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Autore: Natalie95    15/07/2012    3 recensioni
Salve!Questa è la mia prima storia su Assassin' Creed...spero di ricevere qualche recensione,vorrei sapere cosa ne pensate!^^
La storia è ambientata in Assassin's Creed Brotherhood. La protagonista è Vanessa,una giovane ragazza nobile,che,per via di un matrimonio combinatodeve trasferirsi a Roma. Ma dietro il matrimonio c'è altro...
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ezio Auditore, Niccolò Machiavelli, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                            Capitolo 1
 
Osservando il paesaggio fuori dalla finestrella del carro,Vanessa si sentiva malinconica poiché stava lasciando la sua cara città,ma allo stesso tempo eccitata perché avrebbe visto Roma,una delle città che,un tempo,veniva considerata il centro del mondo.
<< Figliola,che cosa c’è,sei triste? >>
<< No padre,in realtà sono contenta di cambiare aria! >>disse la ragazza accennando ad un sorriso.
<< Vedrai,Roma non è poi così terribile;sono sicuro che gli abitanti ci accoglieranno bene. >>
<< Speriamo... >>
Ci volle un bel po’ di tempo prima che la carrozza giungesse a Roma;quasi una settimana di viaggio tra ponti rotti e strade tortuose.
 
Giunta davanti a Porta Flaminia,la carrozza si fermò e il cocchiere aprì la piccola porta per far scendere Vanessa e suo padre Francesco. Vanessa avrebbe voluto portare anche Sonia in quel viaggio ma purtroppo suo padre le aveva chiesto di restare alla residenza.
Il cocchiere,intanto,prese due cavalli dallo stalliere vicino a Porta Flaminia e,dopo averglieli pagati con i soldi che Francesco gli aveva dato,porse i due cavalli a Vanessa e a suo padre.
<< Grazie buon uomo,spero che per il viaggio di ritorno lei sia disponibile. >>disse Francesco salendo sul cavallo dal manto nero.
<< Non si preoccupi,io ci sarò volentieri. Buona permanenza a Roma,e riguardatevi. >>
<< Grazie anche a lei!Buona giornata! >> disse la ragazza accarezzando il suo cavallo dal manto maculato.
<< Allora Vanessa,andiamo? >>
<< Si,certamente padre!Ma dove hai intenzione di stabilirti per il momento? >>
<< Ho chiesto un favore al papa Alessandro VI...e proprio lì che incontrerai il tuo futuro marito! >>
<< Ma come,tu sai già chi è? >>chiese Vanessa sbalordita.
<< Certo,altrimenti non sarei venuto fin qui! >>
<< Spero che almeno sia come lo immagino io... >>
<< Non ti preoccupare,è una persona di buon gusto! >>
Vanessa e suo padre cominciarono a cavalcare verso Castel Sant’Angelo,dove li attendeva il papa. La ragazza si chiedeva che tipo di favore avesse chiesto suo padre al papa:aveva sempre pensato che suo padre Francesco fosse una persona onesta e di certo non ne dubitava anche in quel momento. Ma se solo avesse scoperto che qualcosa non andava,lo avrebbe subito portato via da lì.
Mentre attraversavano le strade di Roma affollate,Vanessa notò molte persone sedute a terra che chiedevano l’elemosina oppure che erano ubriache con ancora le bottiglie di vino nella mano,anche se vuote.
<< Padre,ma avete visto quante persone stanno accasciate lì,inermi,senza cibo e senza bere? >>
<< Tesoro,quelle sono persone che hanno deciso di lasciare il loro lavoro. Non vogliono fare nulla dalla mattina alla sera e vengono a chiedere a noi del denaro per vivere!Lasciale perdere. >>
<< A me non sembra affatto che non vogliano lavorare;ci sono anche molto botteghe chiuse,mi chiedo come mai... >>
<< Evidentemente non ci lavoravano persone oneste! >>
<< Padre non sono sicura delle tue affermazioni:qui tutto è spoglio,cupo e malinconico;la gente ci guarda come se fossimo degli dei venuti da chissà quale posto! >>
<< Le mie affermazioni sono più che esatte. Aspetta di arrivare al Vaticano,lì prospera di bellezza e serenità! >>
<< Non posso contraddirla padre,ma rimango delle mie idee. >>
<< Quando ti renderai conto tu stessa capirai,figlia mia. Ora basta chiacchiere,andiamo! >> Francesco diede uno scossone al cavallo,intimandolo di andare più veloce. Anche Vanessa fece lo stesso,ma con più delicatezza.
Finalmente,dopo un bel tratto di strada,i due furono accolti a Castel Sant’Angelo,dove li aspettavano il papa e suo figlio Cesare Borgia.
Scesi dai cavalli e accompagnati dalle guardie presso l’interno di Castel Sant’Angelo,Vanessa e suo padre si sentivano “estranei” in quel posto:in fondo loro venivano da una piccola città,non sapevano com’era possedere una grandiosa città come Roma.
Arrivati davanti alla porta,stavano per entrare entrambi,ma Vanessa fu subito bloccata da una guardia:<< Mi dispiace signorina,lei non può entrare!Questo colloquio è riservato a suo padre e al papa. >>
<< E chi lo dice questo?!Padre,è vero che posso venire anch’io?In fondo mi riguarda questo discorso! >>
<< No cara,dobbiamo parlare di faccende private. Tu aspetta qui,fra poco conoscerai il tuo promesso sposo. >>
