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Autore: ivi87    14/07/2012    11 recensioni
Versione alternativa della 4x23 pre-kawabonga (quello lo lascio alla vostra immaginazione!! ;D)
...e dite grazie a Gina!! Su su, non vi sento!!! ahahahah
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gina Cowell, Kate Beckett, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Versione alternativa della 4x23 pre-kawabonga (quello lo lascio alla vostra immaginazione!! ;D)

 

 

The real first kiss

 

 

Rick Castle e Kate Beckett camminano fianco a fianco.

Non hanno una meta ben precisa, passeggiano dopo una dura giornata di lavoro e l’ennesimo caso risolto.

È stata la detective a chiedergli di fare due passi, in realtà.

Voleva parlargli già da qualche settimana ma lui rifiutava ogni invito a bere qualcosa.

E soprattutto la evitava.

L’assenza di battibecchi e battutine la stavano uccidendo.

Aveva capito il perché del suo atteggiamento.

Dopo quattro anni ad aspettare che una persona si accorga di te, è comprensibile gettare la spugna.

Si è masochisti solo fino ad un certo punto.

E Kate questo lo comprende. Ma non può accettare che lui molli proprio ora che, dopo tanti sforzi e sedute dal suo terapista, quel muro che la proteggeva dai sentimenti ora è crollato.

Lui le è stato dietro pazientemente per anni e ora lei non ha paura a fare altrettanto, se necessario.

Il tutto sta nel dirglielo, però.

“Castle…” inizia Kate ma è agitata. Si blocca subito, nervosa.

Si ferma e guarda avanti, arrossendo. Non si è mai dichiarata prima d’ora.

Non è brava come lui con le parole.

Castle la supera e le si mette di fronte, perplesso.

Kate ritenta, ma dalla sua bocca non esce alcun suono.

Quegl’occhi blu la incantano.

Così sposta gli occhi oltre l’uomo, o si farà notte prima che riesca a parlargli.

Fissa un punto a caso dietro di lui, per concentrarsi sul discorso che vuole fargli, ma una figura familiare cattura la sua attenzione.

Cammina nella loro direzione avvicinandosi.

“C’è Gina..” sussurra abbastanza dispiaciuta.

L’ex moglie/editrice con il peggior tempismo al mondo.

Ma lo fa apposta a spuntare sempre quando Beckett cerca di aprirsi con lui?

Castle però si irrigidisce.

“Cosa?? Dove?” le domanda allarmato.

Kate non sa bene come siano rimasti i due ex coniugi dopo la loro seconda rottura, ma non sembra fare i salti di gioia al pensiero di incontrarla per strada.

“Dietro di te, in fondo alla strada”

“Viene verso di noi?”

“Si”

“Coprimi!!”

“Cosa??”

“Coprimi!! Sono indietro con il nuovo libro! La evito da settimane, se mi vede mi uccide!!” esclama tutto d’un fiato, esagitato.

Non capirà mai queste cose, Beckett. Quando è in ritardo di qualche capitolo, il suo scrittore è sempre sul punto di morire. 

“E secondo te cosa dovrei fare?” istintivamente Kate lo afferra per le spalle e lo sposta di lato in modo da non essere nel bel mezzo del marciapiede “Va bene così?”

“Non basta, mi vedrà lo stesso! Mi fiuta come un mastino!!” Castle è sempre più agitato “Sta arrivando vero?”

Beckett si sporge per vedere dietro l’uomo “Ci ha quasi raggiunti”

“Se ci mettessimo a correre?”

“Sicuro Flash, così si che passeremmo inosservati!” gli risponde sarcastica.

“Che facciamo, che facciamo???”

Il suo nervosismo la diverte, deve ammetterlo.

Le sembra quasi che le ultime terribili settimane siano appena state cancellate.

Gina si avvicina. Il suono dei suoi tacchi fa spalancare gli occhi di Castle che si porta una mano al volto cercando di coprirsi.

Kate sorride. Sembra un cucciolo indifeso ora, ma la detective sa che come quell’inaspettato siparietto finirà, lui tornerà ad essere distaccato e lei non sarà riuscita a dirgli nulla.

E Lanie la sgriderà nuovamente.

Al sol pensiero Kate trema, tanto quanto Castle trema all’idea dell’ira di Gina.

La bionda cammina veloce e sicura, ormai a pochi passi da loro.

Beckett deve agire. Ora.

Deve salvarlo da una litigata feroce per strada con la sua editrice, che sicuramente finirà sui giornali scandalistici nel giro di due secondi, e allo stesso tempo deve fargli capire che è pronta ad avere qualcosa di più di una bella amicizia.

“E va bene...” sussurra Kate, per farsi forza.

Non ci deve pensare su troppo.

Anzi, non ci pensa su affatto: se lo tira addosso afferrandogli il viso e lo bacia.

Le sue mani, il suo volto e i suo i capelli coprono completamente il viso di Castle.

Lui, impietrito e colto di sorpresa, riesce solo ad aggrapparsi ai fianchi della detective.

Il suono di tacchi a poco a poco svanisce.

Castle nemmeno se ne accorge, stringe la detective e comincia a rispondere al bacio.

