Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Minari OppaRi    11/07/2012    1 recensioni
[ Akashi Seijuro x Kuroko Tetsuya ]
“Dillo, Tetsuya. Devi dire che non ti avvicinerai mai più a Kagami”
“N-no! I-io…io manterrò la mia promessa”
Akashi aumentò la velocità, mordendogli di nuovo il collo.
Un altro urlo uscì dalle labbra di Kuroko.
Un urlo di dolore.
Un urlo di paura.
“Dillo!”
[ One-Shot, Yaoi, Lemon ]
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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{ Eccomi qui. ^^ Questa è la prima fanfiction su Kuroko no Basket che scrivo e spero davvero che vi piaccia. Ho scelto questa coppia perchè ho visto molte immagini su loro due e devo dire che mi sono piaciute molto. Per Akashi ho avuto qualche problema visto che è comparso poche volte e quindi si sa poco su di lui. Ho messo il rating arancione ma devo dire che ero molto indecisa, quindi se pensate che sia meglio mettere il rating rosso sieti liberi di dirmelo. Grazie e buona lettura ^^ }

Per Akashi esisteva un solo ed unico obbiettivo.
Essere il vincitore.
Nel basket come nei giochi da tavolo lui doveva essere il numero uno.
E questo suo obbiettivo si estendeva anche nel campo dell’amore.
Ciò che voleva lo otteneva ed ogni mezzo era lecito.
 
Akashi era fermo in un angolo buio nei pressi della scuola Seirin.
I suoi due occhi, uno rosso e l’altro giallo fissavano Kuroko mentre parlava con Kagami.
Taiga Kagami, l’ostacolo.
Nel campo del basket non era che è un uomo di valore con poche speranze di vittoria ma nel campo amoroso…
Nel campo amoroso era un ostacolo.
Seijuro strinse con forza i pugni.
Come si permetteva quell’essere inferiore di parlare con il suo Tetsuya?
Come osava anche solo sfiorarlo?
Il rosso mosse un passo, attirando l’attenzione dei due ragazzi.
“Akashi-Kun…”
Mormorò Kuroko fissandolo stupito.
Akashi prese il braccio del suo ex compagno di squadra e estraendo dalla tasca delle forbici le puntò contro Kagami.
“Sei un ostacolo”
Taiga deglutì. Era già la seconda volta che quel ragazzo gli puntava addosso delle forbici e il suo sguardo provocava un forte senso d’angoscia.
Era lo sguardo di un pazzo.
“Akashi-Kun, lascia stare Kagami-Kun, per favore.”
La flebile voce di Kuroko attirò l’attenzione di Seijuro, riuscendo a fargli abbassare le forbici.
Akashi iniziò a correre, trascinando l’azzurro.
“Hai bisogno di essere rieducato, Tetsuya”
Quella frase fece rabbrividire Kuroko.
Riusciva quasi a percepire delle intenzioni poco raccomandabili provenire dall’ex compagno di squadra.
Pensieri pericolosi che mettevano paura.
 
