E' novembre inoltrato quando Sam sente le prime avvisaglie del raffreddore.
Starnutisce spesso, si sente scottare ma il suo corpo continua a fargli credere di sentire freddo.
Già un paio di giorni dopo il primo starnuto Sam non se la sente di uscire dall'albergo e chiede a Dean di andare a fare scorta di fazzoletti.
Dean lo sfotte perché un uomo grande e grosso come lui non dovrebbe lasciarsi mettere K.O. da un semplice raffreddore come quello, ma lo fa
comunque. Non sono presi da un caso, anzi, è uno di quei pochi momenti in cui si ritrovano a gironzolare per una stanza d'albergo senza niente
da fare, ma Dean non si allarma certo per un raffreddore. Aveva venduto la sua anima al diavolo per salvare la vita di suo fratello ma che
cavolo, un raffreddore non gli avrebbe fatto perdere il sonno.
Ma mentre quella notte Sam tossisce cercando di essere il meno rumoroso possibile Dean si ritrova a sbuffare seccato e a mettersi in piedi
fuori dal letto. A quanto pare avrebbe perso il sonno che lo volesse o no.
«Spostati» ordina a Sam, la voce chiara nel silenzio della notte.
«Uh?» fa lui confuso girandosi sul lato opposto per controllare cosa stia facendo Dean.
«Andiamo, levati.» insiste Dean, e quando Sam gli obbedisce il fratello si infila sotto le lenzuola con lui, nello stesso letto.
«Pensavo volessi dormire.» gli dice semplicemente Sam, anche se in realtà è felice di ciò che suo fratello sta facendo.
«Posso dormire anche qui. Anzi, farti stare zitto è probabilmente l'unico modo per dormire.» gli risponde Dean e si sdraia accanto al corpo
caldo di Sam. Ha la febbre e i brividi gli percorrono la pelle, così Dean mette un braccio attorno alle sue spalle e lo stringe a sé, mentre con
l'altra mano gli accarezza i capelli.
Sam si accoccola contro il petto di Dean, sentendolo fresco a contatto con la sua pelle bollente.
Chiude gli occhi, sentendosi completamente al sicuro.
Sam e Dean non hanno mai avuto una vera casa, soprattutto Sam sa di non aver mai sentito quella sensazione di essere esattamente nel
posto in cui si dovrebbe essere, con la persona con cui si dovrebbe essere. Sam non si è mai sentito al sicuro, tranne che i quei momenti.
Quando Dean lo stringe così Sam si sente al suo posto. A casa.
Dean appoggia delicatamente le sue labbra sulla fronte di Sam, baciandolo con leggerezza.
Non dice nulla di dolce, non gli ripete che va tutto bene e che starà meglio il giorno dopo.
Si prende cura di lui nell'unico modo in cui lo sa fare, come ha sempre fatto.