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Autore: Ellaa    13/07/2012    5 recensioni
Dopo la morte di Jo, Dean non riesce ancora a farsene una ragione. E' passato un anno da quel tragico giorno eppure, i ricordi continuano a tormentarlo giorno dopo giorno.
Una sera però, quando crede davvero di aver raggiunto il limite, ecco che lei appare proprio davanti ai suoi occhi. Forse è un sogno, forse no. L'unica cosa che sa è che lei è li con lui. Forse per poco, forse per sempre.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Jo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Dean e Jo.

Voglio un lieto fine, voglio te.


La sveglia segnava appena le quattro del mattino. Era ancora notte fonda, ma Dean era più sveglio che mai. 
Seduto sul letto, giocherellava con la bottiglia della birra ormai vuota. L’ennesima che aveva bevuto nella speranza di riuscire almeno per un po’ a non pensare. Ma non aveva funzionato. La sua mente ricordava ancora fin troppo distintamente tutto quello che era successo.
Era passato un anno per l’esattezza, ma i ricordi erano talmente nitidi da togliergli ancora il respiro. Era come se l’aria intorno a lui fosse diventata improvvisamente irrespirabile. Aveva un peso sullo stomaco, un peso che non riusciva a scrollarsi di dosso. 
Sam, sdraiato nel letto accanto, dormiva profondamente. Dean avrebbe voluto svegliarlo, chiedergli di prepararsi e di lanciarsi insieme a lui nell’ennesima caccia. In quel modo, avrebbe potuto distrarsi almeno per qualche ora. Ma sapeva che non sarebbe stato giusto. Ricordare, era il minimo che potesse fare. Era tutto quello che gli era rimasto. Dopotutto, era tutta colpa sua.
Si strofinò il viso con una mano ed uscì dalla stanza per prendere una boccata d’aria. L’impala era parcheggiata proprio davanti a lui. La raggiunse e poi si soffermò a guardarla. 
Mentre sbirciava attraverso i finestrini, gli tornò in mente il giorno in cui Jo ed Ellen avevano viaggiato con lui. Ripensando a quanto avesse rischiato quella volta per colpa della furia della donna, un piccolo sorriso spuntò ai lati della sua bocca. Sentiva la nostalgia persino di quelle occhiatacce che gli lanciava ogni singola volta che lo guardava.
Poi, gli tornò alla mente lei, Jo. La sua piccola Jo. Con quegli occhi vispi e il suo sorriso da bambina. Quel sorriso che aveva perso esattamente un anno prima. Era morta insieme a sua madre per salvare lui e suo fratello. E questo, non riusciva ad accettarlo.
Con tutta la rabbia che aveva in corpo prese la bottiglia della birra vuota e la scaraventò con forza contro il muro frantumandola in mille pezzi di vetro. Era andata distrutta, proprio come lui.
Una piccola risata triste risuonò alle sue spalle. Un suono così dolce e soave che per un attimo gli sembrò di esserselo immaginato. 
<< Si chiama disturbo della quiete pubblica, Dean >> lo ammonì una voce morbida. << Non vorrai mica finire in prigione per qualcosa di così stupido >>.
Dean rimase immobile e socchiuse gli occhi rimanendo in silenzio. Cercò di prendere un bel respiro. Adesso stava anche impazzendo. Sentire le voci, era sempre il primo sintomo di follia.
Poi però, si decise a voltarsi. E fu in quel momento che ebbe la sensazione che qualcosa lo avesse colpito violentemente allo stomaco togliendogli il respiro. In che altro modo poteva spiegare quello che stava provando? 
<< Dio mio, hai una faccia >> disse ridendo. << Hai visto un fantasma? >>.
Lui rimase in silenzio a fissare quel viso così dolce e perfetto. I lunghi capelli biondi, quegli occhi da cerbiatto e quel sorriso. Lei era li. La sua Jo era proprio davanti a lui. 
<< È un sogno, vero? >> chiese in un sussurro. L’idea di svegliarsi e sentire ancora quel dolore però non lo spaventava. A differenza di prima, adesso lo avrebbe provato con grande gioia.  
La ragazza si appoggiò alla fiancata della sua auto. Il modo in cui si muoveva, in cui lo guardava, la facevano sembrare talmente reale da fargli male. 
<< Dovresti dormire un po’ di più >> rispose lei guardandolo. << Davvero, mi sembri un morto che cammina >>.
