiente lavorativo. Le persone con cui ho un rapporto un po’ più famigliare sono: Maes e Hawkeye. Ogni tanto scherzo con loro e parliamo abbastanza, spesso anche di affari personali ma non vi è una vera amicizia tra di noi.
Mi piacerebbe avere un vero amico con il quale confidarmi e sul quale sapere di contare sempre. Forse riuscirebbe a dirmi cosa diamine mi sta succedendo. Forse potrei confidarmi o con Maes o con Hawkeye, ma il mio orgoglio me lo impedisce e poi se sapessero chi è l’oggetto del mio amore, perderei anche quel rapporto amichevole che ho per il momento.

Fullmetal… lui è l’unico che a questo mondo non mi fa sentire solo… che mi fa sentire vivo. Se i miei colleghi andrebbero via non sentirei dopotutto questa grande mancanza, mi mancherebbero forse perché ero abituato alla loro presenza, ma non mi mancherebbero come mi mancherebbe Acciaio. Al di là di quello che provo la presenza di quel ragazzino mi è indispensabile. Da quando è arrivato nella mia vita qualcosa è cambiato, è vero che mi dà tanto lavoro da fare, ma riempie anche la mia vita di tante piccole cose che mi fanno sentire la fugace illusione della felicità.
Si, io non credo che esista la felicità, o per lo meno non esiste per me.
I miei momenti di felicità prima che arrivasse Edward nella mia vita erano le donne; il corteggiarle, le stupide conversazioni per attirare su di me l’attenzione e andarci a letto erano i miei hobby… ma questa è la felicità? No, non credo proprio. Solo ora mi rendo conto di quanto la mia vita sia stata vuota e di quanto non mi piacessero le donne.
Qualsiasi gesto rivolto a loro era un gesto rivolto a me. Io non amavo loro, amavo me. L’unico pensiero che avevo quando ero con loro ero io, ero io la persona al centro dei miei pensieri, non loro. Io volevo solo divertirmi, soddisfare i miei desideri, sentirmi gratificato, sentirmi importante e non sentirmi più solo.
Ma era tutta un illusione, niente di vero.
Questo l’ho capito da quando amo Fullmetal.

Uff… non riesco a lavorare. Come posso se il mio pensiero và a Fullmetal? Con la mente raggiungo tutti i ricordi che conservo di lui, immagini nitide che trapelano di emozioni, custodite nella mia coscienza come un album di foto. Il mio pensiero va a cercare ogni ricordo dell’alchimista d’acciaio che mi ha rubato lo sguardo e il cuore, sento la sua mancanza, ormai è partito da una settimana e mi chiedo dove sia e cosa stia facendo. Vorrei che tu fossi quì, vorrei parlarti, qualsiasi cosa pur che tu mi sia vicino e possa alleviare le ferite della mia anima che sanguinano ormai da anni… vorrei stringerti a me e dirti che sei tu la cosa che per me è importante, ma ti amo e proprio una persona cinica come me ha capito amandoti che l’amore è anche annullarsi pur di far felice chi si ama perciò non ti dirò mai queste cose.
Perché ti amo davvero e non voglio ferirti. Sei già stato ferito abbastanza dalla vita, non meriti altra sofferenza.

Farei qualsiasi cosa pur di renderti felice, senza chiederti nulla in cambio… sono penoso, da quando sono diventato così? Cosa mi hai fatto Edward Elric? Prima di aver realizzato cosa provo per te, mai e poi mai avrei detto una cosa simile.
La pietra filosofale.
E’ quello l’oggetto dei tuoi pensieri e desideri; sei ossessionato da lei come una droga. Passi tutte le tue giornate come un topo di biblioteca studiano fino a notte fonda. E chi lo direbbe che sei solo un ragazzino… bhè i geni esistono.
Hai girato quasi tutto il mondo in cerca di essa e sei sempre tornato a mani vuote addolorato. E ora sei partito per un nuovo viaggio; chissà se l’hai trovata? Io ho il timore che non esista, ma non posso esserne certo. Non voglio distruggere il tuo sogno, non ne ho nessun diritto.
Anche se non lo sai Fullmetal, ho mobilitato diverse truppe per cercare quella pietra e sto consultando diversi testi, quello è diventato uno delle mie maggiori occupazioni, quando non svolgo altri lavori o mi avanza del tempo, è questo ciò che faccio. Tu non pensi che dedico molto tempo a questa ricerca vero? Chissà se sapessi le ore di straordinari che faccio e l’ora in cui vado a dormire che faccia faresti? Lavoro fino alle 20:00 e vado a dormire alle 2:30, dormendo solo quattro ore, dormo decentemente solo nel week-end.
Tutto questo solo per te, perché voglio vederti felice; il mio pensiero vola sempre verso te in tutti i miei giorni.

