Libri > Classici greci e latini
Ricorda la storia  |      
Autore: Wine    11/07/2012    1 recensioni
Dafni e Cloe hanno appena scoperto di amarsi ignorando cosa però la cosa implichi, ignorando sopratutto il significato dell'amore
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Narciso'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Avevano appena scoperto di amarsi, avevano appena scoperto l'amore.

Dafni stava seduto su una roccia a contemplare il suo gregge con occhi persi nel vuoto immersi nell'immagine del corpo nudo di Cloe che gli si avvicinava.

Provava quasi un senso di nostalgia.

L'amava, non c'erano dubbi anche se ancora non gli era chiaro cosa fosse l'amore, non sapeva nulla se non che Cloe era ferma nella sua testa a danzargli davanti facendolo perdere nei profondi recessi del suo cuore.

Il gregge per fortuna era tranquillo perché in quel momento Dafni era totalmente inaffidabile, continuava a pensare e ripensare a quel bagno, alle mani di lei che lo sfioravano su tutto il corpo, continuava a pensare alle sue labbra che per una piccola frazione di secondo avevano sfiorato le sue.

Cloe invece era terrorizzata, non sapeva cosa fare, come comportarsi, era ferma a casa distesa sul suo giaciglio arrangiato in preda al panico più totale.

Sapeva che quella notte sarebbe successo qualcosa, sapeva che il profondo sentimento di amicizia che nutriva per Dafni era scomparso del tutto per far spazio a qualcosa di non meglio identificato che aveva lo stesso effetto di un cibo indigesto.

Non sapeva bene perché la pancia le facesse così male e perché una forte sensazione di nausea la accompagnasse ovunque andasse, sapeva che tutto ciò era causato da Dafni e dal suo corpo baciato dal sole che brillava di piccole goccioline di sudore sotto i caldi abbracci di Elio.

Appena però questa immagine appariva così vivida, così reale, nella sua testa tutto il suo corpo sembrava alleggerirsi improvvisamente e avvampare di un calore mai provato prima che culminava con un lieve rossore delle guance.

Durante questa fase spariva ogni sgradevole sensazione per far spazio solo al grande senso di vuoto causato dalla lontananza di Dafni.

Cloe trascurò ogni faccenda domestica passando l'intera giornata a sfuggire alla paura che la stringeva quando pensava a cosa sarebbe successo appena l'amico fosse rientrato a casa.

Dafni continuava a smarrirsi nel tortuoso labirinto di immagini che la sua mente continuava a sparargli, non aveva mai visto Cloe nuda, non aveva mai pensato di immaginarla senza abiti indosso, aveva sempre avuto altro a cui pensare eppure ora gli sembrava la cosa più naturale del mondo chiudere gli occhi e vedersela comparire davanti in tua la sua greca bellezza.

Il sole intanto si avviava al riposo per lasciare spazio ad una timida e perlacea luna con il suo allegro corteo di stelle.

Dafni doveva tornare a casa e mettere a dormire il gregge, un'impresa che gli sembrava ora incommensurabilmente lunga e difficile.

Cloe lo attendeva sulla soglia della porta con gli occhi lucidi tutta tramante.

Lui non si fece attendere a lungo e appena la scorse in lontananza accelerò il passo trasformandolo in una corsa sfrenata che terminò solo quando i loro due corpi si unirono in un abbraccio carico di amore e le loro labbra in una danza carica di passione.

Sapevano che da li a poco sarebbero stati i protagonisti di quella notte e che il mondo intero si sarebbe arrestato per potersi beare di quel loro amore così puro da riscaldare ogni cosa.

Si dimenticarono persino di cenare impegnati come erano a piangere e a svestirsi.

Cloe era come l'aveva sempre immaginata, candida come la neve e bella come non mai, aveva un corpo a dir poco perfetto con dei lineamenti degni di Afrodite.

Lui era il più bello fra gli dei ai suoi occhi.

Entrambi rimasero fermi a stillare felicità dagli occhi fissandosi l'un l'altro alla fioca luce di una tremula candela.

Cloe incapace di trattenersi oltre diede finalmente sfogo alle sue pulsioni, aveva deciso di assecondare quella forza a lui ignota che lo stava lacerando dall'interno aprendosi completamente al corpo di lui.

Ancora stentando a crederci lui si tuffò in lei assaporando ogni singolo pezzo di quella creatura meravigliosa ma lo fece con una dolcezza e con una delicatezza che non gli erano propri, era goffo nei movimenti e timido in ogni suo spostamento temendo che con qualche mossa avventata avrebbe rovinato quell'opera d'arte della Natura.

Lei era altrettanto timida e impacciata e cercava in ogni modo di assecondare i movimenti dell'uomo che la sovrastava.

Dopo qualche minuto di timidezza di entrambi la passione esplose in loro e abbandonarono ogni sorta di inibizione per lasciarsi trasportare dal solo amore che li teneva uniti entrambi.

Per tutto il bosco si udivano i gemiti di quei due corpi brucianti di passione, per tutta la notte la nenia per le stelle si identificava con la musicalità delle loro emozioni.

Dopo infiniti istanti di piacere i due si fermarono guardandosi silenziosi con gli occhi gonfi di lacrime, lui la baciò delicatamente sfiorandole appena le labbra, le lo abbracciò più forte ed entrambi chiusero gli occhi.

Con loro tutto il mondo si addormentò, esausti tutti per il forte carico d'amore ricevuto.

Nel sonno entrambi, quasi inconsapevolmente sussurrarono “ti amo” senza nemmeno conoscere il significato di quelle due parole.

Il destino aveva intrecciato i loro corpi e con essi i loro fili.


-Vediamo un po', cosa c'è da dire? Adoro la storia di Dafni e Cloe e adoro Longo Sofista, so che una specie di scena simile è stata descritta, anche in maniera più...passionale..., dall'autore nella sua opera però ho voluto provare anche io a scriverne una mia versione-

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Classici greci e latini / Vai alla pagina dell'autore: Wine