“Eccola : è il momento dell’assolo. La guardo e penso quanto sia fantastica! Sa dominare
la scena come nessuno (o se non altro, non conosco nessun’altra come lei). In
quel momento è una vera star, riesce a guardare tutti : allarga le braccia come
se volesse abbracciare il suo pubblico, spalanca la bocca ogniqualvolta si
presenta una nota più acuta, i suoi occhi marroni sprizzano gioia e diventano
più lucenti dei raggi del sole. Non so come ci riesca, credo sia nata per
trionfare, per diventare qualcuno. Io resto lì, dietro le quinte e la osservo
anche un po’ impaurito dalla sua grandezza. Mi fa sentire mediocre, al
confronto il mio canto sembra una di quelle voci del coro messe in fondo. Io
non le faccio pesare questi miei pensieri, perché non glieli confido mai. Mi
godo solo quel momento e penso quanto sono fortunato ad averla accanto. Se il
suo destino è brillare, allora io glielo lascerò realizzare, anche al costo di
perderla per sempre, l’amo così tanto che non arresterò la sua felicità.”