Sento bussare alla porta.

< Avanti >

Cosa? Fullmetal? Sono le otto meno dieci e ti presenti qui sicuramente per il tuo rapporto.
Scorgo la tua espressione addolorata.

< Non l’hai trovata, vero? >

Scuoti la testa. E poi entri chiudendoti la porta alle spalle. Mi alzo venendo verso di te e sento i miei battiti cardiaci aumentare. Mi sei mancato; come vorrei dirtelo.

< Se lei hai la minima idea di dove sia me lo dica la prego, farei qualsiasi cosa pur di trovarla >

< Io non ho la più pallida idea di dove si trovi, cosa ti fa pensare il contrario? >

Vedo i tuoi occhi ambra fissarmi lucidi.

< PERCHE’, MI DICA PERCHE’ ALLORA OGNI VOLTA CHE TORNO HA QUELL’ ESPRESSIONE SACCENTE? SEMBRA QUASI CHE LEI SAPPIA DA PRIMA CHE IO VADA IN MISSIONE CHE LA PIETRA FILOSOFALE NON SIA IN QUEL POSTO, PERCHE’ MI FA QUESTO? LEI LO SAI DOVE SI TROVA VERO? LO SA MALEDETTO… >

Dai tuoi occhi iniziano a cadere delle lacrime, vorrei consolarti e stringerti a me ma non posso permettermelo. Mi chiedi perché, semplice: io non credo che esista. Lo spero per te ma sono scettico in tal proposito. Ma come posso dirtelo? Non ne ho il coraggio.

< MALEDETTO… MI DICA DOV’E’, ME LO DICA LA PREGO… >

< Edward te l’ho detto non lo so, perché non dovrei dirtelo se esiste- >

Mi porto la mano alla bocca… cos’ho detto?

< Lei così è convinto che non esiste, vero? Mi dica se sa di per certo che non esista… mi metterò il cuore in pace almeno.. Perché non me lo dice? Sono così insopportabile che.. >

< NO, ti sbagli. Io né so quanto te su quella pietra.. >

< ALLORA PERCHE’ HA DETTO ‘SE ESISTE’? >

< Ci sono talmente tante leggende intorno a quella pietra… nessuno sa se esiste davvero e ormai dopo tutte le ricerche fatte… sto diventando pessimista sulla sua esistenza >

Non credo a ciò che succede appena finisco di parlare sento Edward stretto a me che piange, un pianto disperato. Mi sento avvampare e il mio cuore batte talmente forte che ho paura lo senta e capisca la verità. Non dovrei farlo ma non ce la faccio, lo stringo a me in modo protettivo.

< Giorno e notte.. la passo sui libri, io l’ho promesso ad Al… e a me stesso che l’avrei trovata,… ma più vado avanti….. e più non ottengo niente ed è tutto… tempo perso! TUTTO! Non è giusto!............... mi sto impegnando con.. tutte le mie forze, ma…. non ottengo mai niente.. MAI! >

< Prima o poi ce la farai >

< Non dica quelle parole vuote.. lei stesso non crede che esista >

< Se esiste sono convinto che sarai tu a trovarla… lo penso davvero >

< Bella consolazione………………. >

Ancora forti singhiozzi. E poi…

< ………..grazie.. >

Il mio cuore viene avvolto come da un caldo abbraccio. Il tempo, scandito dalle lancette dell’orologio passa e mi rendo conto che Edward si è addormentato tra le mie braccia. Lo sollevo e mi dirigo verso uno dei divani del mio ufficio; lì mi siedo e stendo Fullmetal, la sua testa sulle mie gambe che accarezzo con le mani liberate dai guanti. Il vederlo così mi fa provare una sensazione di tenerezza, come posso aver sognato cose turpi con lui che in fondo non è che un bambino. Dio se esisti perdonami, non voglio fargli del male ma io… io lo amo. Gli occhi mi bruciano ma mi faccio forza, devo esser forte.
La porta si apre e mi volto in quella direzione: è Hawkeye. Stranamente non mi importa nulla su cosa può pensare.

< Ehm colonnello è tardi.. >

< Shh… vai pure, domani ti spiego >

< Ehm.. va bene a domani allora >

Chiude la porta e restiamo lì soli.

….

