Capitolo 1.



Amore, ti scrivo questa lettera per raccontarti una cosa che dovevo dirti da tempo.
Stai leggendo le prime righe e forse non capisci il motivo di tutto ciò.
Il fatto è questo: poco tempo fa, sono entrato a far parte di un brutto giro, droga, alcool e gioco.... sì, soprattutto il gioco.
Ho cominciato a scommettere per scherzo e non riesco ancora a capire come questo è diventato essenziale per me.
il gioco è diventato la mia droga. Giocando però, o vinci o perdi, non ci sono doppie scelte o la possibilità di tornare indietro e di ricominciare.
Andando avanti col tempo, il prezzo da pagare per le sconfitte è diventato sempre più alto. il prezzo da pagare è la mia vita. non piangere amore.
Scarlett, non far leggere a nessuno questa lettera, non raccontare a nessuno le mie parole, sii forte.
ti amo ora e sempre,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  David.

 

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Alzai gli occhi al cielo, le lacrime calde mi accarezzavano il viso e in quel momento capii tutto.
E' passato un anno da quando è morto, o dalla sua presunta morte e ogni giorno rileggo l'unica cosa che mi è rimasta di lui, uno stupido pezzo di carta. Si sono portati via tutto, si sono portati via lui che era tutto.
Il vento freddo mi sferza i capelli mentre cammino tra la gente che non conosce il mio dolore. Mi guardo intorno.
Se chiudo gli occhi riesco a sentire il profumo della sua pelle, il tocco leggero delle sue braccia che mi cinge la vita, ma lui non c'è. Non ci sarà mai più.
E' ora di definire questo 'lui, il suo nome era David. Io amavo David, amavo...
Oggi non ho voglia di vedere nessuno, è meglio che tutti mi stiano alla larga e che non mi rompino il cazzo.
Oggi è uno di quei giorni in cui ricordo, e quindi devo stare sola.
A casa, la situazione famigliare non aiuta. Mamma urla e i piatti volano .
Mi spiace per papà che la deve sopportare, ma lui resiste perchè l'amore lo aiuta, penso.
Non è una di quelle cazzate che vengono dette tanto per, è la pura verità.
L'amore guarisce ogni ferita e perdona qualsiasi errore.
Passerò tutta la notte chiusa in camera e quindi vado su facebook.
E' una vita che non salgo su facebook le notifiche e i messaggi non li guardo, vado direttamente sul mio profilo dove trovo una marea di post depressi che scrivevo qualche tempo fa per scaricare la tensione o forse perchè mi credevo figa, bah.
L'unica cosa che mi piaceva era leggere i commenti della gente che non capiva cosa mi stava succedendo e mi veniva da ridere ad ogni singola parola che scrivevano.
Mentre scendo nella bacheca noto una foto. In quella foto c'è David con  una ragazza, chi cazzo è quella TROIA?!
Si abbracciano e si baciano, la foto dovrebbe risalire a poco tempo prima della sua scomparsa.
Colpo di genio, quella TROIA è Charlotte.
Digito immediatamente il suo numero di telefono, è libero, passano pochi secondi e lei risponde, vorrei insultarla ma non ci riesco e chiudo la chiamata.
David mi tradiva, Charlotte pure.
Che si amino per sempre io non posso stare male per quel coglione e per quella troia.
Sono ufficialmente guarita dalla sua morte, ma ora sono malata di tradimenti.
'Di chi mi posso fidare?' pubblico questo stato su facebook e spengo tutto. mi lavo i denti.
la faccia e mi metto nel letto  pensare.
Adesso basta delusioni, basta tristezza, ho avuto un anno per deprimermi, lui è morto e io sono ancora qui, lui mi ha tradita e sono ancora qui, charlotte mi ha tradita e sono sempre qui.
Non mi ha devastato niente quindi posso superare la cosa.
Domani, primo giorno di scuola, inizierà la mia ricerca per la felicità.
Domani sarà un grande giorno, me lo sento. Sento la voce di mia mamma che mi chiama, allora scendodo in cucina.
"Domani arriverà a casa nostra il figlio di Pattie e Jeremy, hai presente?" dice mentre finisce di tirare fuori le cose dalla lavastoviglie.
"non me lo ricordo bene, comunque che ci viene a fare qui?"
"Passa un anno a casa nostra"
"capisco, ma per quale cazzo di motivo?"
"modera i termini" mi dice e subito dopo sale le scale per andare in camera sua.
"scusa ma allora?" ovviamente non mi risponde.
E' scentificamente provato che è impossibile avere una conversazione con quella donna e ormai mi sono rassegnata a parlarle civilmente.
Prendo una merendina, salgo le scale e me ne torno nel mio letto a dormire.

Buongiorno genteee :)
allora premetto che l'ho scritto un po di fretta e mi scuso se ci sono degli errori, come avete capiuto la storia inizierà dal prossimo capitolo e spero che vi piaccia.
io ora mi dileguo (?)
recensite e ditemi cosa ne pensate, per me è molto importante, vi prego *occhi dolci*
comunque vorrei salutarvi tutte e se volete aggiungermi su face sono: Camilla Allocchio
mentre se volete twittarmi su twittah sono: @biebsbiebering
-Camilla
ps: lo so che è cortino D: