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Autore: Sunrise2    17/07/2012    1 recensioni
Amelia era una bellissima principessa dai capelli lunghi e biondissimi, i suoi occhi rispecchiavano la sua anima pura e romantica. Sarebbe dovuta essere felice perché vivere nella bella Firenze, in un palazzo maestoso, era il sogno di tante ragazze. Ma dentro quel corpo bianco perla, nonostante avesse Luna che le teneva compagnia ogni ora del giorno e della notte, l'anima si faceva sempre più triste e buia a causa della solitudine.
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Amelia scoprì che avrebbe dovuto sposare un principe, non sapeva chi fosse o da dove venisse, ma non le importava perché sarebbe scappata via dal suo incubo. Proprio in Inghilterra sarebbe iniziata una vita che non avrebbe mai immaginato. Lui l'aspettava da sempre ...
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario, Storico
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LA PRINCIPESSA DEI FIORI

***


UNO



Amelia si sedette con una grazia che solo una principessa come lei potesse avere, sulla panchina del suo incantevole giardino, il profumo inebriante delle prime rose di maggio, attirarono la sua attenzione. Davanti ai suoi occhi addolciti, macchie colorate danzavano con un venticello caldo, i fiori, eleganti e sinuosi erano come ballerine a creare un armonico spettacolo. Accarezzò una margherita solitaria ed ebbe un brivido, si sentì come quel fiore: sola. Eppure quel palazzo l'aveva accolta fin dalla nascita, lei sapeva di amarlo come amava sua padre e sua madre, ma ogni anno che passava dentro quella casa si sentiva sempre più triste e, ormai, l'unica cosa che le metteva un pizzico di felicità era quel giardino, il suo più dolce rifugio. Il canto delle rondini si udiva chiaro, incontaminato da qualsiasi rumore tossico di urbano cemento. Era un pezzetto di paradiso, era tutto suo. Fin da piccola amava i fiori e la natura tanto che la madre decise di farle il regalo più bello che avesse mai ricevuto: un giardino con ogni tipo di creatura floreale, dalle rose fino ai suoi fiori preferiti: le orchidee. Ne aveva una proprio sul collo, una piccola orchidea rosa circondata di cristalli minuscoli, fu un regalo di Luna, la sua unica e più grande amica. L'amava come se fosse sua sorella, fu la madre a decidere di farla vivere con lei, la trovò girovagare solitaria proprio nel giardino di Amelia. La madre cercò informazioni su quella bambina di quattro anni e scoprì che era orfana, ma non trovò nessun' informazione sui genitori o sulla vita che conduceva prima di entrare a palazzo. La chiamò Luna proprio come la piccola cicatrice rosa che aveva sul polso destro. Sua madre era una romantica sognatrice, ma Amelia sapeva che soffriva perchè il re l'aveva rinchiusa in quel palazzo. Gli ordini del padre erano irremovibili, diceva di voler il bene sia della regina che della principessa, ma non sapeva che quello non era il bene. Il giorno dopo il suo diciottesimo compleanno, tre giorni fa, il padre la chiamò per una riunione di famiglia, ovviamente Luna ne fece parte, quando sentì le ragioni della chiamata del padre quel poco di felicità che era rimasta nel cuore di Amelia svanì, avrebbe dovuto sposarsi ed il principe l'avrebbe fatta visita proprio tra due giorni. Se avesse saputo ciò che le stava per accadere sarebbe scappata molto prima. Amelia era più decisa che mai, adesso doveva solo dire del suo piano a Luna e sapeva che lei non si sarebbe tirata indietro: era la sua unica speranza. La principessa avrebbe voluto sposarsi, ma non con un principe e non a diciotto anni, lei sognava il vero amore quello che si può' ascoltare o sfiorare con i pensieri la notte, quello che si può' tenere sul palmo di una mano, a volte scende sul viso come una lacrima calda e salata. Amelia sapeva, però, che non l'avrebbe mai trovato stando in quel maestoso, ma solitario palazzo a Firenze. Era ancora seduta e contemplava il suo regno quando all'improvviso Luna le sussurrò all'orecchio il nome del principe che sarebbe venuto domani.
