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Autore: NatsuVIII    14/07/2012    2 recensioni
Arthur e i 5 wonderfull brothers (il Gwaine di questa fic è il mio uomo ideale! XD) chiamano in aiuto il povero Merlin, che deve DANNATAMENTE IMPARARE A DIRE DI NO!
A dirla tutta era andato, anche se i suoi campanelli d’allarme mentali stavano suonando la cavalcata delle valchirie, semplicemente perché gli mancava.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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 CHE PAZIENZA!

Quando il suo ragazzo l’aveva implorato per telefono di venire a dargli una mano ad appendere le decorazioni luminose nel suo dormitorio non era riuscito a dire di no, nonostante lo conoscesse da una vita e fosse consapevole delle catastrofiche possibilità che erano nascoste dietro quella apparentemente innocente richiesta.
Ma Arthur Pendragon aveva iniziato quell’anno il college, e per la prima volta da quando si conoscevano, cioè dall'asilo, lui e Merlin si erano dovuti separare per più di tre ore consecutive.
A dirla tutta era andato, anche se i suoi campanelli d’allarme mentali stavano suonando la cavalcata delle valchirie, semplicemente perché gli mancava.
Si era poi detto che stava esagerando, che Arthur non era così irresponsabile, che in mezzora avrebbero appeso quelle quattro lucine e che poi avrebbero avuto l’occasione perfetta per stare di nuovo un po’ da soli.
Infatti l’altro, essendo Arthur Pendragon, aveva probabilmente l’unica camera singola di tutto il dormitorio - Merlin non era mai stato così soddisfatto della natura da moccioso viziato dell’altro!
Povero ingenuo Merlin, povero povero illuso!
Una volta arrivato al dormitorio del campus non aveva trovato solo il suo ragazzo ad attenderlo trepidante, ma altri cinque ragazzi ben piantati schierati alle sue spalle, che probabilmente erano usciti direttamente dalla squadra di nuoto o dalle pagine di PlayGirl … o comunque si chiamasse quel tipo di riviste!
- Merlin!
Il bastardo ebbe anche il coraggio di corrergli incontro tutto felice, ed abbracciarlo proprio lì, nel bel mezzo del cortile, con suo grande imbarazzo e gran divertimento dei modelli alle sue spalle.
- Lascialo andare Arthur, non vedi che lo stai imbarazzando?
- Leon ha ragione, smettila di prendere in giro quel povero ragazzo!
- Ma lasciateli in pace, non vedete come sono carini? Awww
Arthur si decise finalmente a staccarsi, grazie cielo!, per presentargli finalmente i suoi amici:
Le due anime pie che avevano tentato di salvarlo dal mostro tentacolo erano rispettivamente Leon e Lancelot, e Merlin aveva come l’impressione che con loro sarebbe andato d’accordo; Merlin si chiese cosa due persone apparentemente equilibrate e intelligenti come loro ci facessero intorno ad un danno come il suo ragazzo, poi si ricordò che lui era .. bé, il suo ragazzo e quindi concluse che probabilmente qualcosa in quegli occhioni blu attirava le persone sane di mente. Probabilmente era una difesa che avevano sviluppato gli Arthur al posto del sempre mancante istinto d’autoconservazione!
Poi fu il turno del maligno che aveva fomentato la deficienza di Arthur, Gwaine. E Merlin imparò presto che Gwaine non era solo stronzo, no, Gwaine era il Male!
Infine gli presentò i due che non avevano parlato, un ragazzo di colore di nome Elian ed un gigante - no, sul serio, superava Arthur che era alto 1.85 di tutta la testa ed una parte del petto, ed aveva due tronchi al posto delle braccia - di nome Percival. Merlin ancora non lo sapeva, ma Perce sarebbe diventata la sua oasi di normalità in quel putiferio che sarebbe stata la sua permanenza lì.

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Merlin guardò come quei pazzi scalcagnati avevano stravolto il progetto che aveva messo una settimana, UNA SETTIMANA DEL SUO PREZIOSISSIMO TEMPO, a preparare.
Merlin aveva accettato di venire a trascorrere le vacanza natalizie al dormitorio di Arthur, aveva anche accettato di dargli una mano a decorare il dormitorio per la gara di decorazioni in cui in quello stupido campus da ricchi snob tutti erano tenuti a partecipare.
Ma questo … questo orrore … era un affronto, oltre che ad ogni comune buongusto, a lui ed alla sua arte.
C’era solo da sperare che i suoi insegnanti all’accademia d’arte non ne venissero mai a conoscenza, avrebbe comportato l’immediata espulsione, ne era sicuro.
- Allora, che ne pensi?
Merlin era davvero, DAVVERO tentato di dire cosa ne pensava, ma alle spalle di Arthur c’erano gli altri occupanti del dormitorio, e loro erano brave persone.
- Sì Merlin, dì al tuo fidanzato cosa ne pensi.
Tranne Gwaine, che era evidentemente malvagio e a quanto pare l’unico con un briciolo di senso estetico, vista l’occhiata che aveva rivolto all’edificio completamente ricoperto di decorazioni luminose, per poi scoppiare a ridere.
Evidentemente non gliene fregava nulla di vincere.
- Ehm, Arthur …
- Gwaine, smettila di ridere, iena! Sì, cosa c’è Merlin?
- Bhè, ecco, non pensi di … bhé?
- Ah ah ah … o my God! Non ce la posso fare! AHAHAH … mi fa male lo stomaco.
Fu sorprendentemente Perce, mentre Merlin tentava di trovare un modo non offensivo per dirlo e Gwaine si ammazzava dalle risate, a sbloccare la situazione.
- Non pensi di esagerare, ci vedranno pure dallo spazio!

  
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