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Autore: Loribi    29/01/2007    2 recensioni
Un piacevole arrivo, anche se non programmato, sarà per Hazel Connelly interrotto da un altro arrivo, ugualmente inaspettato, ma di certo meno 'piacevole'..:P Una storia semplice e vivace da leggere tutto d'un fiato!^.^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Salve gente

*Salve gente!^-^*

Allora, piccolissima premessa prima di lasciarvi alla lettura.

Questa fiction ha come personaggi principali i protagonisti di un’altra delle mie storie che però ho lasciato momentaneamente in sospeso, e ripeto, solo momentaneamente;).

Purtroppo gli impegni all’università sono tanti e non riesco a concentrarmi su racconti a più capitoli…al momento, ciò che riesce a venirmi fuori ogni tanto è solo qualche piccola one-shot come questa:).

Chi ha apprezzato ‘Just Stupid Prejudices’ mi auguro non rimarrà deluso, ma è una storia in realtà che può leggere chiunque perché si tratta di una specie di ‘episodio’ della relazione tra Hazel e Adrien, quindi non ha un forte legame con la trama originale.

Spero di essermi spiegata…:P

La verità è che Hazel e Adrien mi mancavano tantissimo, e perciò ho deciso di tornare a scrivere di loro anche se per poche pagine!

Enjoy it!

Recensioni*-*

 

 

 

CANNELLA

 

Hazel si affrettò giù per le scale al trillare del campanello.

Erano le 18.00 passate, sua madre era uscita da un po’…

…Che avesse ancora una volta dimenticato le chiavi?

Hazel aveva perciò aperto la porta con la matematica certezza di trovavi Jillian con la sorellina;

-Ehi.-

Adrien le fece un bel sorriso, sorriso che si trasformò poi in un ghigno spiritoso quando la ragazza sembrava non dare alcun segno di vita.

-Tecnicamente sarei il tuo ragazzo…ma non so se al momento ti ricordi di me.-

-Non ti aspettavo…- tagliò corto Hazel rimettendo faticosamente in moto le facoltà intellettive.

-Vuoi che vada via?- azzardò Adrien con lo stesso tono.

-No! Cioèno, figurati.- si corresse immediatamente lei per mascherare lo spontaneo ma eccessivo entusiasmo.

-Oh, se è così…mi lasci entrare?-

-Certo, accomodati.-

Hazel gli sorrise di rimando, ravvivandosi i capelli ancora umidi di doccia.

Adrien si guardò vagamente intorno, incuriosito dalla strana assenza di qualsiasi rumore:

-Sei sola?-

-Sì, mamma e Sammy sono uscite da un po’.- rispose la ragazza rendendosi conto solo allora di quanto potesse risultare insolita la situazione.

Lei e lui.

Soli.

Non era mai successo prima, e arrossì al solo pensarci.

-A cosa stai pensando, Connelly?-

La provocò lui infilando le mani nelle tasche anteriori dei jeans.

Sono così prevedibile?

-A niente, proprio niente.-

-Bugiarda…-

Il sussurro di Adrien le accarezzò sensualmente un orecchio.

Hazel chiuse gli occhi per un momento, stordita dal suo naturale profumo;

-…hai un buon odore.-

-Davvero?- mormorò Hazel lei inclinando appena il collo per accogliere le labbra di Adrien.

-Vaniglia?-

-Cannella.-

Hazel aveva dapprima poggiato le braccia sulle spalle del ragazzo, per poi intrecciarle intorno al collo mentre lasciava che quella bocca liscia e rosata esplorasse il suo.

Si complimentò mentalmente per la scelta della fragranza del suo nuovo bagnoschiuma, e non riuscì a non domandarsi da dove sbucasse tutta quella audacia.

Di certo non ne aveva la più pallida idea, ma né tanto meno aveva intenzione e voglia di scoprirlo al momento.

Era tutto troppo stuzzicante per perdersi in problemi del genere.

Hazel si strinse più forte ad Adrien, non riuscendo a frenare un mugolio di piacere; se era capace di farla sentire così solo baciandole il collo…

Adrien si accorse del suo effetto su di lei, e fissò gli occhi in quelli della ragazza dal viso appena arrossito…

Hazel gli sorrise e, sciolto l’abbraccio, per mano lo condusse fino alla sua stanza.

-Non farti strane idee, Roof…- scherzò Hazel fingendosi maliziosa e ritornando a circondargli il collo con le braccia.

Non badò a chiudere la porta, tanto erano meravigliosamente soli.

