13/07/2012
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Da qualche ora avevano pronunciato il loro sì.
Il loro amore si sarebbe proteso per l’eternità, oltre la morte, verso l’infinito.
Minho non era mai stato un tipo romantico, ma quella sera aveva deciso di cambiare per colui che amava davvero.
Aveva portato Kibum lontano dagli occhi indiscreti degli invitati, lontano dalle luci artificiali.
Giacevano stesi sull’erba sotto le stelle.
“Lo sai che ti amo vero?”
Minho aveva gli occhi lucidi e il luccichio si intravedeva grazie alla luce della luna.
Kibum trasse un profondo respiro.
“Sì.”
Minho lo tirò a sé per baciargli teneramente la guancia candida passando poi a sfiorare le labbra cremisi.
“Questa è la nostra prima notte di nozze. Ho per te un regalo.”
Minho passò a chiudere gli occhi di suo marito con la mano destra, mentre con la sinistra segnalava a suo fratello di far partire lo spettacolo imminente.
Scoppiettii lontani annunciavano la presenza di qualcosa di straordinario.
Minho liberò il suo amato dall’oscurità a gli mostrò ciò che aveva preparato per lui.
Nel cielo scuro e intelato di stelle altre piccole luci disegnavano nel cielo piccoli mazzi di fiori seguiti da frasi.
Minho & Kibum.
Vuoi amarmi, stanotte e per sempre?
Dagli occhi di Kibum scendevano incessanti lacrime perlacee.
“Sì, lo voglio.”
Kibum si girò verso suo marito lambendogli l’orecchio con parole dolci.
Si amarono sotto lo scrosciare intenso di fuochi d’artificio colorati.
Fecero l’amore fino a quando il cielo si tinse di tonalità chiare.
L’alba era imminente.
Stremati, ma felici, i due innamorati si addormentarono sull’erba bagnata dalla brina notturna.
Ma prima che gli occhi di Minho si chiudessero, Kibum gli cantò sussurrandogli all’orecchio alcune parole di una canzone inglese.
“’Couse baby, you’re my firework.”
Gli sorrise mordicchiandogli il lobo e lo abbandonò nelle braccia invitanti di Morfeo.