Dopo circa una decina di minuti i due si ritrovarono davanti ad una piccola casa rossa.
Era la casa di Akashi.
Kuroko era agitato. Era la prima volta che entrava in quella casa.
Abbassò lo sguardo per osservare il braccio ancora stretto nella presa del rosso.
Era una presa forte e decisa.
Dal suo aspetto mingherlino non ci si sarebbe mai aspettati che avesse tutta quella forza.
Seijuro lo trascinò dentro e insieme iniziarono a salire le scale verso il primo piano.
La casa era silenziosa, segno che non c’era nessuno oltre a loro.
Dopo pochi secondi Tetsuya si ritrovò nella camera del ragazzo.
Una camera normale, con un letto, una televisione e diversi poster sul basket.
Il rosso chiuse a chiave la porta, facendo sussultare l’azzurro.
Paura.
Ecco cosa provava in quel momento.
“A-Akashi-Kun…credo che sia meglio che io me ne vada”
La sua voce tremava.
Akashi strinse la presa sul braccio del ragazzo, buttandolo sul letto.
“A-Akashi-Kun, m-mi fai male”
Il rosso, estrasse le forbici conficcandole nel materasso accanto alla guancia di Kuroko.
Del sangue uscì dal piccolo graffio sul viso del ragazzo.
La lingua di Akashi si mosse sulla calda pelle dell’azzurro provocandogli dei brividi.
“Sei gustoso, Tetsuya”
Lo sguardo malizioso del rosso era incatenato a quello del ragazzo.
Altri brividi.
Era uno sguardo folle.
Lo sguardo di UN folle.
Akashi iniziò a sbottonargli la camicia.
Kuroko non riusciva a muoversi, era impaurito, spaventato dalle intenzioni del ex compagno di squadra.
Il rosso gettò via la camicia ammirando in silenzio il corpo del ragazzo.
Un corpo dotato di ben pochi muscoli, gracile ed esile ma allo stesso tempo molto attraente.
Le labbra di Akashi iniziarono a muoversi lungo tutto il torace di Kuroko, baciando, leccando e mordendo i lembi di pelle.
Dalla bocca di Tetsuya uscirono diversi gemiti di piacere. Per quanto quella situazione lo spaventasse non riusciva a nascondere il piacere che scaturiva da quei tocchi.
Seijuro gli slacciò i pantaloni, abbassandoglieli con un colpo secco.
Mosse i polpastrelli sulle sue gambe, accarezzandole poi con il dorso della mano.
Era un gesto delicato, strano per un tipo pazzo come Akashi.
Il rosso si tolse la maglietta, gettandola sopra gli indumenti dell’altro ragazzo.
Fece girare Kuroko, facendo aderire la sua schiena contro il proprio petto.
Sentiva il calore del ragazzo scontrarsi contro il proprio.
“A-Akashi-Kun…”
Mugolò l’azzurro arrossendo lievemente.
Il rosso si levò i pantaloni soffiando all’orecchio del ragazzo.
“Non avvicinarti mai più a quel Kagami.”
La voce di Akashi risuonava dura e tagliente.
“P-perché? Kagami-Kun è un mio compagno di squadra e io ho promesso che l’avrei reso il numero uno del Giappone”
Seijuro gli morse con violenza il collo, azzittendolo all’istante.
“Tu non hai ancora capito, Tetsuya. Non hai il diritto di scegliere”
Spostò le labbra sull’orecchio di Kuroko, mordicchiandolo ancora con forza.
L’azzurro gemette di dolore. L’altro stava mettendo fin troppa forza in quelle attenzioni.
Gli dava cosi fastidio parlare di Kagami?
Akashi gli accarezzò lentamente lo stomaco, salendo poi verso il petto mentre gli lasciava dei violenti baci sul collo.
“Tu sei di mia proprietà”
Quel sussurro fece fremere Kuroko.
Si mordicchiò le labbra in segno di imbarazzo.
“A-Akashi-Kun…”
La mente di Tetsuya era piena di confusione. Cosa significavano le parole del rosso?
Seijuro abbassò i propri boxer e quelli del compagno, ghignando.
Prese il membro del ragazzo, iniziando lentamente ad accarezzarlo mentre con velocità lo penetrò da dietro.
A Kuroko scappò un urlo di dolore. Era la sua prima volta e il modo violento che usava Akashi gli facevano malissimo.
Il rosso iniziò a muovere il bacino con un ritmo veloce e forte continuando a stuzzicare il membro del ragazzo.
Muoveva la labbra sul suo collo, lasciando qualche segno rosso sulla sua pelle.
Il dolore per Tetsuya era incalcolabile, tanto che delle lacrime iniziarono a rigargli le guance.
“Dillo, Tetsuya. Devi dire che non ti avvicinerai mai più a Kagami”
“N-no! I-io…io manterrò la mia promessa”
Akashi aumentò la velocità, mordendogli di nuovo il collo.
Un altro urlo uscì dalle labbra di Kuroko.
Un urlo di dolore.
Un urlo di paura.
“Dillo!”
L’azzurro chiuse con forza gli occhi.
La paura ormai si era trasformata in terrore.
Con un gemito strozzato, il ragazzo venne facendo sorridere vittorioso il rosso.
“Ti amo, Tetsuya”
Kuroko sussultò.
Akashi era innamorato di lui?
Era una cosa impossibile da credere.
Seijuro uscì da lui, girandolo verso di sé per poterlo baciare sulle labbra.
Era un bacio carico di passione.
Una passione che testimoniava le parole del ragazzo.
Ma l’azzurro cosa provava per lui?
Amore?
No, era una follia poter amore un pazzo come Akashi.
“Forza, Tetsuya. Dillo. Dimmi che ricambi. Dimmi che io posso possederti”
Kuroko si morse le labbra, restando in completo silenzio.
Non si sarebbe fatto sottomettere.
Non avrebbe ceduto.
Il rosso si sedette sopra lo stomaco del ragazzo, ghignando sadico.
“Finché non lo dirai…giocherò con il tuo bel corpo”
Tetsuya rabbrividì.
Akashi faceva sul serio. Aveva davvero intenzione di continuare quel gioco pericoloso che aveva iniziato.
Quel ragazzo era un pazzo.
Come l’amore che provava per Kuroko.
Un amore pazzo.
Sentimenti derivanti da un ragazzo completamente sottomesso alla pazzia. 

  
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