Capitolo 1. MATHILDA
"Non c'è proprio niente da fare?"chiese dolcemente Mathilda al dottore.Il dottore scossa la testa, in segno di no.
Mathilda prese un gran respiro e cercò di mantenere la calma, anche se in quel momento avrebbe voluto urlare al mondo come si sentiva.
"Hai ancora nove mesi di vita,Mathilda"disse il dottore leggendo una pila di fogli.
La ragazza abbassò il capo e iniziò a fissare il pavimento,mentre le lacrime le rigavano il volto.
-Ho solo diciotto anni-continuava a pensare.
Mathilda uscì dalla stanza e incominciò a camminare.
Il rumore delle sue scarpe sulle piastrelle del pavimento, riecheggiava per tutto il corridoio.
Dopo un po' che la ragazza continuava a camminare, andò a sbattere contro qualcosa.
Anzi, contro qualcuno.
"Mi scusi tantissimo"disse Mathilda al ragazzo con cui si era scontrata.
"Sta tranquilla non è niente"disse il ragazzo rivolgendole un meraviglioso sorriso.Mathilda ricambiò con un sorriso sforzato.
-Peccato che in questo momento, vorrei tanto avere un vero sorriso-pensò la ragazza,mentre si asciugava le lacrime che poco prima le rigavano il viso.
"Stavi piangendo?"chiese il ragazzo,asciugandole una lacrima con un dito.
Mathilda non rispose, rimase lì ferma e immobile con il cuore a pezzi.
Il ragazzo l'abbracciò ,facendo posare la nuca della ragazza sul suo petto.
-Come batte forte il suo cuore-pensò la ragazza, chiudendo gli occhi.
"Posso sapere come ti chiami?"chiese il ragazzo, baciandole la nuca.
"Mathilda Coleman"rispose dolcemente la ragazza, quasi balbettando."e tu?"
"Justin. Justin Bieber"disse il ragazzo.
"Il cantante"disse Mathilda quasi sussurrando
"Esatto"Justin sorrise."senti Mathilda, ti andrebbe di andare a bere uno Starbucks con me?"
"Certo"disse Mathilda, sciogliendo l'abbraccio.
"Allora"disse Justin sorseggiando lo Starbucks."perché piangevi?"
Mathilda abbassò lo sguardo sul suo bicchiere, e iniziò a girare delicatamente la cannuccia."Sono malata".
Justin la guardò, stupito"Di cosa?"chiese dolcemente.
"Ho il cancro ai polmoni"disse Mathilda.Il suo cuore era come se fosse stato infilzato da un pugnale.
Justin la guardò serio."Quanto ti rimane?"chiese , sempre dolcemente.
"Nove mesi"disse la ragazza.Iniziò a bere un lungo sorso di Starbucks.
Anche il cuore di Justin andò in mille pezzi.
-Possibile che una ragazza di questa età debba morire?-pensò.
"Se potessi vorrei realizzare tutti i miei sogni.Ma so che è impossibile"disse la ragazza, guardando fuori dalla finestra, alla sua sinistra.
"Nulla è impossibile.Io ti aiuterò,Mathilda"disse Justin serio, mentre guardava la ragazza.
"Tu? Meglio di no. Avrai tanti di quegli impegni, e non devi proprio aiutare me, una sconosciuta che hai incontrato un ora fa".
"Mathilda, ti voglio aiutare.Non per pubblicità. I miei impegni possono aspettare"disse Justin rivolgendole un sorriso."quali sono i tuoi sogni? Sono disposto a tutto, pur di vederti felice".