Aspettava quel momento da tanto e un sorriso gli si forma sulle labbra, tra un bacio e l’altro.

Niente scusa del bacio sotto copertura questa volta. Non reggerebbe.

Non solo perché non sono in reale pericolo di vita, Kate poteva farsi due risate lasciandolo in balia dell’ex moglie, ma soprattutto perché questo bacio è dannatamente più passionale e impetuoso dell’altro.

Con questo pensiero Castle si stacca di poco dalle labbra di Kate, per prendere ossigeno e domandarle “Se ne è andata?”

Kate riapre piano gli occhi, un po’ imbarazzata.

Non vuole andare via. Non vuole smettere di baciarlo, non le interessa se sono lì per strada, in mezzo a tutti.

Da un’occhiata alla situazione. Gente che cammina, facendosi i fatti propri.

Nessuna bionda in vista. “Adesso, arriva arriva…” risponde invece riappropriandosi della sua bocca.

Altri lunghissimi minuti persi ad assaporarsi l’un l’altro.

A giocare con i capelli. A sfiorarsi i nasi.

Inevitabilmente sentono anche il bisogno di respirare, però.

Kate avvampa guardandogli le labbra rosse e gonfie.

Come a leggerle nel pensiero Rick si porta una mano alla bocca “Mi stavi divorando la faccia” sussurra malizioso alzando un sopracciglio.

Lei balbetta imbarazzata “N-non è vero…”

“Si che è vero” afferma calmo, ma con occhi gongolanti.

“Beh, ok, ma anche tu però!” risponde con il tono di una bambina di cinque anni.

Entrambi si mettono a ridere, scaricando così imbarazzo e tensione.

Un po’ incerti ricominciano a camminare, tornando verso il distretto.

“Ma c’era veramente Gina? O volevi solo una scusa per baciarmi?” esordisce Rick, dopo alcuni istanti di silenzio.

Lo odia quando la spiazza così, senza tanti giri di parole.

Mette un po’ il broncio e risponde “Certo che c’era Castle!” con tono finto offeso.

Il dubbio però la assale. Forse era solo una donna bionda che un po’ le somigliava.

“Ok, ok… è solo che non me l’aspettavo…” ammette Rick.

Nemmeno lei se l’aspettava in effetti.

Però non era pentita. Almeno non erano più in quella situazione di stallo.

“Magari…magari possiamo parlarne…stasera?” azzarda Kate, non vuole lasciare in sospeso la questione.

“Mi sta invitando ad uscire, detective?” domanda con un sorriso da 3000 watt, mentre con un braccio tenta di attirare l’attenzione di un taxi.

Beckett lo fulmina con lo sguardo in risposta, ma poi sorride, esortandolo a rispondere.

“Stasera c’è la cerimonia dei diplomi di Alexis” spiega Rick “Possiamo vederci dopo? Alexis festeggia con i suoi compagni di classe e poi dorme da un’amica mentre mia madre parte per gli Hamptons”

Kate alza gli occhi al cielo. Lo conosce bene il suo scrittore “Ti sei già preparato un bel programmino vero?”

“Pop Corn, X-box e due film di John Woo!!”

“Non avevo dubbi” risponde Kate sarcastica.

Un taxi lo nota e si avvicina per accostare.

“Allora.. ti unisci a me?” domanda con sguardo cuccioloso, salendo nell’auto gialla.

Sorvolando sull’esplicito doppio senso, Kate si china, poggia i gomiti sul telaio del finestrino abbassato e infila la testa nell’abitacolo “Chiamami quando la cerimonia finisce” sussurra lasciva mordendosi le labbra.

Ritrae la testa e se ne va verso la sua auto, convinta di aver segnato un punto a suo favore.

“Ehi Kate!” la voce di Rick alle sue spalle blocca la sua camminata spavalda. Ha ancora il sorriso della vittoria dipinto sul volto quando sente “Chiamo anche Gina o mi baci da sola stasera?” grida lui con la testa fuori dal finestrino mentre il taxi si allontana.

Beckett resta impietrita, sul marciapiede.

Le risatine maliziose di alcune ragazzine accanto a lei la riscuotono.

Si volta giusto in tempo per vedere il veicolo sparire dietro l’angolo e riesce ad immaginarsi perfettamente l’espressione arrogante e vittoriosa del passeggero di quel taxi.

Come sempre, subito dopo l’irritazione iniziale, un sorriso nasce spontaneo.

Sale in auto e sgomma via.

Si devi preparare per la serata.

 

 

Angolo dell’autrice:

piccola incursione del sabato pomeriggio!! Spero non vi dispiaccia xD

Dunque, questa shot è stata scelta “al buio” dalle girls di FaceBook e giurin giuretta che Mari24 ha letto in anteprima e commentato perché lei è la mia alfa/beta/nutellina incontrastata! xD

Comunque sento il forte bisogno di ringraziare anche Gina, grazie di cuore per essere passata per strada proprio in quel momento U_U

Buon fine settimana e buona serata, io me ne vado alla festa celtica!!! xD

 

A martedì con That Wall Inside ;)

 

Ivi87

   
 
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