-Credi che me ne stia facendo?-

-Rimarresti deluso…-

-Penso di no.-

Ora Hazel fece scorrere lentamente, ma con dolcezza, la mano tra i suoi capelli castani:

-Non farei mai qualcosa che non volessi anche tu…-

Il tono morbido di quelle parole fu un balsamo per Hazel

Possibile che un ragazzo così carino sia proprio qui per me?

-Baciami.-

-Questa, ad esempio, è una cosa che vuoi?- le chiese Adrien con un sorriso disarmante;

-Precisamente…-

-Beh, allora credo di poterti accontentare.-

Adrien si umettò le labbra incurvate da un sorriso accennato che andò poi ad incontrare quello più aperto di Hazel.

La ragazza assaporò la sua bocca in un bacio soffice…

Ne seguì un altro, e un altro ancora, fino a che le mani di Adrien spostatesi sui suoi fianchi scoperti furono un invito per lei ad approfondire quel contatto.

Il ragazzo la sospinse lievemente contro la parete, puntellando ora le braccia tese, così bloccandola piacevolmente tra di sé e il muro a parati.

Hazel lo avvicinò di più prendendolo per i lembi della maglietta, mentre le loro labbra non accennavano minimamente a separarsi.

Il respiro stava diventando corto per entrambi, e a Hazel sembrò venirle meno quando Adrien fece aderire il bacino al suo…

Quel poco di ragione che le era rimasta svanì del tutto, la testa prese a girarle…non aveva mai sentito Adrien così vicino.

Non badò al rumore dell’auto che aveva appena parcheggiato davanti casa, né alla spia dell’antifurto inserito; ma non poté ignorare la voce chiara di sua madre:

-Tesoro, sei di sopra?-

Adrien sbarrò immediatamente gli occhi tenuti chiusi fino ad allora, mentre Hazel mollò di colpo la presa dalla sua maglietta.

Rispose di sì con un tono di voce abbastanza alterato, e guardò nello stesso momento Adrien alla ricerca di un improvviso rimedio per la sorpresa non programmata.

E fu appunto il ragazzo, dopo un attimo di indecisione, a prendere in mano la situazione.

La trascinò sulla sedia alla scrivania mettendola a sedere quasi di peso;

-Ma cosa…?-

Adrien la zittì con un bacio veloce, prese per sé lo sgabello vicino alla finestra e afferrò un paio di libri da uno scaffale in alto per poi aprirli ad una pagina a caso.

Il tutto in meno di un minuto.

-Non è che verresti a darmi una mano con le buste della spesa?-

-Stiamo studiando, mamma.-

Hazel, capite le ingegnose intenzioni, rispose ora con un tono più deciso, scambiando con quel malandrino un sorriso tra il complice e il colpevole.

-Non sei sola?-

La ragazza ascoltava i passi della mamma andare su e giù per la cucina.

-C’è anche Adrien.-

-Oh, continuate pure allora!-

Adrien rise sommessamente;

-Tua madre ci ha detto di continuare…-

-Ti prego, non una parola.- lo ammonì lei nascondendo un sorriso di sollievo con una mano sul viso.

Ora Jillian stava salendo su per le scale.

Hazel si sistemò i capelli in disordine, mentre Adrien rimise alla meglio a posto la maglietta stropicciata.

-Hazel?-

-Cosa.-

-I libri si leggono in questo verso…-

Adrien le aggiustò il volume che lei aveva capovolto nella fretta, guardandola con un sarcastico sopracciglio sollevato.

-Grazie tante per l’informazione.- mormorò lei mentre faceva salire ancora più su la cerniera della felpa per aggirare qualsiasi tipo di equivoco.

-Figurati.-

Jillian era entrata nella stanza accennando un bussare alla porta;

-Ragazzi, è tutto a posto?-

-Certo, signora.-

Hazel pensò immediatamente che Adrien avesse una faccia da schiaffi a dir poco colossale.

E come riusciva ad incantare sua madre poi con quel sorriso angelico!

-Ma…-

Jillian sembrò annusare l’aria:

-Cos’è questo odore, Hazel?-

-Quale odore?-

-Vaniglia, forse.-

-E’ cannella…-

Hazel corresse la mamma stando bene attenta ad evitare lo sguardo vagamente divertito di Adrien, mentre le loro dita si stavano cercando nascoste agli occhi ignari di Jillian

Presto lo dirò anche a te, mamma, ma io amo questo ragazzo!!

 

FINE

  
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