Cher Angleterre,
ti scrivo questa lettera perchè ci sono cose che nemmeno io ho il coraggio di spiegare di persona, penso che mi esprimerò meglio scrivendo.
Ci sono così tante cose da dire che non so neanche da dove cominciare, cercherò di andare per ordine.
Quando ti conobbi rimasi subito colpito da te, soprattutto dai tuoi occhi smeraldini. Non so spiegarti come successe, una cosa sola era certa: fu un colpo di fulmine.
C'era qualcosa in te che negli altri mancava e che mi attreva terribilmente.
Probabilmente non ti ho mai dato quest'impressione, ma l'unica soluzione che vedevo era nascondere i miei sentimenti e aspettare che tutto passasse.
Il problema era che l'attrazione per te non passava, anzi, con il tempo aumentava e alla fine diventò amore.
Amore? Quale amore? ti chiederai. Ammetto di essere stato un bravo attore. La verità era però lontana anni luce da quello che mostravo: ogni guerra che scoppiava tra di noi, ogni litigio che avevamo, ogni insulto che ci gridavamo dietro mi spezzava il cuore lasciandomi senza fiato. Il dolore che provavo dentro è impossibile da descrivere.
C'era però un metodo che usavo per dimenticare l'odio che ero sicuro provassi nei miei confronti: frugare tra i ricordi.
Adoravo chiudere gli occhi e pensare ai bei momenti passati con te, per un momento dimenticavo tutti i miei problemi e vagavo tra le memorie del passato.
Tutte le preoccupazioni e le paure svanivano nel nulla e al loro posto compariva un grande sorriso sulle mie labbra. Se solo mi avessi visto in quei momenti...
Ti ricordi quella volta che volevi cambiare taglio di capelli per essere alla moda e ti affidasti a me? Mi hai fatto sentire la persona più importante del mondo.
So perfettamente di essermi preso gioco di te in quell'occasione, però io ti preferivo così come eri, non volevo che cambiassi.
Ma la cosa che mi fece più piacere fu pensare che se avevi chiesto consiglio a me allora voleva dire che ti fidavi dei miei gusti. Vedi, la tua fiducia è una delle cose a cui tengo di più e in quel momento la gioia che provavo era grandissima, mi hai reso davvero felice.
Ovviamente l'ho nascosto con cura. Ormai mi ero costruito una maschera e dovevo continuare a recitare la mia parte e per questo ti chiedo scusa. Pardonne moi.
C'è però un ricordo, un brutto ricordo, chi a volte si fa largo potente tra gli altri e infesta la mia mente: la scoperta dell' America.
"Per favore, asoltatemi ancora un po'!" impolorava Finlandia, io e te stavamo pescando.
Ci raccontò che Olanda aveva invaso lui e Svezia e loro avevano dovuto abbandonare la villa. "Deve essere mia" pensai, scommetto che anche tu hai avuto lo stesso pensiero.
Ma non era quella la novità: da un po' di tempo c'era un ragazzino misterioso che li veniva a trovare e Finlandia non si dava pace perchè lo aveva lasciato solo nella mani di Olanda.
Dopo una lunga lotta per contenderci America, lui diventò tuo e io svanii dai tuoi pensieri. Eri troppo impegnato a crescerlo e ti dimenticasti di me.
Non potrai mai capire come mi sentii. Fu come se il mondo mi fosse crollato addosso: ogni mia speranza di riappacificarmi con te e migliorare il nostro rapporto andò perduta.
Finalmente capivo come si sentiva Canada. È orribile venir dimenticato dagli altri, non aver più un posto nei loro cuori.
Poi America proclamò la sua indipendenza, ti tradì.
Tu facevi finta di niente, quando nacquero gli Alleati cercavi di sforzarti di andare daccordo con Alfred, forse solo perchè ti conveniva.
Ma io lo sapevo che in fondo al tuo cuore lo strazio di averlo perso per sempre c'era ancora, ed era anche molto forte. Lo sapevo che ti serviva una spalla su cui piangere. Sapevo anche che avevi bisogno di un amico che ti consolasse e che ti capisse. Io ero lì, Arthur.
Ma tu sei orgoglioso e non hai chiesto aiuto a nessuno, e questo mi dispiace molto.
In conlusione, Angleterre, volevo solo farti sapere ciò che provo realmente per te. Forse lo sapevi già, forse non ti interessa per niente, ma a me sta bene così.
L'importante è che io mi sia finalmente confidato, perchè fare a pugni con i miei sentimenti mi porterà solo alla follia.
Non avrei mai pensato di direlo ma, je te veux bien, Arthur.
Con affetto,
                       ton ami (et ennemi) France.






Angoletto della deficiente autrice.
Ok.
Ammetto che come prima fic che pubblico non è il massimo, magari è anche noiosa.
Chiunque tu sia, se sei arrivato fin qui meriti un applauso! *clap clap*
All'inizio avevo scritto questa lettera per passatempo, poi siccome sono scema ho deciso di pubblicarla.
Se avete qualche errore da farmi notare non fate i timidi e ditelo! Accetto qualsiasi tipo di recensione, anche negativa, purchè mi diate un parere!
Alla prossima! :D
_Whity_