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Autore: KuromiAkira    12/07/2012    2 recensioni
Entrò nella stanza con timore, non sapendo se quella fosse la cosa giusta da fare o no.
Cioè, naturalmente lo era, ma la diretta interessata non ne sarebbe sicuramente stata contenta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiyori Sarugaki, Inoue Orihime
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Titolo: Orgoglio
- Personaggi: Orihime Inoue, Hiyori Sarugaki
- Genere: generale
- Rating: verde
- Avvertimenti: missing moments, one-shot
- Conteggio Parole: 688
- Note: Ed ecco la terza fiction su Bleach. XD Qui ora rischio di sparire dal fandon ancora qualche anno. Anche se prima di questa ne stavo scrivendo un' altra (sempre su Hiyori. Sì, sono un tantino monotematica.) ma non riuscivo a continuarla e nel mentre mi è venuta l'ispirazione su altro.
E niente, non ricordo di aver mai letto una fiction con loro due però ho pensato che anche se a curare Hiyori era stata Unohana, Shinji avrebbe comunque chiesto a Orihime di fare qualcosa. Anche perché se davvero Unohana non fa tanto più di quello che la normale medicina umana fa, oltre che farla soffrire più a lungo a Hiyori rimarrebbe anche la cicatrice. A meno che non ci pensi Hacchi dopo ma Orihime appena torna sulla Terra potrebbe farlo tranquillamente lei. Che poi a me l'idea di Hiyori con una cicatrice piace ma boh, ho la sensazione che non ce l'avrà. XD




Entrò nella stanza con timore, non sapendo se quella fosse la cosa giusta da fare o no.
Cioè, naturalmente lo era, ma la diretta interessata non ne sarebbe sicuramente stata contenta.
Orihime si sedette e allungò le braccia, pronta a evocare i Shun Shun Rikka, quando si sentì afferrare un polso.
- H-Hiyori-chan?! - esclamò sorpresa Inoue. - Sei sveglia! -
La Vizard aveva la testa voltata dalla parte opposta, come se non volesse farsi vedere in quelle condizioni. Non aveva la forza di arrabbiarsi come al solito, ma l'espressione confermava la convinzione di Orihime: Hiyori non avrebbe mai accettato di farsi curare da lei.
Sarugaki, seccata e ferita sopratutto nell'orgoglio, cercò di trovare abbastanza forza per essere passabilmente convincente in eventuali minacce di morte, quando sentì un singhiozzo sospetto.
Girandosi a guardare l'umana, la vide in lacrime. Inorridì. Perché quella stava piangendo, ora?
- H-Hiyori-chan! - bisbigliò Orihime stringendole la mano. - Come sono felice! Se hai ripreso conoscenza significa che sei fuori pericolo! -
Hiyori ritrasse l'arto, confusa. - Certo che sì! Non ho affatto bisogno di te, quindi puoi anche... - sbottò la ragazzina, o quella che apparentemente era la ragazzina tra le due, ma una fitta di dolore la costrinse a non terminare la frase.
Non era nelle intenzioni di Inoue irritarla, tuttavia, preoccupata per le sue condizioni, cercò comunque di convincerla a farsi curare.
- È già abbastanza umiliante essere stata salvata da un Shinigami! Mi rifiuto di essere curata da te! - spiegò con difficoltà Hiyori, tremando di rabbia.
- P-però... le tue condizioni potrebbero peggiorare e poi rimarrà la cicatrice - insistette Inoue.
- Non mi importa della cicatrice - ribatté la Vizard, con tono basso, distogliendo nuovamente lo sguardo da lei. Orihime, dal tono, capì che un eventuale segno indelebile di quella disavventura le sarebbe servito da monito per il futuro.
- Ma così... farà più male - sussurrò l'umana. Non voleva che la ragazzina bionda usasse quella ferita per ricordare il proprio errore. Non avrebbe fatto altro che soffrire e biasimarsi ulteriormente.
Intuendo il significato di quelle parole, Hiyori la guardò male. La odiava, odiava tutto di lei, persino quella sua empatia!
- Insomma, chi diavolo ha avuto l'idea di farti venire qui! - esclamò Sarugaki, ignorando il dolore al ventre.
- Oh! Appena tornata a Karakura ho sentito Kurosaki-kun nominarmi e dire che anche se a curarti ci aveva pensato Unohana-san io potevo comunque fare qualcosa. Così non saresti più stata in pericolo - spiegò lei, con enfasi.
Hiyori si appuntò mentalmente di uccidere Ichigo, appena ristabilita.
- Preferisco crepare, piuttosto - commentò la Vizard.
- Non dire così. Hirako-kun e gli altri sono davvero preoccupati per te. E anche Kurosaki-kun si sente in colpa per non avermi portata subito con se. Ma non poteva sapere cosa ti era successo. -
- Parli come se sapessi tutto! - grugnì a denti stretti, sempre più irritata.
- Ma io lo capisco! So come ci si sente ad essere in pena per un caro amico e anche a essere oggetto di preoccupazione da parte dei compagni. Quindi... non dire di preferire morire - Orihime abbassò la testa, triste. Nessuna delle due disse altro fino a quando l'umana non tornò a guardare l'altra ragazza. - Comunque... se non vuoi va bene lo stesso. Sei una ragazza forte e certamente ti riprenderai anche senza il mio intervento - aggiunse, alzandosi da terra.
- Mpf, è ovvio! -
Inoue fece un leggero inchino di saluto. - Riprenditi presto, Hiyori-chan - salutò con un sorriso, prima di lasciare la stanza.
Immobile sul futon, Sarugaki era indecisa se essere più seccata o incazzata per quella gentilezza da parte di una femmina che detestava.
La bontà di Orihime spiazzò persino lei e suo malgrado sentiva una specie di imbarazzo, in quel momento. Non vedeva l'ora di potersi rialzare in piedi così da dare una lezione a quel cretino di Ichigo e far capire alla femmina che non aveva bisogno di alcuna preoccupazione da parte sua!
E poi, ancora non aveva avuto occasione di spiegarle che 'Hiyori-chan' non era il modo più adatto per riferirsi a lei!
  
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