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Autore: Lenni    12/07/2012    1 recensioni
[ COOK x NAOMI / Crack!Pairing + accenni COOK x EFFY e NAOMI x EMILY ]
Cook e Naomi parlano della morte di Sophia, suicidatasi dopo aver comprato della droga da Naomi, che a sua volta l'aveva rimediata da Cook. Un estratto dalla 4x03 (per chi non l'avesse vista, vade retro, vi rovinerei la sorpresa D:) reinterpretato da me, con un pizzico di romanticismo dove non ce n'è neanche a pagarlo(?). Ok, questa intro fa schifo, la riscriverò, promesso, ma voi entrate lo stesso, che fate sempre piacere :D
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: James Cook, Naomi Campbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Tutto bene?»
Naomi lasciò vagare lo sguardo altrove. «È morta, Cook.»
Restarono un attimo in silenzio, uno a fumare, l’altra a fissare il vuoto.
«Tocca a tutti, piccola.» sentenziò lui di punto in bianco, macchiando di fumo le proprie parole «E ti dirò, so per certo che succede una volta sola. Il che è confortante, se ci pensi.»
«Confortante?» Naomi lo guardò scandalizzata «L’ho ammazzata! Come può essere confortante?»
«Adesso non dire cazzate, le hai solo venduto dell’erba.»
Cominciava a scaldarsi: odiava sentirla parlare così. Odiava il fatto che omettesse sempre tutte le dannatissime volte che quella droga gliel’aveva data lui, da rivendere. Era lui il cattivo della storia, il lupo che aveva nascosto l’erba magica nel cestino di Cappuccetto Rosso: quella bambina bionda non doveva preoccuparsi, il Cacciatore avrebbe riempito solo lui di piombo e non certo lei, che era troppo bella per essere anche solo sfiorata.  
«Dell’erba che l’ha fatta suicidare, Cook.» gli ricordò colpevole, inumidendo gli occhi chiari. 
Non piangere, Naomi. 
Non piangere, perché quando lo fai gli spezzi il cuore. 
«Vuoi?»
Invitarla a fare un tiro fu l’unica cosa che gli uscì dalla bocca, ma per quanto stupida, sembrò essere esattamente quello di cui lei aveva bisogno: Naomi infatti afferrò la canna e la trasferì tra le sue labbra, senza nascondere il tremito delle dita. Un filo sottile di fumo le bucò la bocca, mentre la testa pesa di pensieri riposava sulla spalla di Cook. Lui non la cacciò: era bello sentirla così vicina senza doversi per forza prendere reciprocamente per il culo. Era … bello.
«Non faccio altro che pensare a lei.» era semplice sapere a chi si riferisse «A cosa sarebbe successo se … »
«Puoi vivere di “se” quanto vuoi, Naomi, ma non cambierai niente: è successo, inutile negarlo.»
Il tempo di finire quella frase che subito Cook si ritrovò a darsi del coglione, perché con una manciata di parole era riuscito a disintegrare la già fragile corazza di Naomi: troppo la ragazza aveva cercato di asciugare quelle lacrime traditrici velocemente, ma ogni sforzo si era inevitabilmente rivelato pressoché inutile sotto gli occhi attenti dell’amico. 
«Scusami, non volevo … »
Era una merda con le parole.
«No, scusami tu.» biascicò lei in risposta, sbattendo ripetutamente le palpebre «È che ultimamente le cose vanno un po’ di merda, sai.»
Cook diede un altro tiro. «Come sta Emily?»
Avrebbe potuto fare una domanda più cretina? No, decisamente: anche “Porti una coppa C?” sarebbe stata di gran lunga più adeguata.
«È arrabbiata.» fu inevitabile per Naomi non trattenere un risolino afflitto «Si … si sente sola.»
Ormai piangeva a dirotto, ancora ancorata alla sua spalla: sembrava l’unico porto sicuro in quella tempesta di sensazioni. Cook la lasciò fare, senza nemmeno provare a sfiorarla: lui amava Effy, certo, ma era Naomi la vera inarrivabile, tra le due. Ci aveva provato con entrambe, tutte e due il primo giorno di scuola, e per quanto misteriosa e irraggiungibile, la piccola Stonem si era lasciata scopare senza troppe storie nel giro di poche ore. Ma Naomi … cazzo, Naomi.
Niente, lei era completamente insensibile alle provocazioni e allusioni, anzi no, non del tutto, visto che un “vaffanculo” ed un medio alzato erano sempre pronti per lui: lei era così, porca puttana, e l’essere lesbica non c’entrava un cazzo. Cook ne era certo, perché se anche Naomi non fosse stata un’amante convinta delle patate, per nessuna ragione al mondo avrebbe fatto divertire la sua banana.
«Grazie» gli sussurrò lei, schifosamente vicina al suo viso. Il ragazzo deglutì visibilmente.

