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Autore: xlovedrew    15/07/2012    2 recensioni
Dopo due anni di lontananza, Justin e Caitlin si rincontrano a causa di una Moira molto annoiata. Le cose sono cambiate, loro sono cambiati, ma i loro sentimenti saranno rimasti gli stessi?
[THIS IS JAITLIN, WORLD!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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True love lives forever


“They say that hate has been sent
So let loose the talk of love (of love, of love)
Before they outlaw the kiss
Baby give me one last hug (last hug, last hug)”


« Buongiorno, un New york times, grazie » chiedo gentilmente ad un omino sulla terza età nascosto dietro un bancone pieno zeppo di giornali. Mi sembra che siaun vero spreco, tutta quella carta per stampare foto che si trovano su internet, a che scopo? Gionalini per bambine, riviste di moda e soprattutto riviste di gossip, intasati di foto di “Jelena” che mi lacerano qualche parte, che non ho ancora ben capito, del tronco. Ormai sono passati ben due anni, forse più, potrei dire che sto tenendo il conto, ma apparirei patetica e forse lo sono anche. Sono patetica, forse più di tutte quelle ragazzine urlanti che si radunano sotto il palco mentre lui canta; forse più di quelli che lo odiano senza motivo; forse più di quella Caitlin Beadles che lo ha lasciato andare ed è da quel giorno che mi torturo il cervello con domande a cui non trovo risposta.
Cosa sarebbe accaduto se fossi partita con lui? Se avessi preso quell’aereo? Se non avessi impedito ai miei di intromettersi? Probabilmente la “famosa Jaitlin”, di cui le fan di Justin parlano tanto, esisterebbe ancora. O forse ci saremmo lasciati in ugual modo. Forse non avrei accettato il nuovo Justin, forse lo avrei lasciato andare comunque.
Forse, probabilmente, cosa sarebbe accaduto, se... Perché diavolo devo torturarmi con queste stupide supposizioni? Perché devo pensare a cose successe due anni fa, di cui lui non ricorda nulla? La risposta credo sia abbastanza ovvia, provo ancora qualcosa per quel ragazzo dagli occhi miele. Ma devo dimenticare tutto. Abbracci, baci, stupidaggini e foto, ma è difficile. Difficile quando ovunque vada trovo le loro foto, quando ho per fratello uno dei suoi migliori amici ( o ex), è difficile quando non faccio altro che pensare che lei non lo meriti. Difficile quando divento egoista e penso che dovrei essere io, che io sono quella giusta per lui. Lo so, sono egoista, cosa posso farci? Vorrei parlargli, liberarmi da questo peso. Vorrei sapere se lui si ricorda o meno di me. Vorrei stringerlo ancora una volta, per un'ennesima volta, in un abbraccio, un ultimo abbraccio.
Mi dirigo allo studio fotografico, con la mia cioccolata dello starsbuck e il new york time, per un ennesimo photoshoot. Il tempo è passato davvero velocemente e, con la stessa velocità, ha cambiato diverse cose nella mia e nella sua vita. Ora faccio la modella, ma non a tempo pieno. Piuttosto lo prendo come passa tempo, anche perché a volte ho delle ricadute e devo correre in ospedale e, mentre quel deprimente bianco spento mi circonda, c’è una solo persona a cui vorrei stringere la mano, colui che è dall’altra parte del mondo, ad accontentare delle ragazzine urlanti. Diavolo, divento troppo egoista quando si parla di Justin.
Mentre cammino, il mio orecchio lamenta delle urla irritanti di ragazzine che sono accampate sotto un albero. Da quest’ultimo ne vedo uscire un biondino, alto, con capelli spettinati che gli donavano quel tocco sexy e da belloccio e simpatico. Incrocio il suo sguardo. Prima di dimenticare quegli occhi passeranno anni. Mi accenna un sorriso.

“There’s a dream that I’ve been chasing
Want so badly for it to be reality”


Qualche maledetta moira ha voluto giocare con me e i miei sentimenti, facendomi perdere il controllo sui miei battiti nell’esatto istante in cui i miei occhi sono venuti a contatto con quella meraviglia di sorriso. Scuoto il capo, buttando fuori tutti gli infiniti aggettivi che il mio cervello sta affibiando a Justin: “che bello” , “Scherzi, Cait? Era perfetto”, “Avanti, ricambia il saluto” “Oddio, ma è stupendo”. Ormai il mio cervello è diventato peggio delle Belieber. Desidero da tanto rivederlo da molto tempo e ora è lì, così fottutamente perfetto.
Ricambio il sorriso e, in modo incerto e timido, mi avvicino a lui, cercando di scansare le occhiatacce e l’aria tesa dalla gelosia; insomma è difficile passare tra quella folla quando sei stata insieme al loro ragazzo immagin
ario.


