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Autore: _TANYA_    13/07/2012    4 recensioni
è una fanfiction interamente incentrata su Ian e Nina: lui è innamorato di lei praticamente dalla prima volta che l'ha vista, e lei....beh lei non lo ama, ma forse lo amerà, oppure già lo ama e ancora non lo sa....
Il POV sarà quello di Ian per tutta la storia.
Dal capitolo 1:
-Era stato il momento più bello della mia vita, era da più di un anno che sognavo di stringerla e baciarla come avevo fatto quella notte...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPLENDIDA ATTESA Si era addormentata rannicchiata e girata dall'altro lato del letto, non resistetti alla tentazione di stringerla forte a me da dietro, posandole un bacio tra i capelli profumati e scompigliati.La sentii agitarsi, poi spostò delicatamente il mio braccio dalla sua vita e si alzò, pensavo volesse andare in bagno ma la vidi raccogliere i suoi vestiti e avvicinarsi alla porta. Scattai seduto con la schiena contro la testiera del letto: - Nina dove vai?- chiesi e lei saltò per lo spavento portandosi una mano sul petto - Scusa, io....pensavo dormissi. Devo andare! - mormorò e aprì la porta sgattaiolando fuori e richiudendosela alle spalle. Era stato il momento più bello della mia vita, era da più di un anno che sognavo di stringerla e baciarla come avevo fatto quella notte... Ma forse per lei non era stato lo stesso, o magari aveva solo bisogno di un pò di tempo, in fondo era normale che fosse confusa, sapevo che lei e Kyle si erano lasciati da una sola settimana e io le avrei dato tutto il tempo e lo spazio di cui aveva bisogno, insomma era praticamente da quando l'avevo vista la prima volta che aspettavo il momento in cui sarebbe stata finalmente libera e avrei potuto farmi avanti, ed ora era arrivata la mia occasione: non l'avrei sprecata! Riuscii a riaddormentarmi e mi svegliai presto la mattina seguente, appena uscii dalla stanza mi scontrai con Paul in corridoio -Ehi, buongiorno! - mi sorrise -Buongiorno a te Paul - risposi dirigendomi con lui verso l'ascensore per scendere a fare colazione. Ma appena le porte dell'ascensore si aprirono il mio cuore si fermò: davanti a noi in attesa dell'ascensore c'era Kyle, con un sorriso ebete in faccia e un mazzo di rose rosse in mano. Salutò educatamente sia me che Paul, poi fece per entrare in ascensore....Cosa ci faceva là?Io dovevo sapere.... -Paul torno un attimo di sopra, ho dimenticato il telefono in camera - mentii e rientrai nell'ascensore. Sapevo che sarei potuto sembrare indiscreto, ma la curiosità e l'attesa mi stavano uccidendo, alla fine mi decisi: -Pensavo che tu e Nina vi foste lasciati- iniziai fingendomi non troppo interessato -Sì, è stato un errore e sono qui per rimediare - rispose lui indicando con un cenno le rose Ma come? Era stato lui a lasciarla? Io credevo fosse stata lei, o almeno così avevo capito ascoltando una conversazione di Paul e Candice qualche giorno prima. Ma se era stato lui a lasciarla cambiava tutto ed io ero solo uno stupido, un povero illuso. Uscii dall'ascensore senza neanche salutarlo e scesi usando le scale, feci colazione con Paul rimanendo in silenzio, lui se ne accorse: -Ian tutto bene? - Mi chiese mentre continuavo a girare il cucchiaino nel mio thè. -Si, sono solo un pò stanco - Risposi. Paul era una persona fidata ma non avevo avuto il coraggio di confessare a nessuno i miei sentimenti per Nina e non mi sembrava il caso di farlo,soprattutto ora che le cose erano più confuse che mai. Finimmo di fare colazione e rimanemmo seduti a chiacchierare, si erano uniti anche Candice e Zach. Poi voltandomi verso l'entrata dell' hotel vidi Kyle uscire con la testa bassa, una fiammella