Apro gli occhi, anch’io mi sono addormentato, sono le 22:10. Sentendo il mio movimento Fullmetal si rialza. Ho ancora la mano tra i suoi capelli. I suoi bellissimi occhi dorati incontrano i miei, sento mancarmi il respiro e un battito. Ritiro subito la mano. Si guarda un attimo assonnato e confuso intorno e poi evidentemente imbarazzato si rialza con uno scatto dandomi un colpo con la testa.

< Fai attenzione moccioso! >

< Colpa tua che hai la testa troppo grande >

< C’è più materia grigia della tua, ecco perché è più grossa >

< NON E’ VERO! Io ho molta più materia grigia della sua, anche se la contengo in una testa più piccola della sua; in fondo sono solo un adolescente >

Non rispondo alla sua provocazione essendo occupato a massaggiarmi il mento.

< Le fa male? Mi faccia vedere.. >

Incornicia il mio volto tra le sue mani ed è vicinissimo al mio… non provocarmi così Fullmetal o potrei non rispondere delle mie azioni. Si toglie il guanto della mano sinistra e mi massaggia il mento.

< Và meglio? >

Sono completamente stregato e il mio cuore palpita fortemente, devo controllarmi non posso… come sono abituato a fare, mando a quel paese la mia mente e seguo il mio cuore, mi abbasso fingendo di scivolare in avanti e a un millimetro dalle sue labbra, mi faccio coraggio e le unisco alle sue.

Rimaniamo così per un po’… mi chiedo perché lui non reagisca; che sia rimasto traumatizzato? Vedo i suoi occhi chiudersi e le sue mani ancora sul mio viso mi spingono di più contro le sue labbra.
Possibile che lui… mi ami?
Avverto un tuffo al cuore e mille emozioni travolgermi come un treno; questa non è un illusione: questa è vera felicità.   

Non è né un semplice tocco di labbra ma neanche un bacio passionale; solo labbra che si cercano e assaporano in modo innocente e dolce.
Il mio cuore non so se ce la farà a resistere… mai in vita mia mi sono sentito così bene… incubi, tormenti, accuse, fantasmi del passato, tristezza, solitudine… tutto scompare. Non voglio farmi illusioni, ma con Ed è diverso… lui non mi prenderebbe mai in giro, lui è di natura pura… non farebbe mai del male a nessuno; se mi sta baciando io credo forse che un sentimento forte per me lo prova.
Desidero approfondire quel contatto e perciò inumidisco le sue labbra con la lingua e poi… presto o forse puntuale, mi ritorna la ragione e sento la coscienza rimproverarmi: è solo un ragazzino!
Subito mi scanso da lui e lo allontano da me.

< Scusami >

L’unica cosa che riesco a dire, dopo aggiungo impacciato

< Non dovevo >

Distolgo per un attimo lo sguardo da lui, che intanto si risiede composto vicino a me, riporto i miei occhi su di lui. Imbarazzato, sguardo basso e triste. Ecco com’è ora Fullmetal.

< Sei solo un ragazzino e non posso permettermi di provarci con te >

< Per lei era solo un gioco quindi? >

Dice con un filo di voce, ma l’ho sentito benissimo e vedo il suo sguardo triste ed amareggiato.
Fermo, deciso, senza alcun inflessione nella voce, pronuncio un secco ‘ no ’.
Si volta verso di me, e più disperato che arrabbiato inizia a chiedermi spiegazioni.

< Allora perché? Io.. io non capisco.. mi sta prendendo in giro come sempre colonnello? >

< NO, te l’ho già detto! >

< Allora perché fa cosi? Io.. ogni volta che sono lontano da quì… ogni mio pensiero và a te… con la mente raggiungo tutti i ricordi che ho di te e di me e mi tornano alla mente anche le emozioni provate in quei momenti… ti cerco con il pensiero colonnello e poi vorrei averti vicino, vorrei parlarti e dirti che tu sei.. >

Suggelo le sue parole,  mettendo l’indice e il medio davanti le sue labbra. Lo guardo negli occhi e sta ancora piangendo. Un altro tuffo al cuore. Piange a causa mia… mi sento un verme, non volevo farlo soffrire e non voglio, per questo mi sono allontanato; perché non lo capisci stupido di un Fullmetal?
                                                                             … io ti amo…

< Non continuare per favore. Sono sinceramente felice per quello che mi dici però… capiscimi Edward: non posso >

< Ho capito, ho recepito il messaggio, mi ritiro >

Fa per andarsene ma afferro il suo braccio di carne e lo faccio voltare verso di me. E’ uno stupido, mi ha fatto andare il sangue al cervello, perciò con furia inveisco contro di lui.

