Libri > Fallen
Ricorda la storia  |      
Autore: Hiro_san    15/07/2012    5 recensioni
prima ff sulla storia di fallen che abbia mai scritto , l'idea mi è venuta ieri sera e lo sritta in tutta fretta tra mezzanotte e l'una. Perdonate se non è niente di che ma volevo postarla perchè adoro Cam come personaggio , l'ho sempre adorato e credo che se ne parli troppo poco . Per me ci sono aspetti del suo carattere e della sua storia non analizzati . Perciò sarà tutto basato su di lui spero di non essere stata OCC . Per me Cam è molto più buono di quanto sembra .
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Un paio di occhi profondamente verdi osservavano la volta oscura a pochi metri di distanza , era impressionante quanto fosse nitido il pensiero di quella volta tanto da impedirgli di distogliere lo sguardo . Era pressochè infinito il numero di volte in cui quel soffitto aveva catturato lo sguardo assente della sua anima . I dettagli che lo componevano erano impressi nelle sua memoria come cicatrici indelebili create dal bruciore del ferro rovente sulla carne tenera dell' addome . Un tormento che impossibilitava a di dimenticare , un dolore che ancora scottava come l'inferno , un terrore cosi profondo da farlo vergognare di se stesso , e una sensazione oramai provata troppe volte e ancora troppo forte da poter essere semplicemente espressa a parole . Troppe volte i suoi occhi avevano fissato un punto indeterminato di quel ampio soffitto talmente tante da perderne il conto , talmente tante da permettergli di riconoscerne ogni dettaglio nonostante il buio perenne che copriva quella stanza . Gli occhi freddi come il ghiaccio saettavano lampi di dolore profondo che nessuno sarebbe mai stato in grado di comprendere . Un dubbio invadeva i suoi pensieri mentre il suo corpo giaceva sulle misere spoglie di un letto povero e mal ridotto . Al centro della squallida stanza quel letto era vestito di polverose e maleodoranti coperte ,luride e consumate ormai come era o come egli credeva fosse la sua anima,mentre il suo pensiero vagava talmente lontano che ormai neppure il mondo sembrava contenerlo . Era volato via come volano i sogni infranti e come volano via i pensieri belli di quelle vite che ormai hanno perso ogni speranza, lontano da tutti , lontano da ogni cosa , lontano da se stessi . Ed era ritornato al suo principio, tornato dove doveva , dove era iniziato tutto , dove ogni cosa aveva preso il suo perché . Quel poco che restava la sua anima ormai si rifiutava di vedere ciò che la mente aveva ricreato con la sua semplice forza. Era come l'immagine di un film , la pellicola scorreva lenta ed insensibile mostrandogli ciò che infondo non desiderava vedere . Era impossibile vivere e tornare a morire ogni volta eppure era cosi e sempre lo sarebbe stato per lui che vide infrangere ogni sua speranza , per lui che aveva rinunciato ad ogni cosa in nome di un ideale che lo aveva condotto all'auto distruzione . Fu come se la bocca si unisse in un sussurrò leggero e muto , talmente insignificante da sparire al contatto con l'aria fuori delle tenere e rosee labbra ,svanendo come il fumo di una candela, ma recava in se stesso una forza tale da contenere tutta la sensazione che dal ventre gli attanagliava il corpo morendo poi a contatto con quel mondo che tanto lo repelleva . Abbasso le palpebre sconfitto dalla sua stessa vita mentre candidi dita percorrevano il suo corpo in modo dettagliato e lento risvegliando sensi assopiti da troppo tempo ormai .Ma non potevano però riportare indietro un piacere che era morto da qualche parte nella sua memoria . Un tocco leggero percorreva imperterrito le linee del suo corpo e un profumo dolce si diffondeva ,nascondendo in se un sapore sensuale e allo stesso tempo proibito, come se provenisse da ricordi lontani . Il contatto dei morbidi ricci rossi e il profumo di donna lo fecero