Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: _mari    16/07/2012    2 recensioni
I - Hateful butler
«Hai paura della morte, conte?».
«No, Undertaker,» sorrise amaramente «so già cosa spetta alla mia anima».
II - Ecchi butler
«Oh! Ma che avete combinato? Vi siete rovinato il vestito con l’inchiostro, sarà bene cambiarvi subito». Ciel osservava il servitore con viva irritazione e imprecò a bassa voce, leggendo sul viso di Sebastian una punta di volutamente malcelata ironia.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Well, let's begin!

Generi: Dark, Introspettivo, Generale,
Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Undertaker.
Avvertimenti: Missing moment, Flashfic.
[224 parole circa]



Hateful butler

憎い執事



 
 
«Hai paura della morte, conte?».
«No, Undertaker,» sorrise amaramente «so già cosa spetta alla mia anima».
Il piccolo conte Phantomhive uscì dal negozio di bare, sotto lo sguardo beffardo del suo maggiordomo, Sebastian Michaelis.
«Siete certo di sapere cosa avverrà nel momento in cui la morte carpirà il vostro animo?».
Ciel rallentò il suo incedere deciso fino a fermarsi e si sistemò il cappello con la mano, coperta dai neri guanti. L’anello del suo predecessore, Vincent Phantomhive, e che tutti i suoi antenati avevano indossato fino a che non avevano esalato l’estremo respiro, risplendette, sfiorato da un flebile raggio di sole, che aveva squarciato le nubi grigie, immancabile decoro del cielo londinese. Un'espressione dura marcò il viso troppo giovane del conte.
«Non c’è salvezza per un cuore impuro: quando avrai esaudito il mio desiderio, divorerai la mia anima, ti ciberai del mio odio».
Sebastian ghignò impercettibilmente, sfiorando con lo sguardo il suo amato padroncino, come se stesse già pregustando il momento del suo banchetto.
Ciel si girò di scatto. «E smettila di guardarmi con quel sorrisetto: sei disgustoso».
«Yes, my lord». Sebastian si inchinò, il piccolo conte gli diede le spalle e ricominciò a camminare su un ponte, quel ponte che era proprio il più antico di Londra.
Si disse, che, prima o poi, insieme a lui, sarebbe crollato anche quello.
















n / a

Ehm, salve! Non so mai che dire nelle note dell'autore(trice) e a questo punto c'è da chiedersi perchè le scriva e non lasci in pace quei santi che già hanno avuto il coraggio di leggere una delle mie cose. In ogni caso, grazie per aver letto questa flashfic, un missing moment, una scenetta che è nata nella mia testolina e che non ho potuto fare a meno di descrivere.
Detto ciò, spero mi farete sapere come avete trovato questa sorta di esperimento e vi ringrazio ancora per la lettura.
Alla prossima!
>///<

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