Dean rimase in silenzio, ma non distolse lo sguardo da lei. Non voleva rischiare di perderla. Non voleva che Jo finisse per scomparire per l’ennesima volta. Sapeva di sentire la sua mancanza ogni singolo giorno, ma ora che la vedeva, ora che lei era li, gli sembrava che gli mancasse talmente tanto da non riuscire più a lasciarla andare. Non voleva dirle addio, non una seconda volta. 
<< Dean, sul serio >> disse lei. << Che stai combinando? >>.
Questa volta le sue parole suonarono tristi. Come se fosse in pena per lui. 
<< Che vuoi dire? >> chiese.
La ragazza sospirò. << Voglio dire che ti stai distruggendo. Guardati, fai paura persino a me. È la tua vita, devi riprenderti! >>.
<< Non posso >> rispose lui abbassando lo sguardo. Vedere gli occhi di lei ardere in quel modo era come ricevere cento coltellate tutte in una volta sola. Bruciavano come fuoco sulla pelle.
Jo fece un passo verso di lui e si fermò a guardarlo. I suoi occhi adesso erano dolci e pieni di compassione. Lo guardava nello stesso modo in cui si guarda un cucciolo ferito. 
<< Io non volevo farti questo, Jo >> disse mentre una lacrima rigava il suo viso. 
Lei allungò una mano verso di lui e gliel’asciugò dolcemente. << Non è colpa tua. Smettila di sentirti responsabile >> fece una piccola pausa e poi sorrise. << Sai, sei diventato proprio una femminuccia. Non posso credere che avessi una cotta per te! >>.
Rivedere la vecchia Jo gli strappò una risata. << Avevi una cotta per me? >>. 
Lei lo guardò di sbiego. << Come se non lo sapessi >>.
Il sorriso di Dean si spense poco a poco. Aveva ragione, lui lo sapeva. Ma lei non era l’unica a provare qualcosa. Anche per lui era stato lo stesso, e lo era tutt’ora. Nessuna ragazza al mondo sarebbe stata mai come la sua Jo. Nessuno avrebbe mai potuto prendere il suo posto.
<<  Tu meritavi di meglio >>.
Anche il sorriso di Jo si spense. << Sinceramente? Beh, forse hai ragione. Ma questo non vuol dire che io non sia stata felice, Dean. Quindi, levati quella faccia da cane bastonato perché vederti così mi fa incazzare >>. 
<< Sei venuta per questo? >> le chiese.
La ragazza annuì. << Sono qui, non è un sogno. Non è facile tornare quaggiù, sai? Devi chiedere un sacco di favori per cinque fottuti minuti di nuovo in questo mondo. Ma sai cosa? Io dovevo tornare. Tu non stai bene e devi fare qualcosa. Fallo per me. Me lo devi, no? >>.
Lui annuì. Doveva un sacco di cose a quella ragazza. Aveva dato la sua vita per lui, aveva sacrificato se stessa per dargli una chance. E adesso, lei era li. A supplicarlo di essere di nuovo felice. 
<< Mi manchi, Jo >> disse tutto d’un fiato. Nemmeno lui sapeva perché lo avesse detto ad alta voce. Ma voleva che lei lo sapesse. Forse, non avrebbe più avuto la possibilità di vederla. Se quella era la loro ultima volta insieme, voleva che lei sapesse tutto quanto. 
Gli occhi della ragazza sembrarono riempirsi di lacrime, ma si trattenne. Come sempre, era la Jo forte e orgogliosa che mai e poi mai si sarebbe mostrata debole. 
<< Ti ricordi com’è lassù, vero? >> chiese guardandolo.
Dean annuì. Lo ricordava perfettamente. Quando si erano lanciati alla ricerca di Joshua, ero stati in Paradiso. Li era una continua ondata di ricordi felici, ognuno viveva nel suo mondo perfetto. 
<< Sai com’è il mio piccolo angolo di Paradiso? >> continuò. << Ci sono io, c’è mia madre, mio padre..e poi, ci sei anche tu >>.
Fece una piccola pausa mentre una lacrima le scendeva lungo la guancia. << Sai, non facciamo niente di speciale. Giochiamo a biliardo, ovviamente ti batto sempre, e ci beviamo una birra. Ma tu sei sempre li con me. Lassù, posso immaginare di avere tutte le persone che amo accanto. So che è solo un sogno, che tu non sei davvero li, ma mi basta. Me lo faccio bastare, Dean >>.
Dean fece un passo verso di lei e la strinse forte tra le sua braccia. La teneva stretta a sé mentre anche lui si lasciava andare alle lacrime. 
<< Ci rivedremo presto, te lo prometto >> le disse all’orecchio mentre rafforzava ancora di più la presa. 