“Not feeling no pain, no fear (no fear, no fear)
Don’t have a care in the world
Why would I when you are here?”


« Cait! » mi saluta con la mano, dopo essersi liberato da quelle la mani insistenti delle fan, che non facevano altro che cercare abbracci, autografi, foto e toccatine. 
« Biebs! » esclamo ricambiando il saluto senza riuscirmi a staccare dai suoi occhi. Ci abbracciamo ed io, senza far notare nulla a nessuno, riassaporo il suo dolce con un profondo respiro che non produce il benché minimo rumore. Quell’abbraccio ha fatto morire tutte le mie paure. Paura che non mi riconoscesse o peggio che si fosse dimenticato di me. Sorridiamo entrambi. Sento il mio i-phone squillare, segno che devo andare.
« Justin, scusa, devo scappare » dico accennando un sorriso.
« Okay, ciao Cait. Spero di rivederti » mi concede un secondo abbraccio prima di dileguarmi. Durante il tragitto Hotel-Set fotografico non ho fatto altro che pensare a quanto mi sia mancato. Il suo profumo era così buono, i suoi abbracci così calorosi e la sua voce... Bhè, è talmente cambiata che, se non avessi visto con i miei occhi che il luogo da cui è uscita è sua –perfetta- bocca, non ci avrei mai creduto. È diventata così tremendamente bello ed irriconoscibile.
« Caitlin, finalmente sei arrivata! » mi abbraccia preoccupata Bea la truccatrice.
Dopo avermi trattato come una Barbie, posandomi kg di maquillage sul volto, mi provo trenta vestiti in meno di venti minuti, poi mi dirigo difronte ad un'enorme macchina fotografica professionale ed inizio a eseguire pose, sorrisi dettati dal un trentenne con una barbetta appena accennata. 
« Tesoro, guarda in alto » scatta la prima foto, « perfetta così, ora girati e guarda l’obbiettivo » mi incita il fotografo, prima che l’ennesimo flash che mi acceca e mi fa rincoglionire. « Bene, abbiamo fatto abbastanza foto, puoi andare splendore. Grazie per la pazienza! » mi posa due leggeri baci sulle guancie -trucco- e sparisce dietro una porta.Mi strucco, perdendo come minimo 40kg, e rimetto i miei vestiti, per tornare a fare un giro a New York, nella quale rimarrò fino a dopodomani, per altri servizi.
Camminavo con le auricolari nelle orecchie con la musica a basso volume, cosa che non è di miei consuetudine e tanti pensieri che mi frullavano nella testa. Tutti accomunati da un’unica cosa, o meglio, da un unico volto: il suo. In questi anni non erano rare le volte in cui lo pensavo, ma mai come oggi. Sarà forse colpa dell'incontro.
Mi fermo sotto un albero posizionato su un lato del lago che capeggia il Central park, mi siedo. Respiro pieni polmoni tutta quell’aria fresca, che, con tutto quello smog causa da macchinette gialle, risulta decisamente rara a New York.


“So don’t fear
Don’t you worry ’bout a thing
I am here, right here
(I’ll never let you go)
Don’t shed a tear”

 

Ammiro estasiata il tramonto che colora il lago, scatto una foto e la posto su instagram e twitter: “La bellezza di tutto ciò è nulla confrontato al suo sorriso.” Sorriso sorpresa dalla sincerità dalla mia frase fatta su due piedi. Spengo l’ipod e lo poso nella borsa, porto le gambe al petto e continuo a fissare il lago sporcarsi di un arancione che non gli appartiene. 
“Se solo avessi un’ultima possibilità per lasciarlo andar via, se solo avessi modo di fargli sapere che mi manca. Vorrei le sue labbra sulle mie, le nostre mani intrecciate ultima -stupenda- volta” sospiro ascoltando i pensieri su Justin che, per la prima volta dopo molto tempo, uscirono liberamente. Solo ora mi accorgo di quanto mi manchi, di quanto sia importante e mi lascio scappare una lacrima. Una lacrima piena di angoscia, tristezza, mancanza di qualcuno che mai si colmerà. Una lacrima piena di rimpianti, di se e di forse.


