Guardando all’interno dello specchio riusciva a vederla. Riusciva a vedere la ragazza che aveva sempre desiderato essere. Pardon. La donna che aveva sempre desiderato essere. Se quello fosse stato un sogno, non voleva svegliarsi. Si carezzò i capelli che le cadevano in dolci boccoli sul petto. In quel gesto da sempre stato così naturale, in quel momento le sembrava totalmente forzato. Sentiva la mano sinistra pesante. Gli occhi grigi si fermarono ad osservare quell’anello che da ormai un anno ornava l’anulare della mano sinistra. Respirò profondamente. Nel giro di qualche minuto sarebbe dovuta uscire da quella porta e sposare l’uomo della sua vita. Pensava che non sarebbe mai arrivato quel giorno. Pensava che Joe non fosse il tipo d’uomo pronto a sposarsi. E soprattutto sposarsi con lei.
“Wow” disse una voce alle spalle di Erin. Questa si girò, nonostante avesse capito chi fosse. Facendo attenzione allo strascico del vestito raggiunse il ragazzo che aveva accuratamente chiuso la porta dietro di sé. Gli gettò le braccia al collo inspirando profondamente il suo profumo estremamente forte. Questi le cinse la vita, stringendola cautamente con la paura di romperla. Respirò un’altra volta quel profumo così familiare prima di staccarsi da lui. Lo guardò allargando le braccia chiedendogli con uno sguardo cosa ne pensasse del vestito, di lei.
“Sei uno schianto!” disse. “Adesso capisco perché Joe è così geloso di te!”
Finalmente Erin riuscì a calmarsi, sedendosi di fronte allo specchio con Nick dietro di sé.
“Joe sicuramente piangerà quando ti vedrà” disse guardando il loro riflesso nello specchio.
Le scappò un sorriso a quell’affermazione, mentre la sua mente cominciava a immaginare il momento che stava per vivere. Tra un’ora sarebbe diventata la moglie di Joe. Tra un’ora la sua vita sarebbe completamente cambiata.
“Sono nervosa!” fece una smorfia, vedendo Nick sorriderle. “Stai sorridendo?” chiese sbigottita girandosi verso di lui.
“È una giornata speciale, questa” si giustificò lui. “c’è bisogno che io sorrida!”
La porta si aprì prima che Erin potesse rispondere. Sua madre le annunciò che era tutto pronto. Nick le lasciò un bacio delicato sulla guancia prima di sorridere ancora una volta e raggiungere il suo posto di testimone.
Suo padre le offrì il braccio ed Erin lo accettò volentieri. Il grande portone si spalancò e la ragazza non poté fare a meno di rimanere totalmente sbigottita.
La marcia nuziale era più forte di quanto avesse mai immaginato. La navata centrale della chiesa era più lunga di quanto le fosse sembrato. E le sue gambe non riuscivano a reggere il suo peso. Strinse il braccio di suo padre cercando di trattenere l’istinto di raggiungere Joe e saltargli addosso per baciarlo. Si limitò a guardare la sua espressione totalmente rapita dalla sua figura che, quasi fosse una danza, la conduceva da lui. Lasciò suo padre e prese il proprio posto accanto a Joe che ancora non riusciva a smettere di guardarla in quel modo dolce. “Sei stupenda” le sussurrò prima che il parroco cominciasse a parlare.
“Cari fratelli, oggi siamo qui per unire quest’uomo e questa donna nel santo Matrimonio” cominciò il prete, mentre i die tenevano le mani strette le une nelle altre, guardandosi negli occhi senza smettere mai di sorridere. “Joseph e Erin dichiarano al mondo il loro amore con queste parole. Joseph..” l’uomo lasciò la parola a Joe, che senza esitare pronunciò quelle parole che aveva ripetuto incessantemente per giorni davanti allo specchio.
 “Tu hai saputo vedere in me quello che gli altri si lasciavano sfuggire” la guardava negli occhi senza staccarsi mai da essi. “Hai apprezzato i miei difetti. Mi hai amato e mi hai insegnato ad amare. Ti amo e ti amerò per sempre.”
Erin cercò di mantenere il tono della voce abbastanza fermo mentre parlava: “Sono felice. Felice di averti conosciuto. Felice di avere iniziato una storia che sembrava così assurda. Felice di aver dato una possibilità a noi due. Adesso, con te, posso vedere il futuro con occhi diversi.”
“Joseph ed Erin, siete venuti qui oggi per scambiarvi queste promesse. Joseph, vuoi tu prendere Erin come tua legittima sposa per vivere con lei nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia finché morte non vi separi?”
Rischiando quasi di interrompere il prete mentre parlava, Joe rispose prontamente: “Lo voglio.” e la domanda fu quindi rivolta ad Erin che rispose  “Lo voglio” senza smettere di sorridere.
A questo punto entrambi presero gli anelli che si scambiarono mentre dicevano la formula di rito.
Entrambi non vedevano l’ora che tutto finisse, che il prete dicesse che erano marito e moglie e che potessero finalmente baciarsi e riabbracciarsi.
E quella frase arrivò.
“Joseph, Erin, vi dichiaro marito e moglie”
Tutti gli invitati si alzarono in piedi, ad applaudire a quella nuova famiglia.
Joe si avvicinò velocemente ad Erin prendendole il viso tra le mani. Sussurrò un “ce l’abbiamo fatta” sulle sue labbra prima di darle un profondo bacio.



SONO TORNATA! E' la prima shot su Joe che scrivo dopo un anno, quasi, siate clementi!