Lei spostò appena il viso e gli sorrise. << Non c’è fretta, Dean. Posso aspettare tutto il tempo necessario. Io non vado da nessuna parte >>.
 << Pensi che una volta che saremo di nuovo insieme, potrò pagarti quella cena che ti devo? >> le chiese mentre accennava un sorriso.
Jo scoppiò a ridere. Anche se i suoi occhi erano ancora coperti dalle lacrime. << Se non lo fai, giuro che ti sparo >>. 
Rimasero li, abbracciati l’uno all’altro per un sacco di tempo. Non facevano caso al tempo che scorreva, non si preoccuparono più di dover necessariamente dire qualcosa per coprire quel silenzio. Perché li, persi in quell’abbraccio, si stavano scambiando le parole più belle del mondo. Le loro labbra erano mute, ma quello che volevano dirsi lo sentivano forte e chiaro.
<< Quanto tempo ti rimane? >> chiese lui mentre ispirava l’odore dei suoi capelli.
Jo spostò appena il viso per poterlo guardare. << Sarei già dovuta andare via da un pezzo >>. 
A quelle parole, a Dean sembrò che un pezzo del suo cuore si fosse staccato. Non voleva che quel momento arrivasse. Era stanco di dirle addio. 
<< Non voglio che tu vada >> disse mentre la guardava.
La ragazza accennò un sorriso. << Ricorda che io sono sempre qui con te. Ogni secondo, ti sono vicina. Tranne quando vai in bagno, li ti lascio la tua privacy >>.
Dean rise. Era quella la ragazza che amava. Quella che anche in un momento del genere riusciva a strappargli un sorriso. 
Jo si avvicinò a lui e prima che potesse dire qualcosa, lo baciò dolcemente sulle labbra. Un bacio dolce, pieno d’amore, ma non d’addio. Perché il loro, era solo un arrivederci. 
<< Niente più musi lunghi, capito? >> gli ricordò non appena interruppe il bacio.
Lui annuì. << Ho capito >>.
Si liberò a malincuore da quell’abbraccio e gli accarezzò dolcemente la guancia. Era il momento, doveva tornare a casa. 
<< Non dimenticarmi, ok? >> chiese mentre le lacrime tornavano a rigarle il viso.
Dean la guardò. << Non potrei mai, Jo >>.
Lei fece un bel respiro e poi tornò a sorridergli come faceva ogni volta. Anche lei sarebbe voluta restare li con lui, ma non poteva. 
<< Tienimi una birra da parte per quando arriverò >> disse Dean con un sorriso.
La ragazza rise. << Lo sto già facendo >>.
Lentamente la sua immagine cominciò a diventare sempre più sfocata. E allora, entrambi capirono, che era davvero arrivato il momento dei saluti. 
<< Ti amo, Jo >> disse lui prima che fosse troppo tardi. Lei doveva saperlo, lei aveva bisogno che lui lo dicesse. 
Infatti, sorrise. << Ti amo anche io, Dean Winchester >>.
Poi, Jo scomparve. 
Dean rimase li a fissare la strada vuota davanti a sé. Li, fino a dove poco prima c’era stata la ragazza che aveva appena ammesso di amare, adesso c’era il nulla. 
Sentì ancora quel dannato nodo allo stomaco, ma a differenza di prima, accennò un sorriso. Aveva fatto una promessa e l’avrebbe mantenuta. 
Lei lo avrebbe aspettato e lui di certo, non l’avrebbe mai dimenticata. Sapeva che un giorno si sarebbero rivisti e lui lo avrebbe aspettato come un bambino aspetta il natale.
Nessuno gli avrebbe mai portato via la sua Jo, lo aveva detto anche lei, sarebbe stata accanto a lui per sempre. 
Dean rientrò in camera. Si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi. Era pronto per dormire e sognare la sua piccola Jo.  
 
****************
 
10 anni dopo..
 
Dean riaprì gli occhi come se si fosse appena svegliato da un brutto sogno. Era al volante della sua macchina nel bel mezzo del nulla. Non ricordava di essersi messo a guidare e tanto meno di essersi addormentato li.
Scese dall’auto e si guardò intorno. Non era mai stato in quel posto, li tutto sembrava così strano. Non capiva dove fosse, ed era sicuro di non dover essere nemmeno li in quel momento. 
Di fronte a lui, un piccolo sentiero illuminato, portava ad una piccola casetta di campagna. Non sapeva bene perché, ma sentiva che era quella la strada giusta da seguire. Forse, se l’avesse raggiunta avrebbe finalmente capito cosa fosse successo.
