Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: StoryGirl    17/07/2012    5 recensioni
I giornali hanno dato la notizia del fidanzamento di Jonghyun e Kibum si sente, letteralmente, tradito.
Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } .
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TITOLO: La maggior parte dei conflitti sembrano inevitabili al momento, ma futili col senno di poi.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: Oneshot. (Triple Drabble). Fluff.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Frusta, Vendetta, Lacrime, Scenata, Amicizia.
RIASSUNTO: I giornali hanno dato la notizia del fidanzamento di Jonghyun e Kibum si sente, letteralmente, tradito.
THANKS: A [info]yuya_lovah che mi ha incoraggiata durante la scrittura.
A [info]mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 1500, (300 per ogni mini-capitolo) con il conteggio di word.

La maggior parte dei conflitti sembrano inevitabili al momento, ma futili col senno di poi

(Frusta)
Quando aveva visto quelle foto, quelle notizie, qualcosa gli aveva colpito il cuore producendo uno schiocco terribile: qualcosa che sembrava simile ad una frusta.
Jonghyun si era fidanzato con quella ragazza di cui nemmeno riusciva a pronunciare il nome. Il dolore era acuto, sordo, e gli annebbiava il cervello che, fino a quel momento, era sempre stato fin troppo razionale.
Jonghyun si era fidanzato e non aveva trovato utile dirlo a loro, ai suoi migliori amici.
Kibum deglutì un groppo che gli era rimasto dolorosamente in gola.
Jonghyun, quel Jonghyun. Quel Kim Jonghyun. E quella.
Quando aveva visto il giornale il mondo gli era crollato addosso. Neppure internet ed i commenti delle fans lo avevano tranquillizzato: in quel momento parlavano di una sola cosa. Del fidanzamento. Proprio la cosa di cui lui non voleva sentir parlare.
Gli altri membri del gruppo non erano rimasti scioccati quanto lui: per forza! Loro non avevano lo stesso tipo di rapporto con Jonghyun. Il suo Jonghyun.
Mentre guardava svogliato lo schermo del suo computer una frase risaltò più delle altre. Una frase che gli mandò, letteralmente, il cuore in frantumi.
R.I.P. JongKey.
Kibum si alzò prendendo un piccolo soprammobile dalla sua scrivania: era un gatto di ceramica. Gliel’aveva regalato Jonghyun pochi giorni prima. Se lo rigirò tra le mani per un po’ prima di decidere di scagliarlo contro al muro mandandolo in frantumi.
Jonghyun se ne sarebbe pentito amaramente. Lo aveva fatto innamorare di lui per poi scagliarlo in un buio assoluto senza nemmeno dargli una spiegazione.
Era amara la bile che sentiva risalirgli dallo stomaco. Era di quel gusto putrido di cui è fatto un cuore avvelenato, un cuore che ha così tanto dolore dentro di sé da non riuscire ad esprimerlo, decidendo così di soffocarlo nella rabbia più nera ed accecante.

(Vendetta)
Avrebbe voluto vendicarsi di lui, di quel dolore che gli stava provocando. Avrebbe voluto prenderlo e dirgli tutto ciò che pensava in quel momento, ma la vendetta è qualcosa che va gustato lentamente perché se no non si può amare.
Per questo Kibum aveva deciso di rinchiudersi in camera sua, al buio, scandendo a chiare lettere che nessuno poteva disturbarlo.
Non che non avessero provato a buttare giù la porta della sua camera, ma dopo essersi resi conto che, da parte sua, non c’era stato un minimo accenno di voler cambiare le cose, l’avevano lasciato in pace.
E la pace era proprio quello di cui lui aveva bisogno.
Aveva alzato la musica al massimo chiudendo le finestre, accendendo una lampada che sarebbe stata l’unica cosa a rischiarare il buio della sua camera.
Si era perciò messo a letto osservando le foto di loro due insieme. Lui e Jonghyun che si abbracciavano, lui e Jonghyun che ridevano. Loro due. E Jonghyun era riuscito a rovinare tutto quello che avevano costruito.
Dopo aver guardato per tre ore video sulla loro coppia, aveva scagliato il computer a terra, rompendo lo schermo. Non gli importava.
Non era colpa sua se desiderava solo fare a pezzi qualsiasi cosa: l’agenzia non poteva prendersela con lui. Doveva prendersela con Jonghyun perché era solo la sua la colpa.
Odiava le fans che avevano deciso di abbandonare il gruppo solamente perché Jonghyun si era fidanzato. Anche lui avrebbe voluto farlo. Anche lui avrebbe voluto dire: ”Sei un cretino Jonghyun. Per colpa di quella stai rovinando tutto ciò che eri riuscito a conquistarti. E stai rovinando il nostro lavoro. Il lavoro del nostro gruppo, degli SHINee”, ma ovviamente non poteva farlo.
Lui era un suo compagno, lui era un suo amico ed avrebbe dovuto comportarsi come tale, ma voleva vendetta.

