Capitolo 1. Tutto è iniziato dal giorno più bello della mia vita, il 18 dicembre 2010. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto mi presento, sono Lexi e abito in una piccola cittadina nelle vicinanze di Atlanta, in Georgia. Ho sedici anni, sono di corporatura e altezza normali, ho capelli lunghi e biondi, occhi color cioccolato e qualche lentiggine sul naso e un bel sorriso. Insomma, nessuna ragazza mi invidia. O forse si. Tutto è cambiato da quel 18 dicembre 2010, quando sono andata al concerto di Justin Bieber ad Atlanta. Non basta dire che è il mio cantante preferito, è il mio idolo. Mi ha insegnato a credere nei miei sogni e non potrò mai ringraziarlo abbastanza. E' l'unico che c'è sempre per me, l'unico di cui posso fidarmi e l'unico che so che non mi abbandonerà mai. Quel giorno Dio decise di farmi un regalo magnifico, e fui la sua One Less Lonely Girl. Vederlo lì a pochi centimetri di distanza, dopo aver sognato quel momento tutte le notti, fu una cosa indescrivibile. Dedicò quella canzone a me, mi accarezzava il viso asciugando le lacrime che sgorgavano dai miei occhi increduli, che fissavano continuamente quel ragazzo mezzo angelo mezzo umano, dagli occhi color nocciola, un sorriso mozzafiato e i capelli d'oro. Era reale? Mi diede il mazzo di rose, ora appassite completamente, che conservo gelosamente in un cassetto del mio comodino. Quando apro quel cassetto e sento quel meraviglioso profumo mi sembra di tornare indietro nel tempo, chiudo gli occhi e piango ripensando a quella magnifica serata. Ha realizzato il mio sogno, ma da lì è anche cambiato tutto, le Beliebers mi insultavano continuamente, dandomi della raccomandata, dicendo che mio padre aveva pagato per rendermi la OLLG. A volte mi viene da ridere pensandoci, dato che le condizioni economiche della mia famiglia non sono delle migliori, mia madre ha un lavoro part time in una libreria mentre mio padre ha un negozietto di abbigliamento che sta per fallire. Ma le critiche da quelle persone che consideravo mie sorelle mi feriscono molto e continuano tutt'ora. Spesso mi abbatto e la mia migliore amica Samantha, è sempre lì a consolarmi, dopotutto cosa mi importa? Perchè dovrei soffrire per delle false critiche? Ero appunto con Sam, quando successe un'altra cosa incredibile. Stavamo passeggiando insieme ad Atlanta, era una calda mattina del giugno 2011, la scuola era finita da qualche giorno e ci stavamo gustando la libertà con un bel gelato. Entrammo in un parco e si avvicinarono dei ragazzi per attaccare bottone, e con terrore vidi Max, il mio ex ragazzo. Avevamo rotto circa 3 mesi prima, per scelta mia. Non provavo più le stesse emozioni di prima, forse perchè pensavo continuamente ad un certo cantante canadese. Max aveva sofferto molto e sfruttava ogni occasione che trovava per farmi soffrire. I ragazzi ci salutarono e improvvisamente un urlo nelle vicinanze attirò la mia attenzione. Mi voltai piano, e come in una scena di un film, anzi, di un sogno, vidi un ragazzo mozzafiato. In un baleno fu circondato da circa una decina di ragazze che urlavano e piangevano, lui continuava a pregarle di fare silenzio per non attirare l'attenzione, ma la mia l'aveva già catturata. Sentii le gambe molli, con un brutto presentimento, e quando lui si voltò dalla mia parte, mi sentii il mondo crollare addosso, un nodo alla gola e le farfalle nello stomaco. Sentii quell'uccellino in gabbia dentro di me spiccare finalmente il volo con le ali spiegate, cantando gioiosamente. Era quel ragazzo mezzo umano mezzo angelo, con il sorriso perfetto. Era Justin .