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Autore: AngieJ    12/07/2012    1 recensioni
- Devi riposare.. - trillò Peter dal bagno in direzione della camera da letto dove Olivia, appena sveglia, aveva cominciato a dedicarsi ai suoi esercizi mattutini come da rituale.
- Non provare ad aggiungere la frase 'nelle tue condizioni', sappi che ho una pistola! - ribattè lei, fingendosi scocciata, mentre si concentrava ad aumentare il record della sue flessioni.
Questa storia narra ciò che succede subito dopo l'ultima puntata della quarta stagione che tutti noi conosciamo, soffermandosi sui personaggi di Peter e Olivia e sulla loro vita dopo la 'lieta notizia'. Spero che vi piaccia! ^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Devi riposare.. - trillò Peter dal bagno in direzione della camera da letto dove Olivia, appena sveglia, aveva cominciato a dedicarsi ai suoi esercizi mattutini come da rituale.
- Non provare ad aggiungere la frase 'nelle tue condizioni', sappi che ho una pistola! - ribattè lei, fingendosi scocciata, mentre si concentrava ad aumentare il record delle sue flessioni.
- Non è professionale, agente Dunham! - esclamò Peter, tornando in stanza coperto solamente dalla vita in giù da un asciugamano, frizionandosi i capelli bagnati con un altro e regalandole un sorriso. Piccole goccioline d'acqua scendevano dai suoi capelli, lungo i muscoli tirati del suo collo, per poi infrangersi sui suoi pettorali definiti che, sotto la luce leggera del sole che filtrava dalle tapparelle semichiuse, risaltavano ancora di più.
Olivia rialzò lo sguardo da terra, interrompendo per un attimo i suoi esercizi, e lo rivolse verso Peter, riservandogli una smorfia di disappunto che, però, si trasformò subito in un sorriso divertito.
- State diventando tutti soffocanti. Tu, Broyles, Nina, Astrid, persino Walter che ieri voleva farmi delle analisi per stabilire se il suo futuro nipotino stesse bene! Come devo dirvi che sto bene? - domandò Olivia, rialzandosi da terra e sbuffando leggermente, un po per la fatica appena fatta ed un po per quella discussione appena intrapresa.
- Il medico ha detto che devi riposare! - ribadì Peter serio, sedendosi a gambe leggermente divaricate sul letto e continuando ad asciugarsi i capelli.
Olivia alzò un sopracciglio e guardò Peter senza rispondere, lanciandogli un'occhiataccia più che eloquente in modo da zittirlo.
- Ok, mi arrendo! Cercare di far cambiare idea a te è anche peggio che risolvere uno dei casi della Fringe Division! - disse Peter, alzando le mani in segno di resa e ridacchiando leggermente.
Olivia sorrise dolcemente e, avvicinandosi a lui, fece scivolare entrambe le sue mani dietro la nuca del ragazzo, accarezzando i suoi capelli leggermente bagnati ed obbligandolo ad alzare la testa verso di lei. - Sono sopravvissuta ad una sparatoria, cosa vuoi che siano un po di nausea mattutina e qualche dolore alle caviglie? - domandò sarcastica, con tono di voce dolce, mentre si chinava per potergli baciare le labbra.
- Oh, per te niente.. - disse ancora sulle sue labbra - Il problema è quanto possa sopportare io nel vederti faticare.. - si bloccò ridendo per ciò che stava per dire.
- .. nelle tue condizioni! - continuò Olivia, facendogli il verso, ripetendo quella frase, ormai divenuta famosa, come una cantilena - Sei dolce a preoccuparti per me e ti amo per questo, ma davvero.. sto bene! - ribattè ancora una volta. Da quando aveva scoperto d'essere incinta aveva ripetuto quella frase fino allo sfinimento e, a volte, pensava davvero che non la stessero nemmeno a sentire, troppo presi dal salvaguardare la sua salute.
- Ok. - disse Peter, arrendendosi al fatto che la sua donna avrebbe vinto qualsiasi battaglia verbale da li fino alla durata di tutta la gravidanza ( e forse anche oltre). - Almeno hai deciso di seguire il consiglio di Broyles di prenderti il resto della settimana libera, cercherò di farmelo bastare! -
- Bè, da quando abbiamo salvato il mondo dalla minaccia di Bell la Fringe Division non ha poi molto da fare se non cercare di scoprire cosa abbia voluto dire September quando ha parlato con tuo padre. Ma di questo si stanno già occupando Walter e Astrid, quindi.. - disse Olivia, allontanandosi leggermente da Peter e mettendosi a sedere accanto a lui sul letto, predendo poi la bottiglietta d'acqua dal comodino per poterne bere un sorso.
- Olivia Dunham felice di delegare qualche compito a qualcun altro? Certo che quest'universo ha davvero subito una radicale svolta! - esclamò Peter prendendola in giro.
