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Autore: Grotesque    15/07/2012    3 recensioni
Tutto quello che aveva appena vissuto gli passò davanti agli occhi, con lentezza ritmica, con il ritmo di una melodia malinconica, che lo accompagnava verso....verso cosa?
Fiction ispirata dal videogioco Ib, in particolare da uno dei finali da cui prende il titolo.
Perciò ci sarà Spoiler!
Accenni di Garry/Ib, ma leggerissimi.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Le ciocche ametista gli coprivano il volto, non permettendogli di vedere quell'universo così assurdo, quella fine così misera.
Tutto quello che aveva appena vissuto gli passò davanti agli occhi, con lentezza ritmica, con il ritmo di una melodia malinconica,
che lo accompagnava verso....verso cosa?

 

M'ama...

Non m'ama...

M'ama...

Non'ama...

 

Verso il paradiso?

Troppo scontato?

 

La cosa che più lo preoccupava era che ora la piccola Ib non aveva più la sua
affettuosa protezione,
che era tutta sola.

Tutta sola con il diavolo.

 

M'ama...

Non m'ama...

 

Era dispiaciuto di lasciarla sola.

Ma, in ogni caso, avrebbe sempre avuto un dolce ricordo dei momenti passati insieme.

Un tenero accenno della sua esistenza.

Le palpebre iniziavano a chiudersi, il loro movimento era scandito da un dolore lancinante.

Ib, che lo aveva salvato dopo essere stato attaccato da quelle bambole, che lo aveva strappato dalle braccia
della pazzia. Ib, che lo aveva accompagnato in quella folle avventura, che ora volgeva verso il termine.
Ib, doveva farcela.

La sua unica consolazione era quella di non cadere nell'oblio grazie a quel regalo, così umile,
eppure così significativo,
che lui le aveva fatto.
Una caramella.

 

L'ultimo petalo di cielo, l'ultimo petalo di oceano, veniva strappato.

La rosa blu si estingueva.

 

M'ama!

 

                                                                                                    ***

 

La ragazza castana si ritrovò di fronte ad uno di quei stravaganti quadri senza riuscire a
ricordare cosa stesse facendo. Ma, dopo un poco di riflessione, decise di lasciar correre e di dirigersi verso
la reception, dove erano i suoi genitori.

 

Iniziò ad attraversare la sala affollata che, se prima non le aveva fatto nessun effetto,
ora la spaventava,
le faceva venire i brividi;
e ogni quadro, ogni opera, accentuava questa sensazione.

 

Finchè, proprio prima di scendere le scale, non notò un quadro che attirò la sua attenzione.

 

Si avvicinò, per osservarlo meglio.

Cosa le ricordava?

Nel dipinto era raffigurato un giovane, dai capelli stravaganti, che indossava una lunga giacca blu, adorna di pelliccia.

Istintivamente, si portò una mano alla tasca, dove trovò, con sorpresa, una caramella.

La guardò
confusa: dove l'aveva presa?


Ma decise di riportare l'attenzione sul quadro misterioso, o meglio, stando a quanto era scritto,

 

                                                                                              “The Forgotten Portrait”

 

  
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