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Autore: Boooooooring    12/07/2012    0 recensioni
Immaginate se un giorno Dean e Sam Wincester del telefilm “Supernatural” ricevessero una chiamata dal loro amico Bobby che dice loro di aver trovato un caso in una città in Virginia, Mystic Falls, meglio conosciuta come la città in cui il telefilm “The Vampire Diaries” si svolge ed in cui vivono tutti i suoi personaggi.
Cosa potrà mai succedere? I due fratelli riusciranno a causar più disastri di quanti non ce ne siano già o invece sarà altro quello di cui tutti dovranno preoccuparsi e che per una volta, unirà cacciatori e prede?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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#Dallas, Texas.

Dean era pacificamente sdraiato sul letto con in mano una birra, sfogliando distrattamente un giornale, alla ricerca di una qualunque notizia di un massacro, un omicidio o anche solo di una rissa.
Ma nulla, sembra che i mostri avessero deciso di starsene buoni, almeno per un po'.

- Trovato qualcosa? - Alzò la testa, incontrando lo sguardo un po' annoiato di Sam, intento a controllare siti su siti.
- No, nulla. - Rispose il fratello minore, chiudendo il pc ed posando le mani dietro la testa.
Dean bevve un sorso di birra, aprendo poi le labbra in quel sorriso che faceva impazzire ogni ragazza e anche un po' lui, doveva ammetterlo. -
Magari li abbiamo uccisi tutti! - Esclamò, ammiccando a Sam.
Lui rise appena, scuotendo la testa ed alzandosi dalla sedia. Sarebbe stata una bella prospettiva se fosse stata la verità, ma Sam aveva ormai imparato che al male non c'è mai una fine.
Mentre questo pensiero attraversava la sua mente, il telefono squillò.
Dean lo afferrò prima che Sam potesse raggiungerlo, ridendo e rompendo un po' quella strana atmosfera che si era creata.
-
Pronto, Dean Wincester. Se sei una bambola desiderosa di una notte di sesso premi... -
La voce di un uomo proruppe dall'auricolare del telefono. -
Sono lusingato dell'offerta Dean. Ma non sono una “bambola” ed ho un caso per voi. -
Dean ridacchiò imbarazzato, impostando il telefono in vivavoce.
-
Parla Bobby. - Disse Sam, quasi ansioso di poter partire per una nuova caccia.
-
Mh. - Bobby si schiarì la voce. - Una città in Virginia, chiamata Mystic Falls. Negli ultimi tre anni, ci sono stati un gran numero di attacchi di animali e di cittadini morti o scomparsi in circostanze misteriose. Le autorità hanno insabbiato ogni cosa e perfino i giornali locali sembrano non voler affrontare la questione. -
Sam ascoltò con calma, per poi arrivare ad una conclusione.
-
Saranno lupi mannari. Per essere insabbiato così... -
- Allora sarà una passeggiata, i lupi mannari sappiamo già come trattarli!
-, esclamò Dean, contento.
La voce proveniente dall'auricolare rise ed entrambi i fratelli immaginarono Bobby a scuotere la testa accanto al telefono.
-
No, non sono lupi mannari. C'è stato un solo caso riportato di un attacco di un lupo, ma pare anche che l'animale sia stato abbattuto.
Molti di questi attacchi sono avvenuti di giorno e senza luna piena, possiamo escludere quindi vampiri e licantropi.
Punterei sugli skinwalker, ragazzi.
-
Pronunciate queste ultime parole, chiuse la chiamata.
I due fratelli si fissarono qualche istante, poi Dean afferrò le chiavi dell'Impala, esclamando -
Portiamo la Piccola a fare un giretto. Era da un po' che non andavamo in Virginia! - e si diresse fuori dalla camera.
Sam raccolse il cellulare, il portatile e le altre poche cose che si erano portati, dirigendosi anche lui fuori.
Aveva ragione, al male non c'era mai fine.




#Mystic Falls, Virginia.

Katherine era ferma davanti alla porta del bagno del pensionato dei Salvatore, ad aspettare che la sua doppelg
änger si decidesse ad uscire dalla doccia.
A pensarci le sembrava strano il modo in cui era iniziata quella strana convivenza a 4; 5, se contava anche la saltuaria presenza di Jeremy.
Era iniziata quando Elena si era nutrita, o meglio, quando lei l'aveva costretta a nutrirsi.
Non sapeva nemmeno perché l'aveva fatto, dato che se la sua copia fosse morta avrebbe di nuovo avuto i suoi Salvatore per lei, eppure era andata così ed ora era costretta a sopportarla per probabilmente l'eternità.
Non poteva nemmeno lamentarsi però, dato che a parte quando le occupava il bagno per ore, era anche una compagnia piuttosto piacevole, più di quanto potesse immaginare.
Finalmente Elena si decise ad uscire dalla doccia, avvolgendosi un asciugamano intorno al corpo. Spalancò la porta del bagno e rivolse un sorriso divertito a Katherine, osservando la sua faccia annoiata e quasi rabbiosa.
-
Sua Altezza ha finalmente deciso di lasciare il bagno libero anche a noi comuni mortali? - Aveva quasi borbottato la vampira più anziana, entrando in bagno e chiudendosi la porta alle spalle con un grosso tonfo.
Elena provò ad ottenere l'attenzione dell'altra un paio di volte bussando alla porta, per scusarsi, ma quando Katherine sembrò ignorare i colpi e le sue parole, si voltò indispettita, dirigendosi fino alla camera che divideva con Damon.
Il vampiro dagli occhi azzurri aveva assistito a tutta scena e scoppiò in una fragorosa risata, mentre il fratello gli si avvicinava.
-
Non cambieranno mai. - Borbottò Stefan, affiancandosi al fratello.
Poi si diresse giù per le scale, verso il salotto, seguito dal fratello.
Si sedette sul divano, dopo essersi riempito un bicchiere di alcolico.
Il fratello scese in cantina, afferrando una sacca di sangue e poi risalì in salotto, sedendosi accanto al fratello.
Fu in quel momento che dalla porta arrivarono alcuni colpi secchi.

Damon lanciò la sacca di sangue nel camino, presto divorata dalle fiamme, mentre Stefan si alzò di scatto dal divano e si diresse alla porta.
Due uomini in divisa erano di fronte alla porta.
- Agente Smith e agente White, Fbi. -, presentò il più basso dei due. - Abita qui la signorina Elena Gilbert? -, continuò, lasciando sbalordito il vampiro.
- Mh, si... -, rispose lui.
- Perché la cercate? - La voce di Damon proruppe dal salotto, mentre si avvicinava alla porta.
- Solo qualche domanda di routine, riguardo alla scomparsa del suo tutore Alaric Saltzman. Saremo brevi, non si preoccupi. -, rispose il tipo alto.
Stefan fece segno loro di entrare, nonostante avesse come la strana sensazione che quei tipi stessero nascondendo qualcosa.

  
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