[Sono solo parole]
Era ricominciato il suo martirio, questa volta era colpa sua.
Jonghyun si rifugiava nella sua camera, il suo mondo, per dirigersi verso il pianeta dell’amore.
Amava Kibum da ormai qualche anno, ma da quando aveva rifiutato il suo affetto qualcosa era cambiato.
Aveva rotto un meccanismo perfetto, ma comunque aveva deciso di restare in contatto con colui che non riusciva a dimenticare.
Avere l'impressione di restare sempre al
Punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
Vivo
Questo è o non è
Amore
Chattavano.
Lo facevano da tempo ormai e qualcosa nel cuore di Jonghyun cresceva a dismisura e ogni volta l’equilibrio tra mente e cuore veniva meno, facendo andare in confusione il ragazzo.
Impazziva.
Cercava di illudere se stesso e il destinatario di quelle parole di vivere tranquillamente, ma non era così.
Era triste.
Smettevano di sentirsi per qualche giorno, l’angoscia svaniva, lui ricominciava a vivere.
Kibum riappariva e lo uccideva di nuovo, lo uccideva ogni volta.
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
Volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
Vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Non erano sentimenti.
Erano solo parole.
Parole scritte dietro un computer prive di qualsiasi emozione, impulso.
Erano vuote.
Ma Jonghyun in quelle parole ci credeva, ci aveva sempre creduto.
Si era illuso.
E ora penso che il tempo che ho passato
Con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Dopo anni di illusione, qualcosa si era mosso.
Si sono riavvicinati, si sono amati.
Ma la rottura iniziale ha portato solamente all’inizio di un lunghissimo addio.
L’indifferenza vive tra le anime dei due amanti.
Non c’era il motivo di rimanere insieme.
Ormai il loro rapporto era cambiato, andato in frantumi.
C’era la paura di rimanere da soli.
C’era la paura di abbandonare l’altro.
C’era la paura di ferirsi.
C’è la paura che rimangano solo parole.