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Autore: Nagisa Shine    12/07/2012    1 recensioni
Se Heechul avesse avuto una ragazza?
Se i due si fossero divisi a causa del suo servizio militare?
E se d'improvviso arrivasse una lettera, che cambiasse tutto?
Piccola FF nata per caso e senza pretese; pubblicata solo per accontentare due mie carissime ragazze, che non la smettevano più di assillarmi.
La storia tratta di Heechul, e anche di un nuovo personaggio; c'entra anche il servizio militare.
Potrebbe ricordare un po' la mia precedente storia "You'll be back", ed in effetti non è neanche da escludere il fatto che non c'entri nulla.
Spero solo possa piacervi, e si attendono anche recensioni.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heechul, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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You'll Be In My Heart


Mio carissimo Heechul.
E' passato quasi un anno dalla tua partenza, ed io, forse, dovrei solo farmi da parte.
Non scriverti più, mi ero promessa.
Ma, come tu sai, non sono mai stata brava nel mantenere le promesse che porgo a me stessa.
Una delle mie tante debolezze.
Forse, non ricordi neanche chi io sia.
La mia figura è sicuramente sparita nel nulla; si è annebbiata e scomparsa.
Non dovrei quindi neanche scriverti, se le cose stanno così, ma averti nei miei pensieri fa male.
Centinaia di volte ho tentato di scriverti anche una sola frase, ma gettavo via il foglio all'istante, ritrovandomi poi sul letto ad abbracciare il cuscino.
In questo anno, ho continuato ad accarezzare la nostra foto, rimpiangendo i momenti più cari, ormai andati perduti.
Mi sono sempre chiesta se hai mai buttato via quella foto, intendo quella che ci eravamo fatti scattare dal nostro amico: quella che ti piaceva tanto.
L'avrà strappata e gettata via, mi sono detta più volte.
Ma dentro di me, il cuore sperava che così non fosse.
La mia mente non ha fatto altro che pensarti, in ogni singolo istante.
Non ti ho mai detto nulla di ciò che provavo.
Ne eri a conoscenza, ma in parte.
Io ti ho sempre ammirato, ed apprezzato.
Ho amato il tuo sorriso, sin dal primo istante in cui mi era stato rivolto.
Ho sempre ammirato la tua forza di volontà; di affrontare tutto con un gran sorriso in volto.
Le tue lacrime uscivano di nascosto dai tuoi occhi, solo di notte, quando eri solo.
Piangevi anche quando sorridevi, dentro di te.
L'ho sempre saputo, ma cercavo di far finta di niente.
E forse, il continuo chiedermi se piangessi ancora, mi ha portato a questa lettera.
Te lo giuro: ho provato a staccarmi dalla tua presenza in ogni modo, ma non ci sono riuscita.
I ricordi si fanno ogni giorno più vivi che mai, ed io quasi impazzisco.
Vorrei solo poterti abbracciare, anche un ultima volta.
Mi sento così stupida nel scriverti queste cose.
Scrivere a te; che forse mi hai già dimenticata.
Mi avrai rimpiazzata con un nuovo amore, ma..il cuore, continua a sussurrarmi che così non è.
Vorrei solo che tu fossi felice; il tuo sincero sorriso per me è tutto.
Lo è sempre stato.
Non ridere di me, non potrei sopportarlo.
Mi manchi, sai?
Mi manchi tanto, forse troppo.

A. G.



Leggendo quella lettera colma di lacrime, lui accarezzava quella foto incorniciata; posta sulla scrivania.
Era notte fonda, ed una piccola luce illuminava quel suo volto candido.
Gli occhi leggevano cauti, mentre la sua vista si annebbiava.
Scendevano delle lacrime, e faceva su con il naso in silenzio.
Sperava solo che il suo compagno di stanza non sentisse nulla; che non sentisse il piangere della sua fragilità.
«Mi manchi anche tu..» sussurrò, accarezzando la figura femminile della foto.
«Mi manchi...d..dannatamente tanto!»
Strinse piano la lettera a sè, mentre le sue dita ripercorrevano i tratti del volto di quella giovane donna.
Non l'aveva mai dimenticata.
Quell'anno, per lui, era stato insopporatabilmente doloroso.
Le mancava.
La cercava nei suoi sogni, nei suoi ricordi..Nei suoi pensieri.
Ovunque.
Non aveva mai dimenticato quella ragazza così importante per lui.