Olivia gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisi, spontanei ed imbarazzati al tempo stesso, e si passò nervosamente una mano tra i capelli biondi, legati a coda di cavallo, portandosene una ciocca scomposta dietro le orecchie. - Non è da me restarmene a casa a rigirarmi i pollici, ma a quanto pare non posso fare altro! - disse alzando le spalle, dispiaciuta di quella situazione a cui tutti l'avevano quasi 'obbligata' a sottostare.
- Chi ti ha detto che dovrai rimanere a casa? - ribattè subito Peter rivolgendole un sorriso furbetto. Lei lo guardò dubbiosa, impaurita quasi dal dovergli chiedere che intenzioni avesse - visto che ormai aveva imparato a conoscere quel genere di sorriso - ed ancora prima che potesse chiederglielo lui la interruppe subito. - Vestiti! Ho una sorpresa per te! -

Quando Peter si metteva qualcosa in testa sapeva essere anche più cocciuto di Olivia, e questo lei l'aveva ormai capito. Così, quando le propose di prepararsi per mostrarle una sorpresa, sebbene non fosse completamente convinta di quell'iniziativa e non amasse ricevere sorprese - poiché questo significava non poter tenere sotto controllo ogni cosa come invece era abituata a fare- decise di assecondarlo. Si vestì abbastanza velocemente, abbandonando a malincuore per un giorno la sua divisa in giacca e camicia, optando per un paio di pantaloni larghi e comodi ed una canotta - visto il caldo di Luglio- e legando i capelli nella solita comoda coda di cavallo che le lasciava il viso scoperto, risaltando ancora di più quelle piccole lentiggini che lo incorniciavano. Fece colazione insieme a Peter, bevendo un caffè e mangiando un toast ciascuno, e poi finalmente furono pronti per uscire. Nonostante avesse provato a carpire, attraverso le sue doti investigative, notizie sulla sorpresa o sul luogo in cui erano diretti, non riuscì a strappare nessun informazione dalla bocca di Peter che, per tutto il viaggio in macchina, si era divertito a prenderla in giro per la sua ansia da pre-sorpresa.
- Non sei affatto divertente! - si lamentò Olivia in seguito all'ennesima presa in giro di Peter.
- Scusa.. scusa.. è solo che.. - s'interruppe, ridendo sonoramente - .. non hai mai ricevuto una sorpresa in vita tua, ammettilo!
- Odio le sorprese ed odio non sapere le cose! - sbottò Olivia mettendo il broncio - E sai che c'è? Odio te per avermi messo in questa situazione. Ti piace vedermi soffrire? - domando sarcastica, incrociando le braccia al petto con fare da bambina.
Peter sorrise di quella scenetta e si rese conto di non averla mai vista così serena, rilassata e spensierata. Aveva abbandonato ogni genere di ansia o preoccupazione e, per un attimo, non sembrava più la stessa Olivia. O quantomeno non l'Olivia che tutti conoscevano.  Ma, sicuramente, l'Olivia di cui lui si era innamorato.
- Manca poco, ci siamo quasi, pensi di farcela? - domandò Peter, voltandosi verso di lei e cercando di placare un po della sua curiosità. Olivia, al suono di quelle parole, riemerse dal sedile e si guardò intorno, cercando di capire dove fossero diretti. Conosceva Boston ormai come le sue tasche ed avrebbe sicuramente capito le intenzioni di Peter se avesse guardato la strada ma, con enorme dispiacere, dovette subito ricredersi. Attorno a loro c'era la solita Boston. Niente di nuovo, niente che potesse farle capire che intenzioni avesse Peter o quale fosse il luogo designato per la tanto attesa sorpresa. Così, nuovamente delusa, decise di arrendersi per una volta ed attendere il momento in cui Peter si sarebbe fermato. Non mancò molto, per fortuna, per quel momento. Peter fermò l'auto, voltandosi subito verso Olivia alla ricerca di una sua reazione che arrivò immediatamente.
- Il mare? - domandò dubbiosa Olivia, sporgendo la testa dal finestrino e guardando oltre l'orizzonte l'oceano. Peter le sorrise e, senza dire nulla, la invitò a scendere dall'auto, dirigendosi poi verso il bagagliaio per prendere un borsone che aveva preventivamente nascosto a sua insaputa.
Olivia lo seguì titubante, affondando le sue scarpe da ginnastica nella sabbia morbida, e continuando a guardarsi intorno interrogativa. - Vuoi dirmi che ci facciamo qui? - domandò, guardandolo perplessa. Non aveva affatto l'abbigliamento per fare un bagno, senza contare che non era nemmeno il tipo da spiaggia.
- Donna di poca fede! Vuoi affidarti completamente a me o preferisci rinunciare? - domandò Peter ironico, fermandosi di fronte a lei e cingendole i fianchi con entrambe le sue braccia.
