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Autore: Girl_in_Blu    13/07/2012    4 recensioni
Ambizione, avarizia, superbia, incoscienza: lo avevano spinto oltre i limiti del noto, fino al pianeta dei demoni di ghiaccio, freddi e meschini quanto i saiyan, molto potenti, più della sua specie, eppure aveva sperato che in futuro li avrebbe sconfitti. Compromessi, obbedienza e frustrazione, ecco cosa aveva ottenuto da quell'alleanza.
Introspezione di un Re, del più forte Re dei saiyan, nel momento in cui attraversava il corridoio che portava alla morte, la sua...
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Re Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Personalissima oneshot introspettiva sul Re Vegeta, spero di essere rimasta IC per tutta la storia e che vi piaccia.
[Ma anche a voi non appare la nota oneshot?]
Buona lettura, Jo.











Fall, crumble, and finally die


 

 
Si era spinto fino ai confini della galassia, lì dove le stelle, con il loro calore, appaiono irraggiungibili e quasi inesistenti; dove nessuno mai s’era spinto; dove dimorano i demoni di ghiaccio.
Non era stupido, non cercava alcuna vittoria, nemmeno una battaglia, bensì un’alleanza portatrice di conoscenze, di tecniche, di armi, di navi e di tutto ciò che i saiyan non possedevano.
E c’era riuscito, a caro prezzo, ma c’era riuscito.
Adesso era l’orgoglio a reclamare una guerra, dopo anni di falsi assensi e di frustrante obbedienza, s’era stancato.
Eppure aveva le mani legate.
Era come una delle sue vittime, inerme e prostrata dinanzi un nemico più grande.
Lui, il più grande re della sua razza, il più forte guerriero, era adesso trattato al pari di un reietto soldato.
La sua carica ormai era vuota, il vessillo sull’armatura semplice ornamento, e il medaglione che scendeva sul petto portava con sé il peso del fallimento.
Ricordava perfettamente quando aveva capito, quando una pulce gli aveva provocato prurito e lui aveva grattato, raschiando via quel velo, misto di speranza e ambizione, che non gli permetteva di vedere a tutto tondo: dinanzi ai suoi occhi e dietro le spalle.
Una sommossa, c’era stata una sommossa su Agamar, un lontano pianeta verdeggiante, illuminato da una stella che permetteva ai suoi abitanti di godere del giorno, della luce e dei suoi benefici… fortunati bastardi!
Era dovuto intervenire, per ordine di Freezer e aveva accettato di buon grado quella missione, alla fine si sarebbe goduto quel pezzo di terra prima di venderlo.
- Sei diventato così alto che non sai più su quali spalle ti reggi*- gli aveva detto un verdognolo alieno, sputando del sangue, quello stesso che continuava a salirgli alla gola e a riversare sul terreno.
Lo aveva colpito in un punto vitale, eppure quell’essere aveva avuto la forza di parlare –sei solo il suo nuovo giocattolo- aveva aggiunto prima di spirare all’altro mondo, tra sangue e grida di amici e parenti.
Non che non ci avesse mai pensato; ma, mai come allora, il pensiero aveva preso le sue più inquietanti sembianze: era diventato un alieno dalle piccole spalle e dal capo sproporzionato.
L’ambizione, fomentata dalla giovinezza, lo avevano spinto oltre i limiti del noto, lo aveva catapultato in un mondo parallelo, nel quale avrebbe avuto la forza di sconfiggere il suo tiranno.
Quanto avrebbe voluto che quella previsione fosse divenuta reale, piuttosto che restare negli anni una mera speranza.
E quella stessa speranza, e quell’ambizione lo avevano un tempo abbagliato, rendendogli difficile vedere ciò che lo attendeva.
Adesso, ormai saiyan maturo, si pentiva della sua scelta, non per fratellanza, né per la stirpe che comandava, bensì per se stesso, per la consapevolezza di avere sbagliato.
Eppure, incamminandosi verso la fine, sperava ancora di divenire leggenda, di brillare nell’ombra e di essere il più forte; lui l'unico al di sopra di tutti.
In fondo le spalle sulle quali s’era eretto non lo avevano reso poi così alto, alla fine aveva visto il terreno e, per quanto stesse cadendo, anelava ancora una volta essere ciò che sarebbe potuto diventare col tempo.
Peccato che questo stesse finendo…















*Citazione, ecco non ricordo di chi, ma sono sicura che il concetto l'ho letto da qualche parte. Scusate ma la memoria stasera non mi aiuta ^^''' Comunque le parti in corsivo sono collegate, quella finale si riferisce alla frase dell'alieno morente.
Agamar è un pianeta di Guerre Stellari e mi riferisco a Freezer e alla sua razzqa come "demoni di ghiaccio" perché demoni del freddo non mi piace come suona, in più il senso è quello XD In fine, nella mia testa, sono convinta che siano stati i saiyan a cercare Freezer e company, proprio per la loro arroganza e ambizione, insomma come spiego nell'intro e nella stessa fic. Ok, finisco qui con le note più lunghe della storia, come sempre mi dilungo eccessivamente ^^". Spero vi sia piaciuta. Baci, Jo.












   
 
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