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Autore: Tatsu666    13/07/2012    1 recensioni
Serie di racconti su Takasugi riguardante i "grandi temi della vita".
"[...]Alle volte, nel bel mezzo della notte, incapace di dormire, si scopriva a ripercorrere mentalmente l’intera superficie della ferita, per poi toccarla leggermente, pieno di rabbia e odio. [...]"
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Takasugi Shinsuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando aveva avuto quel piccolo incidente, non si era mai guardato allo specchio.

Cioè, certo che si era guardato, ma per cambiare le bende di tanto in tanto, quando magari erano troppo sporche di sangue.

Apparentemente sembrava non volerci fare caso, ma sotto sotto la cosa lo infastidiva.

Quello che per molti era un segno di cui andare fieri, qualcosa che mostrava quanto era stato coraggioso in battaglia. Ma per lui non era così. Non lo considerava un segno di virilità, anzi: era piuttosto espressione chiara ed evidente che anche lui era esitante, e che aveva avuto in quel momento, su quel tetto, mentre combatteva con quel Tendoshu, una paura pazzesca di morire, di non rivedere più il sole, di non poter più vendicare Shoyo...

In verità conosceva ogni increspatura della cicatrice che gli attraversava quasi interamente il viso. Alle volte, nel bel mezzo della notte, incapace di dormire, si scopriva a ripercorrere mentalmente l’intera superficie della ferita, per poi toccarla leggermente, pieno di rabbia e odio. Ricordava chiaramente che dopo aver perso l’occhio non lo avevano più fatto combattere solo, che doveva sempre esserci qualcuno che faceva da occhio sinistro, che stava attento che non si facesse troppo male. Era una delle tante cose non dette tra commilitoni, erano come una grande famiglia, in cui ognuno si prendeva cura del più debole. E lui odiava essere debole, ed esserlo considerato. Era il capo del Kiheitai, diamine! Era lui semmai che aiutava i deboli! Ma ormai non gliene importava più nulla. Ormai era tutto passato, anche se il solo pensarci gli faceva montare addosso una rabbia terribile, e sentiva una debole vocina rimbobargli nelle orecchie che diceva : “ Perchè non li uccidi tutti? ” sempre più forte, sempre più insistente. Quelli erano i momenti peggiori perchè la sua parte razionale cedeva a quella sanguinaria, e allora gli veniva una gran voglia di uccidere sul serio.

E se inizialmente aveva paura, man mano che il tempo passava, provava un piacere incontrollabile nell’uccidere, nell’ascoltare le preghiere delle sue vittime piangenti che chiedevano pietà. E allora rideva, di una risata falsa e diabolica perchè sentiva di aver in mano la vita di qualcuno e di poterla schiacciare a suo piacimento, come si fa con gli scarafaggi.

C’erano volte in cui era letteralmente esaltato alla vista del sangue sulle sue mani, sui vestiti, che sebbene facesse uno sforzo per controllarsi, chiunque l’avesse guardato in faccia avrebbe visto uno strano luccichio nell’iride verde smeraldo.

Zura gliel’aveva detto. “Tu non hai un’anima, Takasugi. Ormai sei solo una bestia...”.

Già, ormai era solo una bestia assetata di sangue che ogni notte si svegliava, scioglieva le bende che proteggevano la ferita e con un’ espressione soddisfatta sulle labbra si infilzava la punta di un pugnale nell’occhio per vedere scorrere lacrime di sangue scuro.

 

 

 

BONUS DELL’AUTRICE:

Buonsalve!:D

Takasugi: Buonsalve un corno!Qua sembro un pazzo! Non sarò la persona più buona del mondo, ma non merito di essere trattato in questo modo!ç_ç *piange*

Autrice:*porge fazzoletto* Ma se qui sembri un pazzo tutti ti giudicheranno un figo e sarai famosissimo!Come Orochimaru!Non sei contento?

Gintoki:Il problema non è il sembrare, ma l’essere. Bakasugi è effettivamente pazzo! é un matto da legare!

Okita:Già, già! Il danna ha ragione! Portiamolo in prigione!E poi torturiamolo con un prosciuttone!

Hijikata:E aggiungiamoci tanta maionese!

Katsura:Ahahahahahahh!Che stupidaggini che devo sentire!E comunque sono Katsura!Non scordatelo! <3

Gintoki:E chi se ne frega!?

Takasugi:Oi!Che cavolo ci fate qui?Io parlavo con l’autrice!Non con voi!E poi la fanfiction è su di me!

Kagura:Ha ragione Takasugi-san!La fanfiction è su di lui!

Takasugi:Esatto!Finalmente qualcuno che mi capisce!

Shinpachi:Certo che si capisce!Qualcuno ha della carta igienica?

Kamui:No, non ne abbiamo.Andiamo a comprarla, Abuto?

Takasugi:UAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! *si infila un coltello nell’occhio*

FINE

 

Note dell’autrice:

Buonsalve, e stavolta seriamente. U.U

In questa ff ho cercato di rappresentare la parte oscura di Shinsuke, o almeno quella che immagino sia la sfumatura del suo essere [LOL cosa scrivo] che non viene mai fatta vedere.

Spero di esserci riuscita e di non aver peccato in punteggiatura *ç_ç*

Se fosse così sarò pronta a fare seppuku, così non scriverò più schifezze su Shin-chan!

Adieu! *fa seppuku*

Tetsu

 

P.s: faccino sorridente! :)

  
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