di speranza si accese nel mio petto,una dolce e calda speranza: forse anche per Nina la notte passata era stata importante, forse aveva finalmente capito cosa c'era tra di noi...Mi alzai e corsi verso l'ascensore ripensando alla sera precedente..... Avevamo deciso di passare la serata in un locale poco distante dall'hotel, le riprese erano riniziate da qualche giorno e volevamo passare del tempo insieme fuori dal set per aggiornarci e raccontarci come avevamo trascorso le vacanze. Ero arrivato un pò più tardi degli altri dopo essere stato ad un incontro di lavoro. Appena entrato vidi Paul che mi faceva un cenno con il braccio e mi avvicinai: lui e Micheal stavano prendendo da bere mentre le ragazze ballavano. La cercai nella folla e la vidi ballare vicino a Candice, era bellissima con quel vestito rosa antico che risaltava sulla sua carnagione olivastra... Quando Candice le fece fare una giravolta incontrò il mio sguardo, mi sorrise dolcemente e mi venne incontro: quelli erano i momenti in cui mi convincevo che anche lei provava lo stesso, che non ero io l'unico a pensare che fossimo fatti l'una per l'altro... -Ehi Ian, dov'eri finito?Mancavi solo te! - Disse sorridendo, sembrava un pò brilla. -Lo so, sono in ritardo, avevo un impegno di lavoro - Spiegai -Bene allora per farti perdonare mi concederai un ballo e mi offrirai da bere - Decretò, e io fui più che felice di acconsentire. Mi prese la mano mentre mi guidava verso il centro della pista, poi si voltò verso di me sorridendo e iniziò a muoversi con fare sensuale...sarei potuto rimanere a guardarla per tutta la notte senza stancarmi... Si avvicinò passandomi le braccia dietro il collo e avvicinò le labbra al mio orecchio: -Mi piace questa camicia - Disse sistemandomi il colletto. Averla così vicino era un sogno, io e lei eravamo amici, ma fino ad una settimana prima lei era fidanzata e non avevo mai osato avvicinarmi in quel modo per paura di non riuscire a resistere alla tentazione e di fare qualcosa che avrebbe rovinato il nostro rapporto, ma ora era diverso: lei era single e mi sembrava che negli ultimi giorni si fosse avvicinata a me, cosa che mi rendeva felicissimo. Mi strinse per tutta la canzone muovendosi contro il mio corpo e seguendo il ritmo della musica, poi mi invitò a seguirla al bancone dove ordinò due coktail, bevemmo ridendo e scherzando, poi si alzò dal suo sgabello un pò barcollante dicendo che era stanca e sarebbe tornata in hotel, ma io non ero ancora pronto a salutarla e mi offrii di accompagnarla: uscimmo dal locale e l'aria fresca di ottobre sembrò farle riprendere un pò di lucidità. Proposi di prendere un taxi, ma lei insistette per andare a piedi e io non rifiutai, avrei potuto passare più tempo con lei. - Stai bene? - Gli chiesi ad un certo punto. - Certo, sono solo un pò stanca - Rispose sorridendo. - No Nina, non mi riferivo a questo, parlavo di te e Kyle....- dissi. - Ian....scusa ma ora non mi va di parlarne... - Si era incupita, aveva abbassato lo sguardo, non parlava più. - No, scusa tu, io non avrei dovuto parlarne... - Mi scusai, non volevo fosse triste a causa mia, il mio unico desiderio era renderla felice. - Non fa niente - Furono le ultime parole che disse prima di arrivare in hotel, anch' io rimasi in silenzio e la accompagnai davanti alla porta della sua camera. - Buonanotte Nina - Dissi avvicinandomi e posandole un dolce bacio sulla guancia. - Buonanotte - Rispose lei con un timido sorriso, poi aprì la porta e entrò. Io mi diressi verso la mia camera, ero felice, mi bastava passeggiare con lei per essere felice, se mi avesse permesso di stare al suo fianco sarei stato l'uomo più fortunato e felice del mondo. Pensavo questo mentre chiudevo