Si incamminò con passo incerto, ma mano a mano che la casa si faceva più vicina una sensazione di pace riaffiorava dentro di lui. Come se quella, fosse davvero casa sua. 
Il buio della notte lentamente scomparve. Al suo posto, la luce del sole illuminò il cielo azzurro e limpido come in una bellissima giornata d‘estate.
Arrivato sulla soglia della porta esitò per qualche istante, ma poi, qualcosa dentro di lui, gli suggerì che era dietro quella porta che finalmente avrebbe trovato quello che stava cercando. Così, poggiò la mano sulla maniglia della porta ed entrò. 
La casa apparentemente silenziosa, divenne improvvisamente chiassosa. Riconobbe il suo amico Ash al bancone del bar mentre armeggiava con il suo portatile. Fece per avvicinarsi a lui, ma si fermò non appena vide Ellen passargli accanto. La donna si sedette accanto ad Ash e insieme iniziarono a discutere animatamente. Tipico di Ellen, pensò.
Si richiuse la porta alle spalle e finalmente entrò. Tutti i presenti nella stanza si voltarono a guardarono. Sorpresa e stupore erano le emozioni che più di tutte poteva leggere nei loro occhi. Anche un velo di tristezza forse, ma non ci fece caso.
Solamente una di loro non si accorse di niente. Era intenta a prendere qualcosa dentro un mini-frigo. 
Dean la riconobbe al volo e in quel momento gli fu tutto chiaro. Era arrivato il momento. Finalmente poteva tornare da lei.
Ignorò tutti e si avvicino a lei, mettendosi proprio alle sue spalle. Non appena lei si voltò, si ritrovò il viso di Dean a due centimetri dal suo. Rimase immobile e lo fissò incredula. Era davvero lui, quella non era una sua fantasia. 
Lui la guardò. Era bella come sempre. Anzi, lo era ancora di più. Nessuno dei suoi sogni gli aveva mai reso giustizia. 
<< Dean..>> il modo in cui lei pronunciò il suo nome gli fece sciogliere il cuore. Lo leggeva nei suoi occhi. Era felice di averlo li con lei. 
<< Te l’avevo promesso >> rispose lui prendendole il viso tra le mani. << Ho fatto più in fretta che ho potuto >>.
Jo si sporse verso di lui e lo baciò. Lo baciò come mai aveva fatto in vita sua. Non le importava di tutte le persone presenti. Non le importava di sua madre o di suo padre, l’unica cosa che contava in quel momento era il suo Dean. Lo aveva aspettato per così tanto tempo e adesso lui era li con lei. Quello si che era il Paradiso. 
<< Ti ho tenuto una birra da parte >> disse senza staccarsi dalle sue labbra. << È la tua preferita >>.
Lui sorrise. << Lo hai fatto davvero? >>. 
Jo lo guardò. Si, lo aveva fatto davvero. Nemmeno lei ricordava da quanto tempo la stesse conservando, ma sapeva che un giorno lui sarebbe arrivato.
Rise. << Credo che sarà un po’ troppo fredda adesso, forse dovrai aspettare >>. 
Dean le passò una mano tra i capelli e riprese a baciarla. Non avrebbe smesso un solo secondo se fosse stato per lui. 
<< Non importa >> si decise a dire. << Abbiamo tutto il tempo del mondo adesso >>. 
Lei si allontanò da lui e lo guardò con un sorriso smagliante. << E tu mi devi una cena! >>.
<< Si, ti devo una cena >> rispose. Poi la prese per un braccio e la strinse forte. Era più di una cena che le doveva. Le doveva un tutto l’amore che quando era in vita non era riuscito a donarle, le doveva tutte le attenzioni che una ragazza come lei meritava.
<< Sono felice che tu non mi abbia dimenticata >> disse lei con il viso nascosto nel suo petto. 
Dean l’accarezzò dolcemente. Nemmeno per un istante aveva smesso di pensare a lei, anche la sola idea gli sembrava assurda. Non lo aveva fatto e mai lo aveva voluto. 
<< Non avrei mai potuto >> le disse.
Lei rise. << Sono una che non si dimentica, eh? >>.
Con una mano le sollevò il viso e la guardò dritta negli occhi. << Non hai idea di quanto questo sia vero >>.
<< Ti amo, Dean >> disse lei più convinta che mai.
Lui sorrise. << Ti amo anche io, Jo Harvelle >>.
Mai quelle parole furono più vere. Adesso erano insieme e tutto finalmente sembrava essere tornato al suo posto. Erano due metà che finalmente potevano tornare ad unirsi. Erano solo due ragazzi il cui amore era stato più forte della morte stessa.
  
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