Rassegnata,Vanessa si accomodò su una piccola poltroncina e cominciò a leggere un libro preso dallo scaffale della grande biblioteca che si trovava lì di fronte.
Dopo un po’ di minuti la porta si aprì;ne uscì Cesare Borgia,che sembrava andare di fretta.
<< Mi scusi messere,sa per caso se mio padre ha finito? >>chiese gentilmente Vanessa.
<< Lei è Vanessa,figlia di Francesco da Montefeltro? >>
<< Si sono io...lei chi è? >>
<< Sono messer Cesare Borgia. Mi scusi la fretta ma devo andare. Buona giornata. >>
Così Cesare se ne andò,lasciando Vanessa,ancora una volta,da sola.
Passò un quarto d’ora prima che Francesco uscisse da quella porta;Vanessa aveva quasi finito di leggere il libro per tutto il tempo che era rimasta lì fuori!
<< Padre,eccovi qui finalmente! >>disse Vanessa scocciata.
<< Si trattava di faccende importanti...ora vieni con me,che ti presento il tuo promesso sposo! >>
Francesco condusse sua figlia nella stessa stanza in cui era stato tutto quel tempo:la ragazza si trovò davanti ad un grande studio circondato da scaffali pieni di libri e,al centro,si trovava una scrivania dove erano seduti il papa e un altro uomo che Vanessa vedeva per la prima volta.
<< Salve Madonna Da Montefeltro,alla fine sono riuscito ad incontrarla di persona...che bella donna che mi trovo di fronte! >>disse Alessandro VI a Vanessa.
<< è un onore conoscerla,Sua Santità. La mia bellezza è equiparabile a quella di ragazze comuni. >>
<< Su,non faccia la modesta!Piuttosto posso dire che i suoi occhi mi trasmettono dolcezza rispetto a quelli di mia figlia Lucrezia... >>
<< La smetta con questi complimenti!Non sono poi così perfetta...adesso,posso avere l’onore di conoscere il mio promesso sposo? >>disse Vanessa facendo finta di voler effettivamente conoscere quest’uomo.
<< Prego Angelo,presentati alla signorina. >>
Davanti a Vanessa arrivò quest’uomo completamente tirato a lucido,con la barbetta sistemata,i capelli corti color nero pece tirati all’indietro e con un vestito elegantissimo. La corporatura era assai massiccia:l’uomo era molto più alto di Vanessa.
Le incuteva un po’ timore,lei preferiva uomini con più cervello che muscoli.
<< Madonna Da Montefeltro,il mio nome è Angelo Borgia,sono uno dei cugini di Cesare. Sono lieto di conoscerla. >>
<< Piacere messer Angelo,mi chiami Vanessa. In fondo ci dovremmo pur conoscere meglio. >>
<< Certamente,anzi ne approfitterei per portarla a vedere il Pantheon...posso vero,messer Francesco? >>
<< Ma certo,io e il papa dobbiamo finire di parlare... >>disse Francesco invitando Vanessa e Angelo ad uscire.
Vanessa non era tanto convinta di voler passeggiare con quell’omone,ma purtroppo doveva farlo per suo padre;sperava che almeno fosse una persona gentile.
Giunti fuori dalla struttura,si avviarono verso Ponte Sant’Angelo,gremito di cardinali dai vestiti rossi.
<< Che buffi cappelli che hanno quei cardinali!Sembrano degli ombrelli. >>disse Vanessa sorridendo.
<< Quello è la loro abituale veste...girovagano tutto il giorno,ma non si allontanano mai oltre i confini del ponte... >>
<< Credo non vogliano contatti con la gente più povera... >>
<< Si,proprio così. >>
All’improvviso si sentirono urlare delle guardie:<< Fermate quei due tizi a cavallo!Caterina Sforza sta scappando!Prendete l’assassino! >>
<< Ma che sta succedendo?! >>disse Angelo ad una guardia che si trovava sul ponte.
<< La prigioniera Caterina Sforza è scappata!A quanto pare è stata liberata dall’assassino! >>
<< Fermateli immediatamente! >>
<< Ci stiamo provando,ma sono troppo veloci!Se solo passassero di qui... >> e,proprio in quel momento,passarono due cavalli in fretta e furia:in groppa c’erano una donna ed un uomo incappucciato.
Vanessa guardò quella scena:si chiedeva cosa stesse succedendo e perciò avvicinandosi ad Angelo gli chiese:<< Chi sono quei due tizi? >>
<< La donna era prigioniera,l’altro lo stiamo cercando da tempo... >>
<< Direi che quest’uomo è molto forte,visto che è riuscito ad entrare qui anche se ci sono un sacco di guardie! >>
<< Secondo me è solo un rammollito!Aspetta che lo catturi... >>
In quel momento l’uomo incappucciato si fermò e gridò:<< Caterina,tu va all’isola Tiberina,io cerco di distrarre le guardie! >> infatti scese da cavallo e cominciò a combattere.
<< Ma sta uccidendo tutte le guardie!Questa è la peggior carneficina a cui io abbia mai assistito! >>disse Vanessa incredula.
<< Ora ci penso io a sistemarlo! >>disse Angelo lanciandosi verso quell’uomo.
<< No,è pericoloso!Non vorrai di certo deludere mio padre! >>
Angelo si fermò di colpo e disse:<< Hai ragione...gli affari sono più importanti... >>
<< Gli affari?! >>
<< Cioè,volevo dire tu sei più importante... >>disse Angelo correggendosi immediatamente.
L’uomo incappucciato,intanto,era riuscito a scappare,lasciando una decina di cadaveri al suolo. Quella scena fece inorridire Vanessa:non aveva mai visto una cosa del genere.
 
 
 
 
 

  
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