*Salve gente!^-^*
Allora, piccolissima premessa prima di lasciarvi
alla lettura.
Questa fiction ha come personaggi principali i
protagonisti di un’altra delle mie storie che però ho
lasciato momentaneamente in sospeso, e ripeto, solo momentaneamente;).
Purtroppo gli impegni all’università sono tanti
e non riesco a concentrarmi su racconti a più capitoli…al momento, ciò che
riesce a venirmi fuori ogni tanto è solo qualche piccola one-shot
come questa:).
Chi ha apprezzato ‘Just Stupid
Prejudices’ mi auguro non rimarrà deluso, ma è una storia in realtà che
può leggere chiunque perché si tratta di una specie di ‘episodio’ della
relazione tra Hazel e Adrien,
quindi non ha un forte legame con la trama originale.
Spero di essermi spiegata…:P
La verità è che Hazel
e Adrien mi mancavano tantissimo, e perciò ho deciso
di tornare a scrivere di loro anche se per poche pagine!
Enjoy it!
Recensioni*-*
CANNELLA
Hazel si affrettò giù
per le scale al trillare del campanello.
Erano le 18.00
passate, sua madre era uscita da un po’…
…Che avesse ancora una
volta dimenticato le chiavi?
Hazel aveva perciò aperto
la porta con la matematica certezza di trovavi Jillian con la sorellina;
-Ehi.-
Adrien le fece un bel
sorriso, sorriso che si trasformò poi in un ghigno spiritoso
quando la ragazza sembrava non dare alcun segno di vita.
-Tecnicamente sarei il tuo ragazzo…ma non so se al momento ti ricordi di me.-
-Non ti aspettavo…-
tagliò corto Hazel rimettendo faticosamente in
moto le facoltà intellettive.
-Vuoi che vada via?- azzardò
Adrien con lo stesso tono.
-No! Cioè…no, figurati.- si corresse
immediatamente lei per mascherare lo spontaneo ma eccessivo entusiasmo.
-Oh, se è così…mi lasci entrare?-
-Certo, accomodati.-
Hazel gli sorrise di rimando, ravvivandosi i capelli ancora umidi
di doccia.
Adrien si guardò
vagamente intorno, incuriosito dalla strana assenza di qualsiasi rumore:
-Sei sola?-
-Sì, mamma e Sammy
sono uscite da un po’.- rispose la ragazza rendendosi
conto solo allora di quanto potesse risultare insolita la situazione.
Lei e lui.
Soli.
Non era mai successo prima, e arrossì al solo pensarci.
-A cosa
stai pensando, Connelly?-
La provocò lui infilando le mani nelle
tasche anteriori dei jeans.
Sono
così prevedibile?
-A niente, proprio niente.-
-Bugiarda…-
Il sussurro di Adrien le accarezzò sensualmente un orecchio.
Hazel chiuse gli
occhi per un momento, stordita dal suo naturale profumo;
-…hai un buon odore.-
-Davvero?- mormorò Hazel
lei inclinando appena il collo per accogliere le labbra di Adrien.
-Vaniglia?-
-Cannella.-
Hazel aveva dapprima
poggiato le braccia sulle spalle del ragazzo, per poi intrecciarle intorno al collo mentre lasciava che quella bocca liscia e rosata
esplorasse il suo.
Si complimentò mentalmente per la scelta
della fragranza del suo nuovo bagnoschiuma, e non riuscì a non domandarsi da dove
sbucasse tutta quella audacia.
Di certo non ne aveva
la più pallida idea, ma né tanto meno aveva intenzione e voglia di scoprirlo al
momento.
Era tutto troppo stuzzicante per perdersi in problemi del genere.
Hazel si strinse più
forte ad Adrien, non
riuscendo a frenare un mugolio di piacere; se era capace di farla sentire così
solo baciandole il collo…
Adrien si accorse del
suo effetto su di lei, e fissò gli occhi in quelli della ragazza dal viso
appena arrossito…
Hazel gli sorrise e, sciolto l’abbraccio, per mano lo condusse
fino alla sua stanza.
-Non farti strane idee, Roof…- scherzò Hazel fingendosi
maliziosa e ritornando a circondargli il collo con le braccia.
Non badò a chiudere la
porta, tanto erano meravigliosamente soli.
