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Autore: KillAnyoneForYou    12/07/2012    13 recensioni
FoxFace ha riconosciuto tutte le piante velenose all'addestramento, come ha fatto a non accorgersi che stava per mangiare i Morsi della Notte?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Faccia di Volpe
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Correre.

Ormai sono giorni che non faccio altro.

Ma non riuscirò a correre per molto, sono stanca. Ormai siamo rimasti in pochi. Il festino alla cornucopia si è appena concluso, Clove è per terra, con il cranio fracassato, Cato sta piangendo vicino a lei.

Io osservo tutto dai cespugli, le foglioline mi solleticano le guance. Che spreco di vite innocenti. Sarebbe così bello questo posto se non fosse l’arena degli Hunger Games.

Ripenso ancora al momento della lettura del mio nome, pensai davvero di potercela fare, in fondo corro molto veloce, conosco tutte le piante, sono molto furba, il problema è un altro: non posso uccidere. Non posso farlo, non sono abbastanza forte né coraggiosa per mettere fine ad un’esistenza, quindi mi limito ad osservare ed a correre, più svelta che posso. So tutti i nascondigli dei tributi rimasti, Katniss sta correndo da Peeta, ha rischiato la sua vita per lui: non sta mentendo. Lo ama. Spero se ne accorga in fretta. Mi avvio verso la loro caverna, stanno litigando, lei non doveva andare a prendere la sua medicina rischiando la vita, non doveva addormentarlo, ma l’ha fatto per il suo bene. Loro possono sopravvivere. Insieme, possono amarsi, per sempre. Se io tornassi a casa uccidendo qualcuno chi mi amerebbe? Io non amerei mai un assassino.

Mi allontano dall’intimità del loro rifugio, dal loro amore del quale sono assolutamente invidiosa, tornerò domattina per vedere se hanno trovato del cibo, io l’ho finito. Ho trovato un nascondiglio perfetto, nessuno mi troverà mai qui, un tronco si piega esattamente formando la mia ombra che, dal lato opposto, viene abilmente coperta dalle foglie spinose del cespuglio che mi sta davanti: nessuno mi verrà a cercare. Sento ancora le lacrime di Cato da qui, il suo nascondiglio non è molto lontano, sono abbastanza vicina alla cornucopia. Penso ancora all’ingiustizia di tutto questo, la parola ribellione balena nella mia mente spesso, solo che non so come potrei fare. Dovremmo smettere di ucciderci, ma chi si fiderebbe della mia proposta? Mi ritroverei una freccia ed una lancia conficcate in testa in pochi istanti, sempre che io riesca anche solo a proferir parola! Questo mi porta a pensare alla mia morte: ormai siamo in pochi, arriveranno presto a me ed io non ho neanche armi per difendermi, potrei correre, ma sarebbe abbastanza? Prima o poi gli Strateghi mi costringerebbero al faccia a faccia ed io morirei, e sarebbe una morte straziante, piena di dolore e di stanchezza, la stanchezza dell’ultimo tributo che, finalmente, vede la fine di questo incubo nella mia morte. Io non voglio essere uccisa, voglio essere padrona anche della mia morte ma qualunque gesto di suicidio verrebbe subito sanato, ne sono sicura.

Come vorrei avere qualcuno da abbracciare questa notte, invidio Katniss e Peeta sempre di più, almeno possono sostenersi a vicenda, la speranza li farà sopravvivere, loro vinceranno: loro devono vincere. Quest’improvvisa rivelazione mi fa spalancare gli occhi e restare senza respiro. Li aiuterò a vincere. Ma come? Sprofondo al più presto in un sonno tormentato da tributi che mi uccidono con il dispiacere negli occhi.

La mattina mi avvicino al rifugio degli Sfortunati Innamorati e scopro che sono guariti dalle loro ferite, decidono di procurarsi del cibo e si dirigono verso i cespugli dei Morsi della Notte, spero per cacciare! Vedo Katniss che si divide da Peeta, decido di seguire lui. Ma cosa sta facendo? Quelle bacche sono mortali! I pensieri si affollano nella mia mente mentre lui ne prende un po’,felice e ne fa un mucchietto sopra la sua giacca, loro devono vincere, devo salvarli, ma come? Dovrei uscire allo scoperto e dirgli semplicemente che sono velenose? Katniss mi ucciderebbe dopo un secondo e magari non mi lascerebbe neanche parlare. Nel mio cervello si stampa una sola parola: ribellione. Mi avvicino più che posso a Peeta e prima che lui possa assaggiare quei frutti tanto succosi, ne raccolgo una manciata e la metto in bocca.

Spero che il suono del cannone lo fermi in tempo. Mi rendo conto di non aver ucciso nessuno, di aver salvato due vite, di non essere stata uccisa, ho esaudito tutti i miei desideri no? Capitol City non ha potuto avere molto spettacolo da me, che delusione eh? Nessuno capirà il mio atto, tutti penseranno che non avevo riconosciuto le bacche. Chissà se qualcuno penserà al fatto che non ho mai sbagliato neanche un riconoscimento di piante velenose all’addestramento.

Finalmente arriva il buio, posso smettere di correre.

Per la prima volta osservo me stessa, la mia morte, e non avrei mai pensato di provare tanto sollievo.
   
 
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