fremere quando sfiorarono il suo ampio petto e un piccolo gemito incontrollato mostro tutto il desiderio represso che si accendeva in lui quando quelle labbra erano a pochi centimetri dalle sue tanto da poterne condividere il respiro. Gocce di sudore scivolavano lungo la spina dorsale in una corsa contro la gravita come se fossero perle illuminate da un filo di luce proveniente da chi sa quale buco della parete. Come una falena attratta dalla luce di una lanterna nelle tante notti estive lui era li e consapevole che si sarebbe bruciato a quel contatto provo lo stesso e quanto le sue mani si sollevarono in segno di ressa ai desideri dei suoi sensi fu come tentare di catturare l'aria che sembrava galleggiare lenta nella stanza . Fu l'ennesima delusione , l'ennesimo dolore e tutto questo il suo petto non lo sopporto . Era di nuovo li in quella stanza spenta come lui e circondato da odore di vecchia polvere e di chiuso mentre sperava ancora di averla affianco nonostante tutto ciò che gli aveva fatto ,nonostante sapesse bene che lei non c'era più ,nonostante fosse più impossibile di trovare di nuovo la pace . Osservo il vuoto per secondi che sembravano infiniti mentre il suo busto eretto oramai mostrava fasci di muscoli tesi e lacrime che mai nessuno avrebbe visto gli solcavano leggere le guance . Le dita si strinsero attorno alle coperte fino a far sbiancare i pugni e una rabbia e un odio familiari prendevano il posto di quello sconforto di cui si vergognava . Lui era lontano dal mondo , lontano da tutti , aveva voltato le spalle a chiunque o qualunque cosa si opponesse a ciò che desiderava ma la verità era che tutto ciò non gli bastava più . Mentre osservava quella parete lontana . Nessuno avrebbe compreso la paura e la morte con cui combatteva da sempre , nessuno avrebbe compreso quella che era la sua verità nascosta , nessuno avrebbe compreso che la sua anima era di più di quello che sembrava e che dentro di lui urlasse qualcosa che per tutti gli altri era incomprensibile . Una rabbia ceca invase il suo campo visivo e in un lasso di tempo talmente breve da impossibilitare una numerazione precisa la camera fu completamente distrutta . E appoggiato su quel letto la testa ,circondata dalle mani che si poggiavano delicate sui capelli corvini ,era a pochi centimetri dalle gambe. Era come assistere a qualcosa fuori di se,come se momentaneamente non esistesse . Come vedere crescere una guerra dentro di se e poi gettarla fuori rimanendo scossi dalla potenza che era chiusa nelle proprie viscere . Era questo ciò che succedeva a chi rinnegava il mondo racchiudendo in se tutto ciò che lo addolorava . Era morto, morto e senza speranza mentre appoggiava le mani alla parete per rialzalsi e come un essere privo di umanità , o di qual si voglia spirito interiore , quale era diventato dalla sua assenza. Ricordava ancora quel corpo , ricordava ancora quella pelle, quel profumo e quelle labbra rosse come il sangue e i suoi occhi . Ricordava quello che doveva essere il momento più felice della sua vita tramutarsi nel peggiore dei suoi incubi . Quello in cui era incatenato da troppo tempo oramai . Era una notte infinita la sua senza speranza di poter tornare a vedere la luce e privo di stelle o del pallido candore lunare a potergli fare compagnia mentre si curava cicatrici interiori con il tormento del sale senza nessun anima accanto . Lui era un mondo a parte irrangiungibile per gli altri. Si lasciò cadere lentamente lungo la parete e si rese conto che oramai era solo contro i fantasmi del suo passato . Solo contro il mondo intero e non vi era altro che potesse fare se non sperare in una morte , per quanto impossibile . Abbandono entrambe le mani sul pavimento mentre l'ultima lacrima batteva il suo rintocco . -Cameron Briel-
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fallen / Vai alla pagina dell'autore: Hiro_san