<< Luna, mi hai spaventata >> le disse Amelia voltandosi verso di lei e facendole un grandissimo sorriso. Era contenta che qualcuno l'avesse svegliata dal suo coma.
<< Era proprio la mia intenzione – l'amica si mise una mano dietro la schiena e raggiunse Amelia, si inginocchiò e le prese la mano - principessa Amelia Melinda Floris vuole concedermi un ballo? >>
Amelia si mise a ridere per un attimo e poi si fece subito seria, le rivolse un sorriso da principessa educata e assai riservata, e annuì.
<< Prima di ballare, volevo dirle che siete la meraviglia più bella che io abbia mai visto a questo mondo. I suoi occhi verdi si intonano perfettamente con quel vestito di fiori che indossate e quelle onde bionde splendono come raggi solari>> ebbene si, Luna era un'altra romanticona, fissata con gli amori impossibili e i libri di Shakespeare. Proprio come lei non aveva mai avuto un ragazzo, ma la invidiava molto perchè poteva scegliere chi amare.
<< Oh come siete dolce mio bellissimo principe >> disse Amelia, Luna le sorrise e iniziarono a volteggiare lente, il vestito a fiori di Amelia si gonfiò e sembrava che stesse per spiccare il volo, l'aria le accarezzò la pelle morbida e bianchissima, e le fece inconsapevolmente venire i brividi. Tutte e due avevano preso, come da regola, lezioni di ballo, ma la più brava era Amelia perchè aveva più esperienza. Aveva studiato anche danza classica, ma smise dopo tre anni per iniziare, a dieci, pianoforte. Ovviamente sia lei che Luna prendevano lezioni private, sapevano alla perfezione l'inglese e il francese, Amelia, però, era più portata per le materie scientifiche.
<< Principessa è possibile che lei pensi incessantemente? Mi dica cosa sta immaginando adesso? Che io le dia un bacio? >> Luna smise di ballare e le fece il solletico sulla pancia. Adorava la sua amica, anche se diceva di essere brutta, secondo Amelia non lo era affatto, il caschetto rosso e i bellissimi occhioni azzurri li avrebbe desiderati lei. Luna aveva il viso squadrato, le labbra carnose ed un piccolo nasino appuntito. Anche se era più bassa di lei aveva le curve al punto giusto, mentre Amelia era un po' piatta e molto magra. Odiava il colore dei suoi capelli, avrebbe voluto averli neri, ma quando lo disse a sua madre lei la guardò con stupore e credeva che stesse scherzando.
<< A parte gli scherzi, devo assolutamente parlarti di una cosa seria >> Amelia smise di ridere e si sedette di nuovo. Luna la guardò alzando un sopracciglio e le prese tutte e due le mani.
<< Devo preoccuparmi? >> L'ultima cosa che Amelia voleva era far preoccupare Luna, ma sapeva che dopo averle detto ciò che stava per dirle, la sua dolce amica sarebbe rimasta a bacca aperta.
<< Siediti – Luna si sedette e la fissò curiosa con un velo di preoccupazione in viso, che cresceva sempre di più – sai che ormai la mia vita non ha più un senso ... >> Amelia non finì la frase perchè Luna, improvvisamente la prese e l'abbracciò.
<< Non dirmi che ti vuoi uccidere, lo sapevo, ogni principessa ha un lato oscuro e triste, ma non credevo che tu ... >> Anche Amelia non la lasciò finire, si tolse dall'abbraccio dell'amica e le sorrise per rassicurarla.
<< Mia piccola dolce e cara amica, ma ti pare che una ragazza che ama la vita come me voglia uccidersi? Lasciami finire e poi farai quello che dovrai fare >> Luna sospirò dal sollievo e le sorrise.
<< Ooooh, ti voglio bene ricordalo >>
