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Autore: S h i n d a    16/07/2012    2 recensioni
Salve a tutti, questa fanfiction parla della storia di due città (che non hanno molto -per non dire niente- in comune).
I personaggi principali sono due OC creati da me ed una mia amica, sarebbero rispettivamente Atene e Catania.
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grecia/Heracles Karpusi, Nuovo personaggio, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazzina passeggiava tranquillamente tra le vie della sua città.
«Eugenia!» qualcuno la stava chiamando, ma non aveva voglia di girarsi e controllare, se fosse stato qualcosa d'importante l'avrebbero raggiunta, no?
«Eugenia!»la richiamò quella voce.
La ragazzina continuò a camminare, noncurante di quello che le accadeva attorno.
«Eugenia!» di colpo si sentì afferrata alle spalle.
La bambina si girò e davanti a sé, si ritrovò il volto arrabbiato del fratello.
«Heracles?» domandò essa con tranquillità.
Il ragazzo la fissò all'inizio con rabbia ma lentamente, il suo sguardo si addolcì, guardando con tenerezza la bambina.

Eugenia era il nome di Atene, la capitale della Grecia. Quel nome era stato scelto dal suo fratellone perché stava a significare "nobiltà" e quello del suo fratellone era un nobile paese.
Di aspetto la ragazzina poteva dimostrare 12 anni, aveva dei lunghi capelli castani e occhi scuri come la pece che intonavano con la sua pelle abbronzata.
Come abbigliamento, gli era solito indossare dei sandali ai piedi e una tunica bianca, che veniva a rappresentare la purezza. Spesso usava portare dei fiori sulla testa.

Non si sapeva come Eugenia fosse nata, Heracles, la Grecia l'aveva trovata e aveva deciso di tenerla con sé.
I due avevano sempre avuto molto in comune specialmente la passione per i gatti, tutti e due li adoravano.
«Ecco, tieni» le aveva detto Heracles porgendole uno di quegli animali.
«C-Cosa è?» aveva domandato timidamente la bambina.
«E' un gatto...dai tieni, non ti farà del male» dopo quelle parole, lei aveva avvicinato la sua manina verso quell'animale e aveva iniziato ad accarezzarlo.
«Vedi? Non ti fa del male!»


«Mi stavo chiedendo dove ti fossi cacciata» disse Heracles che ora teneva sulle spalle la sorellina.
«Fratellone, mi racconti la storia della mia città?» chiese Eugenia cambiando discorso.
«Ancora?!» esclamò il ragazzo tra il divertito e lo stupito.
La bambina abbassò la testa ed Heracles sbuffò.
«Atene si pensa sia stata fondata da due Dei, Poseidone e Atena...»











«E che cavolo! Io vengo sempre lasciata da sola» borbottò la ragazza «quei due vanno a spassarsela ed io...?! Lasciata qui!»
«Non fare così, ci sono qui io» sorrise un ragazzo avvicinandosi a lei.
«...Di male in peggio!» sbottò la ragazza.
«Uffa...Per una volta, potremmo lasciare alle spalle i nostri conflitti?» domandò lui.
«Ma se sei sempre tu ad iniziare!» concluse la ragazza, girandosi e andandosene.

La ragazza in questione si chiamava Giulia, essa rappresentava una piccola città dell'Italia: Catania.
Catania si trovava in Sicilia, nel Sud Italia, proprio per questo la ragazza era più legata al fratello Lovino che a Feliciano.
Giulia ne aveva passate di tutti i colori, la sua città era stata distrutta diverse volte da vari terremoti e colate di lava, e lei ogni volta era lì a ricostruire tutto.
Di carattere, Giulia era abbastanza solare, l'unico suo problema era che si arrabbiava facilmente, troppo facilmente, specialmente con il fratello Paolo che raffigurava Palermo.
Giulia, aveva una pelle molto abbronzata e capelli dello stesso colore degli occhi: castani, anche se certe volte in estate i suoi capelli sembravano schiarirsi, fino a diventare quasi biondo.
Normalmente la ragazza indossava un vestito colorato perché lei dopotutto era una città sempre felice, adorava divertirsi.
Riguardo la sua storia, lei è sempre stata molto legata al fratello Lovino e andava d'accordo con Feliciano, ma odiava Paolo, riusciva sempre a trovare un pretesto per il quale litigare.
«Di sicuro io ho più potere di te» aveva detto il fratello.
«Si certo, come dici tu» aveva ribattuto lei e lentamente quella conversazione era diventata una rissa ed era dovuto intervenire Lovino per separarli.

Ma per loro quelle erano scene che accadevano giornalmente.
























Angolo della Pazza °-°

Salve :'3
Si, lo so che fa perennemente schifo questa FF :D
Ma vi prego...lasciate una recensione, anche se c'è scritto un semplice "Ciao", mi sta bene ç_ç
E' un po' corto questo capitolo, perché questa sarebbe una sorta di introduzione, la storia vera e propria inizierà nel secondo capitolo.
Per tutti quello che se lo stanno chiedendo (?)lo so perfettamente che dovrei continuare la fanfiction su Hogwarts infatti adesso inizio a scriverla, okay? Okay.
Beh non ho nient'altro da dire, au revoir
   
 
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