«Cosa leggi?»
Una ragazza, dagli occhi verdi e curiosi, si avvicinò cauta.
Vide quel giovane versare qualche lacrima, e d'istinto se ne preoccupò.
«Questa.» Rispose serio, ma con un mezzo sorriso sul volto.
«Ah..»
Lei sembrò ricordare.
Il suo sguardo felice, si mutò in uno sguardo triste.
«Neanche ricordavo di averla messa qua dentro..»
Il ragazzo indicò con un cenno del capo la scatola di scarpe, poggiata sul tavolino di legno.
E dire che l'aveva trovata per caso, dopo chissà quanto tempo, quella scatola violacea.
«Forse è anche un bene!» scherzò lei.
Si avvicinò cauta e lento verso di lui, prendendogli le mani.
«Heechul..» chiamò piano.
«Mi arrivò nel giorno del mio compleanno. Lo ricodo bene.»
Fece una pausa, prendendo un gran sospiro.
«Non volli regali; non aprii neanche uno di quelli che avevo ricevuto. L'unico regalo che volevo..»
Lei gli strinse forte la mano.
«Eri tu, Gillian.»
Alzò lo sguardo su di lei, confessando sinceramente il tutto.
La strinse poi; la strinse forte, come per recuperare quel momento che avevano perso.
«Dai su, Heechul...»
Lei fece come per distrarlo; cercava di non pensarci.
Nemmeno un pazzo avrebbe voluto pensare a quello che era accaduto, di certo.
«Preparo il pranzo!»esclamò poi, gentile.
«Gì..Lascia fare a me!»
Gì.
Un nomignolo che le era stato affibbiato proprio da lui: dal giovane uomo che tanto amava.
«Non sono di certo pazza, Heenim! Mi avveleneresti!»
«Non è vero!»
«Sì, invece..»
Heechul sorrise buono, alzandosi poi dalla sedia.
Afferrò Gillian per un braccio, obbligandola a mettersi in piedi.
«Che fai?» chiese lei subito, preoccupata.
«Non ti preoccupare!»
«Non posso di certo fidarmi di te! Hee, lasc-..»
Neanche il tempo di terminare la frase, che la prese sulle spalle, come un sacco di patate.
La portò rapido in cucina; dove la lasciò seduta sul tavolo.
«Che scemo!»
«Lo so, sono adorabile!»
I momenti di assoluta serietà, svanivano presto se c'era Kim Heechul.
Sempre.
Ma forse, il far ridere, era una delle sue qualità che più venivano apprezzate.
«Cosa vuoi mangiare?» chiese poi, mettendosi ai fornelli.
«Dai lascia, Chul! Preparo io!»
Gillian scese dal tavolo, ma ogni tentativo di avvicinarsi ai fornelli fu inutile: Heechul la ostacolava in ogni modo.
La tratteneva con le braccia, mutando tutta quella solita giocosità in un dolce abbraccio.
La sollevò nuovamente da terra, facendola girare in aria.
«Non ho cinque anni, Hee!»protestò Gillian, sclanciando l'aria.
Eppure rideva.
Riusciva sempre a ridere se era con lui.
«E va bene..»
Heechul le fece nuovamente toccare terra, sorridendo dolce.
«Che mamma cattiva che hai!»
Si avvicinò piano verso la pancia di Gillian, accarezzandola.
«Papà voleva solo farti divertire..»
La sua mano si muoveva docile e buona, sul ventre di lei.
«Che Papà infantile che avrai..»
Gillian raggiunse la mano del suo compagno, poggiando la propria su quella di lui.
«Infantile, bello, e simpatico..»aggiunse poi, con un sorriso.
«Wow...Mamma ha capito, allora, com'è Papà!»
Entrambi risero, finendo poi per abbracciarsi.
Un dolce abbraccio a due.
Quasi tre.
Dentro Gillian, cresceva sana una nuova creatura; il frutto di un dolce amore.





Angolo autrice :3
Partiamo dal fatto che questa storia non volevo neanche pubblicarla; quindi, se non vi piace, prendetevela con mia sorella e la mia migliore amica di penna, mentre se vi piace...Amatele! 
La storia è chiaramente su uno dei miei Bias: Kim Heechul.
Lo adoro, non riesco a dire altro.
Già pubblicai una storia che lo riguardava; che riguardava lui ed il suo servizio militare..Questa storia potrebbe essere presa anche per u continuo di "You'll be back", ma non lo è. (Dovrebbe essere un'altra storia)
L'ho scritta con un po' di tristezza addosso, nel giorno del suo compleanno (10 Luglio ), ma sempre per forze maggiori chiamate Cristina e Francesca, la pubblico solo oggi.
Io adoro Heechul: amo il suo sorriso, la sua voce, i suoi occhi, il suo volto..Tutto! 
Amo la sua forza, amo quel suo sorriso capace di mentire e prendersi gioco della tristezza che ha dentro.
Lo ammetto, piango spesso anche per causa sua.
Mi manca, ecco tutto.
Mi manca una persona che non sa neanche che esisto, e che non conosco nella vita reale. Buffo, non trovate? 
Eppure sono così attaccata a lui, ecco perché mi manca.
Lui mi ha salvata da un momento difficile.
Mi ha salvata con quella sua semplicità e stupidità che solo lui possiede.
Piango per lui, e rido per lui.
E' un po' difficile da spiegare..Piango nel rivedere tutti quei momenti simpatici, e tutte quelle sciocchezze che ha fatto.
Ma poi rido, perché in ogni suo sorriso si nasconde la frase "Non piangere, okay? Io so bene: devi star bene anche tu!".
Aigo, spero solo che il periodo del servizio militare finisca presto: Voglio vedere quello scemo all'attacco! 
Fatemi sapere cosa ne pensate, ne sarò più che felice!
Abbracci abbracciosi,
Nagisa Shine.
  
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