Questa è la mia prima song fiction e non so se sono riuscita nell'impresa oppure ho fallito miseramente. La canzone che ho scelto è L'albero di Natale di Paolo Meneguzzi perché rispecchia il mio umore attuale e mi sembrava adatta per la storia che ho scelto di raccontarvi.
Spero vi piaccia.
Sembra come un vecchio film
La neve lenta lenta cade giù
Le luci colorate nella via
Son tante gocce di malinconia
Non ho mai visto tanta neve in vita mia. La città è stata ricoperta da un soffice mantello bianco. I bambini giocano felici, tuffandosi, disegnando angeli o semplicemente tirandosi a vicende piccole palle. Le strade sono chiuse e lo saranno ancora a lungo. Non accenna a voler smettere di nevicare. Oramai nevica interrottamente da circa tre giorni. Tanta neve, a sentire i notiziari, non si vedeva dal lontano 1982 l’ultima volta quando si posò sulla mia città. Chissà perché ora ha scelto di cadere di nuovo dopo tanti anni.
Ho bisogno di camminare. I locali nonostante tutto sono aperti cercando di racimolare qualcosa in quei giorni difficili per tutti, perché la neve crea anche disagio. A me non importa. Mia madre ha fatto scorta di salsa, acqua, farina e uova a sufficienza da poter sfamare un esercito. Li considera beni primari, se li hai in casa puoi sopravvivere tranquillamente e usando la fantasia creare ricette nuove. Io ho bisogno di evadere dalla mia piccola quotidianità, e passeggiare per le strade innevate è un ottimo modo per liberare la mente dai pensieri.
L’aria fredda mi riempie i polmoni, mi costringe a stringermi nel mio cappotto di cashmere rosso e nonostante il freddo continuo imperita il mio cammino. Senza fermarmi mai.
Oggi mi sembra tutto magico
Ma non per tutti in fondo va così
Perché? Perché non riesco a scacciarti dai miei pensieri? Ogni volta che chiudo gli occhi vedo il tuo viso sorridermi, mi sembra di sentire la tua calda voce chiamare il mio nome... no, non devo cascarci. Non posso. Da qualche mese ormai non riesco a fare a meno di desiderarti. Solo vederti mi provoca le palpitazioni, il mio cuore così come il mio stomaco iniziano a fare i salti mortali.
Non avrei mai pensato di innamorarmi di te. Non devo. Non posso. Sei il mio migliore amico. Il nostro amore non è destinato a realizzarsi, siamo troppo diversi, così diversi e distanti da non riuscire ad avvicinarci. A separarci un lungo baratro profondo chissà quanti metri. Ho provato a scorgere il fondo ma sembra non averlo, così grande e buio... ecco, fra noi c’è un buco nero. Ho provato a saltare per provare a raggiungerti ma all’ultimo minuto mi sono tirata indietro rimandando il salto e crogiolandomi nel mio dolore, nella mia stupidità. Se solo non fossi così orgogliosa forse ora staremo insieme, saremo felici... orgogliosa al punto da negare persino con la mia migliore amica di provare qualcosa di più forte della semplice amicizia nei tuoi confronti... forse nascondo quest’amore persino a me stessa.
Ho paura. Dal momento in cui tutto lo sanno la cosa si trasforma, diventa reale e quando tutto diventa reale ci si può ferire e io ho sempre voluto evitare di farmi male.
Non voglio. Non voglio vedere il nostro rapporto cambiare.
Mi rifiuterai perché ami un’altra e la nostra amicizia si incrinerà. Parleremo sempre più poco fino a diventare degli sconosciuti.
Mi è già successo, non voglio che ricapiti con te. Sei troppo importante.
È da un anno che non ti scrivo
Ho nascosto i miei desideri
Sotto l'albero di Natale
Ed è così.
Come i bambini ho attaccato un foglietto al ramo del grande albero di Natale addobbato nella piazza dove ho scritto ciò che mi piacerebbe ricevere per Natale.
Se Babbo Natale esistesse forse neanche lui sarebbe in grado di realizzare il mio desiderio.
Cosa ho scritto sul mio biglietto?
“Vorrei anche solo per un attimo rivedere il sorriso sincero di Diego e chissà, se non è chiedere troppo trovare il coraggio per confessargli il mio amore”.