- Bae, Bae.... Mi dispiace, ti prego! Vengo anche io... Bae... -
 

Rumplestilstkin urlava al suo adorato figlio di aspettarlo ma ormai era troppo tardi: il portale si era chiuso e lui era rimasto lì. Da solo.
 

- No, no.... Bae! Mi dispiace.... Bae! -
 

Chissà quante persone avrebbero goduto vedendo soffrire così uno degli esseri più spregevoli al mondo.

Come si sarebbero divertiti, quei vigliacchi!

Eccolo lì,  il potente Signore Oscuro, a strisciare come un verme scavando a mani nude nel cratere che poco prima aveva inghiottito il suo ragazzo.
Eccolo lì, a piangersi addosso e ad umiliarsi.

Rumplestilstkin aveva perso tutto. Bae era la sua famiglia e senza di lui non aveva più nulla per cui vivere e lottare.
Cosa avrebbe fatto adesso?

Le mani iniziarono a fargli male e le sue lacrime si mescolarono al sangue delle sue ferite.

- Vengo anche io, Bae! -

In quel momento non era più il Signore Oscuro.
Non era più lo stregone più potente di tutti i tempi.
Non era più nemmeno Rumplestilstkin.
Era solo un padre disperato che rivoleva indietro il figlio.

- Bale.... Bale.... -
 

Zoso l'aveva avvisato: la magia ha sempre un prezzo e questo andava pagato.
Sempre. Più il sortilegio richiedeva potere più aumentava il valore di ciò che andava sacrificato in cambio e nel suo caso la magia si era presa il bambino.

- Ti prego, Bale, ritorna... -
 

Vigliacco.
Questa era l' ultima parola che il ragazzo gli aveva urlato prima di venire risucchiato nel buco luminoso.
Vigliacco.
In molti lo avevano accusato di esserlo, ma mai si sarebbe aspettato che anche Bae potesse pensarlo.
Aveva fatto del suo meglio per allontanarsi da quell'epiteto. Sperava che diventando il nuovo Signore Oscuro la gente iniziasse a temerlo e rispettarlo.
Che soddisfazione era stato vedere avverarsi i suoi sogni!
Chi aveva dubitato di lui si era dovuto ricredere e coloro che prima lo prendevano in giro avevano pregato in ginocchio per ottenere la sua benevolenza nei loro confronti. Lui e Bae erano vissuti nel lusso senza dover più patire la fame o la sete. Credeva che il ragazzo sarebbe stato fiero di averlo come padre: in fondo era stato lui a salvare i bambini del villaggio mettendo fine alla Guerra degli Orchi.

Era stato bravo, no? No.
O, almeno, non abbastanza.

Aveva deluso l'unica persona che amava. Per paura di tornare il debole Rumplestilskin di prima aveva lasciato che suo figlio finisse in un mondo dove la magia e il lieto fine non esistevano.
Vigliacco, se lo meritava.
Pianse sempre più forte, fino a quando il corpo non venne scosso da profondi singhiozzi.
Scavò sempre più veloce, incurante del dolore lancinante che provava alle mani.

 - Mi dispiace, Bae, mi dispiace.... -