Che c’è, Cookie? Paura di una bella bionda amante delle farfalle?
Si, forse un po’. Perché Naomi è così: imprevedibile.
 
Fu lei a baciarlo per prima, carezzandogli il viso. Cook non chiuse subito gli occhi, tanto era il suo stupore, ma fu facile abbandonarsi a quell’inaspettato calore, che sembrava  provenire da un angolo polveroso di sé che credeva ormai morto e sepolto da tempo.
Allora fu lui ad accarezzarle il viso, stavolta, ma non con la rabbia e la voglia che Effy scatenava in lui, oh, no: bisognava far piano con la sua Naomi, andarci piano, o lei non lo avrebbe avvicinato mai più. Già altre volte si erano spinti in là, ma non aveva funzionato: troppa foga, troppa irruenza nel sbattere il suo fragile corpo contro le scrivanie.
No, doveva controllarsi stavolta, nonostante il timore di perderla fosse atroce. C’era un motivo? No, ma non era una spiegazione sufficiente a lasciarla andare.
Si staccarono piano: anche le loro fronti combaciavano, non poteva essere un caso.
«Io sono innamorata di Emily» gli disse.
«E io di Effy» disse lui a sua volta.
Messi quei punti in chiaro, ricominciarono da dove si erano interrotti. Bocca contro bocca, mani contro mani: ogni singolo pezzo si incastrava perfettamente con l’altro, finalmente completo. Era tutto così bello che quasi faceva male.
«Perché piangi?»
Naomi non sarebbe mai stata sua, Cook lo sapeva. 
«Non lo so» sussurrò «È che io sono già innamorata»
Neanche lui avrebbe dimenticato Effy, era ovvio.
«Lo siamo tutti e due, amica mia» soffiò in un suo orecchio, facendola rabbrividire «Lo siamo tutti e due»
Le sfiorò il viso, prima di baciarle la fronte, poi l’abbracciò, rimanendo così per tutto il tempo necessario.

Naomi non avrebbe mai lasciato Emily, né tantomeno Cook avrebbe smesso di fottersi Effy in tutti i modi e luoghi possibili, ma ci sarebbe sempre stato in loro un angolo, nel profondo, che anche se polveroso e dimenticato li avrebbe accolti l’un l’altra. Un angolo speciale, sempre caldo, solo per loro: un porto accogliente a cui fare ritorno anche durante la più burrascosa delle tempeste. 













Chiacchere
Questa è la one-shot delle prime volte: la mia prima Cook/Naomi, il mio primo lavoro sulla seconda generazione, il mio primo crack pairing. Potrei emozionarmi, ora come ora.
Mi piacciono questi due, non so perché. E be', quella scena sul prato mi ha folgorato: è da lì che ho rivalutato Cookie, sarò sincera, quindi ritiro tutto quello che ho detto sul suo conto e mi mordo la lingua, perché è proprio vero, il nostro teppista va odiato, conosciuto e poi irrimediabilmente amato, anche senza capirlo. Ci troviamo nella 4x03, giusto per essere chiari, e devo dire che questa puntata è un vero capolavoro: Skins mi ha rubato il cuore, sapete? Mi è piaciuto tutto della loro scena sul prato: le battute, la mimica, la luce e il finale - oh, il finale. Sebbene la mia sia una "reinterpretazione", quel finale mi ha colpita dritta al cuore. Via, io non riesco a dire di più, ora come ora, spero che il mio lavoretto vi sia piaciuto o che comunque non vi abbia disgustato: una via di mezzo sarebbe l'ideale. Recensioni graditissime, lo sapete :)
Tanto amore ragazzi, alla prossima!
Piccia.
PS:
Quasi dimenticavo, mi servirebbe un aiutino :/ In tre giorni mi sono finita la quinta serie di Skins (porca bomba, ma quanto è bella? **), solo che non riesco a trovare la sesta con i sottotitoli... potete mica aiutarmi? Andrebbero bene anche in Inglese, perché in Italiano sembrrano proprio introvabili :( Ogni aiuto è gradito, nel caso, grazie di aver letto fin qui!


 
  
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