la porta della mia stanza alle mie spalle e iniziavo a sbottonarmi la camicia dopo essermi tolto la giacca. Qualcuno bussò alla mia porta, e io senza neanche pensarci mi precipitai ad aprire: il mio cuore lo sapeva già chi era! Nina era davanti a me, indossava ancora quel bel vestito rosa, ma era scalza. - Nina - mormorai. - Ian, scusa, io...non voglio stare sola, Candice non è ancora tornata, posso stare qua, con te? - chiese imbarazzata guardandosi le mani. - Certo, entra - la invitai spostandomi dalla porta. Lei si sedette sul letto, io optai per il divano, non sapevo se parlare o rimanere in silenzio, poi lei mi guardò fisso negli occhi: - Vieni qui - Disse, sembrava quasi una preghiera e io non me lo feci ripetere, mi avvicinai e mi sedetti vicino a lei. Rimanemmo fermi per un pò finchè lei non prese una delle mie mani tra le sue, io accarezzai con le dita la sua pelle morbida, poi lei poggiò il capo sul mio petto facendo pressione per farmi sdraiare. Feci come voleva e mi trovai sdraiato con la sua testa sul petto, una mano intrecciata alla sua mentre con l'altra accarezzavo i suoi bellissimi capelli. Lei non si muoveva, pensavo si fosse addormentata, ma all'improvviso poggiò una mano sul mio petto e sollevò il viso verso di me, mi guardò intensamente con quegli occhi così profondi: - Ian, sei così bello, e così dolce...- disse, poi sorrise un' ultima volta prima di avvicinarsi alle mie labbra e iniziare a baciarmi dolcemente. Io ero sconvolto, stavo vivendo il sogno più bello della mia vita, oppure il mio più grande desiderio si stava avverando. Risposi al suo bacio, avrei voluto dirle mille cose, che l'amavo e la desideravo come niente al mondo, ma non sembrava che servissero parole in quel momento, i nostri corpi sembravano intendersi alla perfezione. In un attimo Nina fu a cavalcioni su di me mentre le nostre bocche continuavano a muoversi insieme, quando sentii le sue mani aprire i pochi bottoni della camicia ancora chiusi e dirigersi verso la mia cintura mi staccai per un attimo dalle sue labbra e le accarezzai i capelli: - Sei sicura? - Chiesi incerto. Desideravo con tutto me stesso che dicesse sì, ma se avesse detto di no l'avrei aspettata per tutto il tempo che voleva, averla vicina mi bastava. Lei annuì senza alcuna esitazione e si avvicinò di nuovo alle mie labbra che non aspettavano altro......... Avevamo fatto l'amore, era stato bellissimo, ero stato dolce con lei perchè la amavo da morire, ma non glielo avevo detto, anche se era stato difficile reprimere la tentazione mentre venivamo insieme per la seconda volta. Non glielo avevo detto perchè temevo che per lei fosse troppo presto, certo avevamo fatto l'amore, ma la tensione sessuale tra di noi era sempre stata forte e il fatto che lei avesse ceduto non significava che fosse pronta a sentirsi dire che la amavo, non quando lei e quello che era stato il suo fidanzato per più di un anno si erano appena lasciati. Così avevo lasciato che si stendesse al mio fianco continuando a rimanere in silenzio, non avevo detto nemmeno una parola finchè non l'avevo vista avvicinarsi alla porta per uscire dalla mia stanza............. Scesi dall'ascensore e mi avvicinai alla porta della sua camera, era arrivato il momento di parlare, di chiarire la situazione. Bussai, ma nessuno rispose. Bussai di nuovo e la sentii: - Chi è? - Chiese - Nina, sono Ian, ascolta...- Volevo chiederle di parlare prima di andare sul set, ma lei non mi lasciò finire: - Ian scusami ma sono appena uscita dalla doccia e sono in ritardo, ci vediamo sul set, ok? - disse senza nemmeno aprire la porta. - Certo, a dopo - Risposi abbassando la testa. _Tanya_
  
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