< Sei un maledetto moccioso Fullmetal, riesci solo a fare la vittima della situazione? Ma perché non capisci sei stupido o cosa? Secondo te un donnaiolo come me si metterebbe appresso a un ragazzino se non l’amasse? Posso avere tutte le donne che voglio, chiunque, capisci? Invece mi trovo a pensare a te ogni momento, a mobilitare una decina di truppe per cercare quella dannata pietra e fare straordinari e passare fino a notte fonda sui libri, per trovare la pietra filosofale per vederti felice, cerco di trattenere i miei sentimenti per non farti del male e sono ripagato in questo modo? Non posso amarti liberamente Edward, ho quasi il doppio dei tuoi anni, potrei quasi essere tuo padre e sono un uomo, sei così stupido da non capire neanche ora che te l’ho detto, eh? >

Il mio respiro diviene affannoso, gli ho detto tutto… mi sento ancora più scemo di lui, non avrei voluto rivelargli tutte quelle cose, ma è stato più forte di me, non ce l’ho fatta. Ritorna di nuovo tra le mie braccia, ma non rispondo a quell’abbraccio. Sono sotto shock.

< Stai forse dicendo che sono stupido, ma talmente stupido che in confronto a me, le amebe e i virus sono laureate con tanto di lode? >

Edward… mi sta dando del tu e...

< Si >

< Se io sono così stupido da esser superato da virus e amebe, sappi che io in confronto a te sono io ad esser laureato, con tanto di lode, hai capito? >

Silenzio… Edward riprende a piangere dopo quelle parole.

< Edward… io… tu… sei la cosa che per me è importante… sei più importante di tutto >

< Se ti aspetti che te lo dica anch’io: scordatelo. Per me ci sono cose più importanti: le uova in camicia, le crepes, il ramen, le bistecche, la cioccolata, le patatine fritte, i bignè alla crema, hamburger… >

< Finiscila o mi fai venir fame… tappo >

Come una saetta scioglie l’abbraccio e sempre stando seduto su di me mi punta l’indice contro l’altro.

< STAI PERCASO INSINUANDO CHE SONO BASSO???!!! >

< Ma nooo, figurati >

< Dannato colonnello di merda ti ucciderò facendoti patire le pene dell’inferno! >

< Che pensiero gentile da parte tua >

Noto più di una vena pulsargli sulla testa e guardarmi torvo.
Poi si alza da me e si mette di nuovo seduto affianco a me sul divano mettendo un finto broncio. Qualche istante di silenzio e poi io parlo per primo.

< Non potrebbe rimanere tutto così? >

< Perché? >

< Sarebbe meglio, per me e per te >

< Forse, ma fingeremo entrambi e in fondo non saremo mai felici, vivremo un’ esistenza tormentata e ci sentiremo schiavi di una vita moralmente corretta ma che in fondo non ci piace assolutamente >

Stetti in silenzio. Non sapevo cosa dire, non avevo nulla da dire.

<  ‘ Il mondo è imperfetto e per questo è così bello ’ >

Mi volto verso di lui con gli occhi dilatati. Fullmetal si ricordava quella frase che avevo detto tempo fa.

< Sono le tue parole no? Io come te sono imperfetto, quello che proviamo è imperfetto però è bello. Allora perché non viverlo? Abbiamo una sola vita che dobbiamo vivere al meglio gustandone ogni cosa. Non facciamo del male a nessuno, facciamo solo del male a noi stessi privandocene. Voglio trovare quella pietra per godere al meglio la mia vita, per farla godere al meglio ad Al che non è mai riuscito a viverla veramente. Lui è così a causa di un mio errore e ciò mi fa male… >

Un attimo di silenzio. Ero colpito da quelle parole. Arrivarono come un’illuminazione nella mia vita. Niente più demoni che mi perseguitavano Edward era riuscito a distruggerli con le sue parole. Per attimo vidi uno spiraglio luminoso nel mio futuro… con Edward… assaporai ciò che poteva essere la felicità, vidi la solitudine abbandonarmi e tornai ad essere positivo. Non dimenticherò mai quelle parole; da quel momento esse avevano cambiato la mia vita.