- Vuoi davvero che ti risponda? - rispose Olivia, con la stessa ironia, arriciando il naso in una smorfia divertita ed avvicinandosi al viso di Peter.
- Ah ah, che spiritosa! Comunque davvero, la sorpresa non è ancora finita, ma se preferisci andiamo via.. - continuò quello scherzo lui, sciogliendo l'abbraccio e facendo un passo indientro verso la macchina.
- Assolutamente no, siamo qui e adesso ci restiamo! E non provare ad andare via, ti ricordo la pistola! - ribattè Olivia ridacchiando leggermente e mostrando scherzosamente la pistola. Il suono della sua risata riecheggiò in quel luogo deserto costringendo Peter a fermarsi per alcuni secondi a contemplarla.
Non la vedeva ridere in quel modo da tanto, forse troppo, tempo. Quell'ultimo anno era stato duro per tutti loro, ma per Olivia ancora di più. Aveva dovuto combattere con i ricordi confusi della sua mente, con le sue nuove capacità e, nonostante questo, aveva sempre dimostrato la solita forza e tenacia di sempre. Non si era mai arresa, nemmeno nei momenti in cui tutto sembrava perduto, e se lui era li, quel giorno, lo doveva solamente ad Olivia. La sua forza ed il suo coraggio l'avevano tenuto in vita e riportato indietro, erano ciò a cui Peter si era aggrappato durante quei mesi lontano dal loro universo. Il loro amore era stato capace di superare ostacoli che la maggior parte della gente non avrebbe mai immaginato. E solamente questo bastava a dargli la consapevolezza che, qualsiasi cosa sarebbe successa in futuro, loro l'avrebbero affrontata.
Tornò con la mente alla realtà, ridestandosi da quei pensieri, solamente quando lo sguardo di Olivia, incuriosito, si posò su di lui. - Che fai? Non vieni? - gli urlò da lontano, allontanandosi verso una piccola passerella di legno che portava direttamente alla spiaggia. Peter le sorrise e la raggiunse con una piccola corsetta, prendendola per mano in modo da guidarla nel luogo della 'vera sorpresa'. Una casa, poco distante, molto simile a quella della sua infanzia, a quella vicino al Lago Reiden dove erano racchiusi tutti i ricordi del suo passato.
Olivia si bloccò di fronte a quella visione e guardò Peter sorridendo, rivolgendogli una domanda in silenzio. Domanda che Peter capì subito, anche senza bisogno che venisse pronunciata.
- Si, è nostra! - esclamò allargando le sue labbra in un enorme sorriso - L'ho vista in un annuncio mentre cercavo il nostro appartamento e non ho saputo resistere! - confessò con gli occhi che gli brillavano per la gioia. Olivia lo guardò, perdendosi nel luccichio di quegli immensi occhi blu, e si sentì felice ed innamorata più di prima.
- E' bellissima, Peter! - mormorò, spostando il suo sguardo dalla casa al volto di lui, incapace di smettere di contemplare la bellezza di quel momento. Peter le sorrise, nuovamente, e tenendole ancora la mano la condusse fino a dentro casa.
Spalancò le vecchie porte di legno che cigolarono sotto la spinta delle sue mani e, non appena entrarono nel grande salone, tirò via tutte le tende, per fare in modo che il sole filtrasse in quelle stanze, illuminando ogni minimo particolare. Il vecchio caminetto al centro della stanza, il pavimento in legno, le morbide poltrone di velluto verde, l'immensa pila di libri posta sugli scaffali della libreria. Prima di passare a tutte le altre stanze, ancora mano nella mano, ammirando con occhi sognanti ogni dettaglio. Dal letto a baldacchino della camera da letto, alla culla della cameretta, fino ad arrivare all'immensa terrazza che dava sul mare, da cui si poteva respirare a pieno la brezza dell'oceano.
- Questo posto è meraviglioso! - sospirò Olivia, socchiundendo leggermente gli occhi, ed inspirando il profumo di salsedine che si spandeva nell'aria.
Peter si avvicinò in silenzio a lei, arrivando dietro le sue spalle e cingendole la vita con entrambe le mani. Olivia si strinse a lui, sorridendo, ed entrambi rimasero su quella terrazza  a fissare le onde dell'oceano infrangersi a riva, in lontananza, in un attimo perfetto che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare.

Questo è solo il primo capitolo. Mi scuso per gli eventuali errori di battitura, ma considerando l'ora tarda in cui trovo il tempo di scrivere è già un miracolo che sia riuscita a scrivere in italiano corretto xD Ho provato a fare una sorta di introduzione con questo capitolo, la storia in se cercherò di svilupparla nei prossimi capitoli che, spero, di pubblicare presto. Fatemi sapere che ne pensate! E' una delle mie prime fanfiction quindi mi scuso in anticipo! xD 
  
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