<< Senti Luna voglio scappare, scappare via da questo sogno che ogni giorno si avvicina ad essere un incubo. So di essere una pazza, so che potrei far soffrire tanto i miei genitori, ma non posso tirarmi indietro, perchè ho preso la mia decisione. >> La guardò per vedere che reazione avesse avuto, e Amelia si sorprese quando Luna le sorrise e l'abbracciò di nuovo.
<< Bene, dobbiamo preparare tutto l'occorrente, ci servono un po' di soldi, no moolti soldi, ma non è un problema. Aspetta … dovremmo affittare una casa, trovare una scuola, io vorrei tanto continuare a studiare e conoscere nuova gente >> Luna era eccitata e Amelia era felice che l'amica fosse d'accordo, forse si era stancata anche lei di quella vita a corte. Molte persone invidiavano la principessa e Amelia lo sapeva benissimo. La madre le ripeteva sempre che non avrebbe dovuto fidarsi di nessuna persona che diceva di voler essere sua amica, erano solo dei bugiardi e approfittatori. Amelia si girò verso il suo bellissimo giardino e le venne da piangere perchè sapeva che non avrebbe rivisto per molto tempo il suo rifugio. I fiori erano la sua vita, odiava ogni sfumatura di grigio e il nero era un colore che non avrebbe mai voluto vedere. Trattenne il respiro e le lacrime, sapeva anche che le sarebbe mancata la sua affettuosissima madre e un po' suo padre, ma non aveva più ragioni per stare li.
<< Primo: i soldi li ho e non sono pochi, essere una principessa ha i suoi pregi. Secondo: non resteremo a Firenze perchè il re e la regina ci troverebbero subito, dobbiamo andare in un posto lontano dove nessuno possa riconoscerci o cercarci. Mio padre e mia madre non immaginerebbero mai che io possa varcare i confini dell'Italia, potrebbe mandare anche un investigatore o qualsiasi altra persona, ma ufficialmente ho diciotto anni e sono finalmente maggiorenne. Terzo: ho trovato una casa a Ely in Inghilterra un paesino vicino Cambridge. Ho i biglietti aerei, me li sono fatta procurare da Amir, ha detto che non dirà una parola, l'ho pagato non si sa mai. Partiamo da qui alle undici, passiamo dal passaggio segreto, abbiamo l'aereo a mezzanotte e mezza. Ho paura, ma è da un mese che sto organizzando la mia fuga, nulla può andare storto! >> Luna la fissava in silenzio e annuiva ad ogni punto, sembrava che si stesse preparando all'attacco, come un soldato russo. Quando Amelia finì il suo discorso, la guardò in modo diverso come per dirle “sei stupenda”
<< Tu sei un genio! Ed io sono pronta a partire, devo fare i bagagli e … Aspetta, ma se il principe è talmente bello che ti innamori appena lo vedi? >>
<< Io non lo sposerò mai anche se sarà riccone e bellissimo da mozzare il fiato. Lo sai che odio i principi >> le disse Amelia. Luna lo sapeva benissimo perchè la principessa le raccontò ciò che avrebbe voluto fare se non fosse nata da un re e una regina, e adesso era contenta di poter realizzare, in parte, alcuni suoi desideri, come poter frequentare amici nuovi, andare alle feste o anche solo soffrire per amore. L'unico grande sogno che aveva la principessa era quello di non esserlo più.
<< Bene, dobbiamo solo attendere il momento propizio, ho un po' di paura anche io, ma so che possiamo farcela. >> Luna sospirò di nuovo e Amelia le diede un bacio sulla guancia, la guardò dentro a quei occhi che le sembravano tanto il cielo a primavera e le disse
<< Ti voglio bene, sei la migliore >>




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Salve a tutti, spero vi piaccia la trama e il primo capitolo, accetto ogni vostro consiglio, parere o critica, ricordatevi, però, che sono solo un'insignificate ragazza di 17 anni che scrive la sua prima storia. 
P.S. ditemi sinceramente se vi ispira, baci a tutti! 
  
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