"Baby, there’s no hestitation
No reservation
By taking a chance and more"


« Hey, Cait » vado in tilt quando riconosco la sua voce. 
« Justin! » pronuncio il suo nome sorridendo, per ricambiare il saluto. Si siede vicino a me, respirando la stessa aria presente nello stesso spazio vitale di entrambi. Che dolce sensazione.
« Da quanto tempo, come stai? Chris tutto bene? » come gli dico che Chris ha avuto un periodo di depressione causato dalla sua lontananza? Come gli dico che si è comportato da stronzo? Come gli dico che sostituire mio fratello con qualche famosa star di Hollywood è stato un grosso sbaglio? Come gli dico che, a volte, Chris rimane chiuso in camera a deprimersi o a palleggiare la palla da bascket regatagli da lui? Come?
Tiro un sospito, decidendo che poche parole sarebbe bastate « Io sto bene, Chris... Bhè, lui si è ripreso »
« Sai, mi sei mancata... » improvvisa una frase, presumibilmente poco pensata.
« Anche tu, Jay » se solo sapessi quanto.
« A volte, leggo tweet dove le mie Beliebers scrivono che preferiscono noi due a me e Sel » azzarda una seconda frase molto impulsiva. Si accarezza la nuca arrossendo leggermente sotto gli zigomi e poi sorridendo timidamente. 
« Sì, arrivano anche a me certi tweet » dico malinconica.
« Cait » ci fissiamo, facendo coincidere le nostre pupille in modo perfetto, mi sento viva, stranamente questa sensazione alla bocca dello stomaco mi fa sentire viva, « Mi sei davvero mancata, a volte penso a come sarebbe stato se fossi rimasto o se tu mi avessi seguita » il canadese mi legge nel pensieri.
Distolgo lo sguardo dal miele che sembra colare dai suoi occhi, « Credo sia andata come doveva andare » mi limito, con la speranza che non approfondisca l’argomento.
« Forse » getta fuori un po’ d’aria diventata troppo pesante per restare nei polmoni. 


“Oh no, because
It’s like an angel came by
And took me to heaven”


« Cait, vorrei chiarire i miei sentimenti » sputa fuori una frase ambigua. Inclino la testa con aria interrogativa. Mi guarda le labbra attentamente, me le scruta e già le assapora nella sua mente. Dovrei fare qualcosa, ma sono troppo debole. Non posso porgli resistenza, no dopo aver passato mesi ad assaporare questo momento, dopo mesi passati a torturare il mio cervello. Non posso proprio.
Avvicina il suo volto al mio, nei suoi occhi leggo che mi sta chiedendo il permesso. Incerta mi avvicino a lui, sapendo che subito dopo questo bacio sapremo la verità. Dopo questo bacio sapremo i nostri reali sentimenti. Sapremo procedere con passo più deciso e senza rancori. 
Le nostre labbra finalmente si incontrano, dopo tanto tempo, dopo lunghe attese. Il suo sapore di menta non è cambiato non ostante gli anni, nonostante il suo aspetto. Posa una mano sul mio volto e mi attira ancora più a lui.
Inizio a sentire gli angeli spingermi in paradiso, mi sento volare in alto libera e leggera. Mi sento in paradiso sulle sue labbra.
Socchiude le labbra ed io, imitando il suo gesto, faccio sì che tra le nostre bocche si crei lo spazio necessario per far incontrare le nostre lingue. La forza che mi stringeva lo stomaco, si fa sempre più forte a tal punto da risultare piacevole e farmi sorridere sulle sue labbra. Ci lasciamo andare a quell’ultimo incontro. Aggrappo le mani al suo avambraccio e con una spinta di bacino mi posiziono su di lui, proteggendolo anche lo sguardo casuale di qualche passante, paparazzo o fan. Le nostre lingue si stringono e si accarezzano, scambiandosi il sapore, fino a formarne uno nuovo: fragola e menta. Scende a prendermi per i fianchi, mi avvicina al suo bacino, facendo sparire la distanza tra le nostre fronti, ed io ne approfitto per accarezzare un’altra volta la sua pelle e i stringergli i capelli.
Si stacca e mi guarda sorridente, per poi riprendere a baciarmi con ancora più passione, dopo avermi stretto tra i denti una porzione di labbro inferiore.


“So baby, know for sure
That I’ll never let you go”



“I need a gentleman” twitto ritornata in camera d’albergo.
“I could be your gentleman” mi trovo questo tweet di Justin cinque minuti dopo, sulla home.

 

LOOK AT ME NOW. -CIT. BELIEVE-

NB: Questa è sicuramente l'OS che ho sentito più di tutte, sia perché AMO Jaitlin, sia perché è tenera. Anyway, recensite, esprimete un giudizio, anche negativo. 
Crediti: Per chi non avesse riconosciuto la canzone o semplicemente non la conosca, è Never let you go by Justin Bieber e no, non è stata scelta a caso. 

Vi incito una seconda volta a recensire. 

Lot of love.
-NanaDrew xxx

   
 
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