(Lacrime)
Alla fine si era reso conto che la vendetta non poteva esserci, semplicemente perché lui non era il tipo da fare una cosa simile. Erano, perciò, arrivate le lacrime. Le dighe che le trattenevano sembravano essere scoppiato all’improvviso e lui si era ritrovato stretto nelle coperte singhiozzando tutto il suo dolore che era accecante.
Aveva sentito qualcuno bussare alla sua porta e poi la voce di Jonghyun.
“Kibummie, sono io. Ti prego, fammi entrare. Sono appena tornato e… per favore, Kibum”
Gli aveva aperto, mostrandosi per la prima volta in quella giornata. Sapeva di essere un disastro: le lacrime gli avevano sicuramente rovinato il filo di trucco che aveva in viso, facendogli colare il mascara sulle guance.
Forse sembrava un clown triste in quel modo, ma non gli importava. Jonghyun doveva sapere il dolore che gli aveva causato.
E Jonghyun sembrò capirlo perché il suo volto diventò in un istante, una maschera di puro terrore.
“Non piangere, ti prego, non piangere”
Lo aveva stretto al suo petto come faceva sempre quando Kibum stava male. Lo aveva stretto accarezzandogli la schiena in quel modo che procurava sempre brividi nel suo corpo.
Kibum sapeva di non potersi lasciare andare perché doveva far comprendere a Jonghyun il suo dolore, ma non ci riusciva.
In quel momento pensava solo al corpo caldo dell’altro che stava tentando di rassicurarlo.
Jonghyun non era mai stato un tipo molto sveglio e sicuramente non aveva compreso il perché lui stava piangendo: era meglio così in un certo senso.
Se l’avesse saputo l’avrebbe guardato considerandolo strano, dicendogli qualcosa sull’amicizia, perché loro due erano amici, no?
No che non lo erano!
Non erano mai stati amici perché, fin dal primo momento in cui l’aveva visto, Kim Kibum si era innamorato di Kim Jonghyun e non aveva potuto farci assolutamente niente.

(Scenata)
Fino a quel giorno gli era bastato il loro rapporto: molto più intimo rispetto a quello che aveva con il resto dei membri del gruppo, ma ora non gli bastava più.
“Perché? Perché ti sei fidanzato con quella ragazza? Nemmeno la conosci! Non la conosci! Ti sei innamorato di lei da come la vedi in televisione, ma sicuramente è diversa, Jonghyun! Tu lo sai bene! Sai come vanno queste cose! Allora perché ti sei fidanzato? E perché ce l’hai tenuto nascosto? E perché diamine te ne vai a passeggiare con lei in un posto dove chiunque poteva vedervi? YAY! KIM JONGHYUN! Sei diventato un totale cretino? Tu lo sapevi che ti avrebbero fotografato! Volevi mandare a puttane tutto il nostro lavoro?!”
Non era mai stato così sconvolto in vita sua: a malapena si era reso conto di ciò che gli aveva gridato in faccia, ma se lo meritava. Qualsiasi insulto. Qualsiasi cosa. Lui si meritava tutto ciò. E gliel’avrebbe gridato ancora, ed ancora, se solo fosse servito a far cambiare le cose, a far tornare tutto come prima.
“Kibummie… io…”
Non voleva sentire le sue spiegazioni, non voleva sentirlo parlare di quanto lei fosse magnifica o di quanto lo facesse felice. Non voleva sentire niente di tutto ciò perché non gli importava.
“Non parlare. Non voglio sentirti parlare di lei. Non me ne importa niente del perché ti sei fidanzato. Avrei solo voluto che tu me lo dicessi prima. Non sono abbastanza importante da mettermi al corrente di ciò che succede nella tua vita? Noi, i tuoi migliori amici, non siamo abbastanza importanti?”
Kibum tremava mentre Jonghyun lo guardava con il suo solito sguardo: quello che gli faceva venire voglia di stringerlo forte a sé, ma non quel giorno.
“Non è questo, certo che siete importanti per me. Kibum tu…”

(Amicizia)
Kibum lo aveva guardato mordicchiandosi un labbro.
“Io cosa, Jonghyun? Io sono il tuo migliore amico? Io sono colui che ti dovrebbe sempre appoggiare qualsiasi cosa tu faccia? Ti sbagli. Io non sono mai stato un tuo amico e tu lo sai benissimo. E’ inutile che fai finta di non essertene reso conto. La nostra non è amicizia. Non è mai stata amicizia. E’ qualcosa di più. E’ sempre stata qualcosa di più”
Jonghyun aveva sorriso, inaspettatamente ed a Kibum era tornata la voglia di prenderlo a schiaffi fino a fargli del male.
“Hai ragione, Kibummie. La nostra non è mai stata amicizia, ma non credevo che anche tu provassi le stesse cose per me, sai?”
Jonghyun lo aveva baciato mentre il cervello di Kibum si spegneva.
“Io e quella ragazza, di cui non pronuncerò il nome visto che neppure tu l’hai fatto, non stiamo insieme. Sono stati i nostri rispettivi manager a farci uscire di modo che ci fotografassero. A dire la verità non ho capito il perché. E’ simpatica, sai? Per questo sorridevo nelle foto, ma tra noi non c’è niente. E’ sexy, e sarebbe la mia donna perfetta se non fossi già innamorato, di un uomo, di te”
E quando l’aveva baciato di nuovo, Kibum aveva compreso un’importante verità. A volte la vendetta non serve a nulla. A volte le lacrime non occorrono.
A volte, ciò che serve davvero, è solamente cercare un chiarimento con l’altra persona. Parlarsi, e tutto migliorerà.
Perché lui e Jonghyun non erano mai stati amici e questo tutti l’avevano compreso ed anche se ci avevano messo molto per capirlo, anche loro l’avevano compreso.
Ci sono molti modi per guarire un cuore infranto putrido dal dolore ed il più efficace, sicuramente, è quello di farlo tornare a vivere con un bacio suggellato dall’amore.
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: StoryGirl