< Ti propongo uno scambio equivalente accettami con la mia imperfezione e io ti accetterò con la tua imperfezione. Accetti lo scambio? >

Mi chino su di lui per baciarlo. Un bacio breve ma intenso, dolce e sensuale. Un vero bacio.
Se potessi ridere in questo momento… se la mia lingua non fosse impegnata con quella di Fullmetal, riderei. E’ si perché Acciaio è davvero inesperto, quell’inesperienza che ti fa provare un senso di tenerezza per l’altra persona e non insoddisfazione.
Mentre siamo impegnati in questo scambio d’affetto un rumore uccide l’atmosfera che si è creata.
E’ lo stomaco di Fullmetal.

< Ehm.. sai per venire qua ho saltato la cena e… ho fame! >

< Sono le 22: 34 e anch’io a dir la verità ho un po’ di fame. Qui vicino c’è un fast food, ti va? >

Annuisce ancora un po’ imbarazzato. Mi alzo dal divano e prendo la mano sinistra di Fullmetal guidandolo fuori dall’ufficio. Spengo la luce nella stanza una volta arrivato vicino la soglia della porta, e mentre mi fermo davanti alla porta chiusa per aprirla Edward mi abbraccia da dietro e rimango immobile per godere di quel contatto.

< Colonnello ti amo >

Poco più di un sussurro, ma ho sentito bene e sento un’altra volta un qualcosa di caldo avvolgermi dolcemente. Quelle parole.. quante volte le avevo sognate, ma ora erano reali e non un illusione, ed erano dette dall’unica persona che avrei voluto sentirle dire. Ridirgli ‘ ti amo ’ era troppo scontato, quasi come una frase di convenienza in quel momento. Con un sorriso chiedo.

< Cos’hai detto Fullmetal? Non ho sentito >

Ritiro subito il sorriso voltandomi, da stupido qual’era vista l’espressione delusa, non ha capito che scherzavo… meglio così dopotutto, mi sarei divertito. Si stacca dall’abbraccio e apro finalmente la porta.
Una volta arrivato al portone prendo due ombrelli; ancora piove, e mentre glielo porgo mi chino e gli sussurro nell’orecchio.

< Ti amo anch’io Edward e non chiamarmi colonnello ma Roy almeno quando sei con me >

Dilata gli occhi, sta per fare la sua sfuriata. Corro via e lui mi segue.

< MALEDETTO COLONNELLO! TI DIVERTI A PRENDERMI IN GIRO, GIURO CHE TI UCCIDO, SEI IL PRIMO DELLA LISTA! >

E mentre corre verso di me scivola sulla strada bagnata, non facendosi niente e non bagnandosi molto.

< Parlavi di scambio equivalente prima, ma tu hai una persona intelligente e matura alla quale stare accanto e io un moccioso a cui badare e che è così stupido da cadere come un sasso, che scambio equivalente è? >

Gli porgo una mano per alzarsi ma lui invece di prendere il mio sostegno, mi tira giù e mi ritrovo anch’io a terra.

< Stupido a chi? Mai fidarsi del nemico. Come ti ho detto è uno scambio equivalente, parola di alchimista >

Si porge verso di me dandomi un bacio sulle labbra. Sarcastico poi dice.

< Ti odio colonnello >

< Altrettanto Fullmetal >

Ci rialziamo prendendo gli ombrelli; per fortuna non siamo tanto bagnati visto che ora pioviccica solamente. Inizio a correre di nuovo e grido ad Edward di seguirmi.
Arrivato al fast food mi volto, ho paura che Edward non mi abbia seguito, mi giro agitato e mi guardo intorno ansioso: ma dov’è? Una mano alle spalle mi richiama verso lui: eccolo.
Come vedi penso sempre a te; appena non ti vedo e sei distante, com’è accaduto questa sera, come accadrà e come è accaduto adesso che ti ho perso di vista per un istante, il mio pensiero ti andrà a cercare. Sono davvero innamorato, perché mi basta un piccolezza come questa…

… e il mio pensiero vola verso te.





 
-END-


P.S. Che emozione, è la prima volta che scrivo la parola ‘end’ in una fiction. Forse è un po’ smielata… anzi senza forse: è smielata. Ditemi se vi è piaciuta visto che l’ho scritta con tanto amore e in un momento critico per il mio cuore, accetto comunque qualsiasi commento.
Amo Fullmetal Alchemist, e non potevo non scrivere qualcosa sui miei personaggi preferiti.
Se potessi la dedicherei ad Edward, ma visto che non posso la dedico alle persone sopra citate e a tutti voi amanti di questa magnifica serie.

Commentate scrivendo a: jesselric@alice.it  oppure fatelo sul sito, ci terrei molto.
   
 
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