-Credi che me ne stia facendo?-
-Rimarresti deluso…-
-Penso di no.-
Ora Hazel fece
scorrere lentamente, ma con dolcezza, la mano tra i suoi capelli castani:
-Non farei mai qualcosa che non volessi
anche tu…-
Il tono morbido di quelle parole fu un
balsamo per Hazel…
Possibile
che un ragazzo così carino sia proprio qui per me?
-Baciami.-
-Questa, ad esempio, è una cosa che
vuoi?- le chiese Adrien con un sorriso disarmante;
-Precisamente…-
-Beh, allora credo di poterti
accontentare.-
Adrien si umettò le
labbra incurvate da un sorriso accennato che andò poi
ad incontrare quello più aperto di Hazel.
La ragazza assaporò la sua bocca in un
bacio soffice…
Ne seguì un altro, e un altro ancora,
fino a che le mani di Adrien
spostatesi sui suoi fianchi scoperti furono un invito per lei ad approfondire
quel contatto.
Il ragazzo la sospinse lievemente contro
la parete, puntellando ora le braccia tese, così bloccandola piacevolmente tra di sé e il muro a parati.
Hazel lo avvicinò di
più prendendolo per i lembi della maglietta, mentre le loro labbra non
accennavano minimamente a separarsi.
Il respiro stava diventando corto per
entrambi, e a Hazel sembrò venirle meno
quando Adrien fece aderire il bacino al suo…
Quel poco di ragione che le era rimasta svanì del tutto, la testa prese a girarle…non
aveva mai sentito Adrien così vicino.
Non badò al rumore dell’auto che aveva
appena parcheggiato davanti casa, né alla spia dell’antifurto inserito; ma non
poté ignorare la voce chiara di sua madre:
-Tesoro, sei di sopra?-
Adrien sbarrò
immediatamente gli occhi tenuti chiusi fino ad allora,
mentre Hazel mollò di colpo la presa dalla sua maglietta.
Rispose di sì con un tono di voce
abbastanza alterato, e guardò nello stesso momento Adrien
alla ricerca di un improvviso rimedio per la sorpresa non programmata.
E fu appunto il ragazzo, dopo un attimo di indecisione, a prendere in mano la situazione.
La trascinò sulla sedia alla scrivania
mettendola a sedere quasi di peso;
-Ma cosa…?-
Adrien la zittì con un
bacio veloce, prese per sé lo sgabello vicino alla finestra e afferrò un paio
di libri da uno scaffale in alto per poi aprirli ad una pagina a caso.
Il tutto in meno di un minuto.
-Non è che verresti a darmi una mano
con le buste della spesa?-
-Stiamo studiando, mamma.-
Hazel, capite le
ingegnose intenzioni, rispose ora con un tono più deciso, scambiando con quel
malandrino un sorriso tra il complice e il colpevole.
-Non sei sola?-
La ragazza ascoltava i passi della mamma
andare su e giù per la cucina.
-C’è anche Adrien.-
-Oh, continuate pure allora!-
Adrien rise
sommessamente;
-Tua madre ci ha detto di continuare…-
-Ti prego, non una
parola.- lo ammonì lei nascondendo un sorriso di sollievo con una mano
sul viso.
Ora Jillian
stava salendo su per le scale.
Hazel si sistemò i
capelli in disordine, mentre Adrien rimise alla
meglio a posto la maglietta stropicciata.
-Hazel?-
-Cosa.-
-I libri si leggono in questo verso…-
Adrien le aggiustò il
volume che lei aveva capovolto nella fretta, guardandola con un sarcastico
sopracciglio sollevato.
-Grazie tante per l’informazione.-
mormorò lei mentre faceva salire ancora più su la
cerniera della felpa per aggirare qualsiasi tipo di equivoco.
-Figurati.-
Jillian era entrata
nella stanza accennando un bussare alla porta;
-Ragazzi, è tutto a posto?-
-Certo, signora.-
Hazel pensò immediatamente
che Adrien avesse una faccia da schiaffi a dir poco
colossale.
E come riusciva
ad incantare sua madre poi con quel sorriso angelico!
-Ma…-
Jillian sembrò annusare
l’aria:
-Cos’è questo odore, Hazel?-
-Quale odore?-
-Vaniglia, forse.-
-E’ cannella…-
Hazel corresse la
mamma stando bene attenta ad evitare lo sguardo vagamente divertito di Adrien, mentre le loro dita si
stavano cercando nascoste agli occhi ignari di Jillian…
Presto
lo dirò anche a te, mamma, ma io amo questo ragazzo!!
FINE