Salve a
tutti fan di Inuyasha.
Questa è la prima volta che
scrivo su quest’anime meraviglioso.
La storia è ambientata otto anni
dopo la fine della settima serie. Inuyasha e Kagome sono sposati e la
loro vita
matrimoniale procede senza intoppi, ma tutto questo quanto
potrà durare?
Spero che la mia fan-fiction vi
piaccia e, se vi va, lasciate una piccola recensione per farmi sapere
cosa ne
pensate. Accetto anche le critiche, voglio sempre migliorare.
Aggiornerò almeno una volta ogni
tre giorni.
I personaggi di Inuyasha non mi appartengono e non guadagno denaro dalle storie che scrivo.
Buona
lettura.
Kagome
si strinse ancor di più ad Inuyasha, sdraiato di fianco a
lei.
“Non dirmi
che hai paura di un temporale.” Chiese inarcando un
sopraciglio.
Lei
stizzita lo guardò male. “No, certo che
no.”
Ma
quando un nuovo tuono si fece sentire e la porta della loro camera
venne aperta
la donna si lasciò scappare un piccolo strillo.
Il mezzodemone
sbuffò e si mise a sedere per guardare il figlio con aria
interrogativa.
“Cosa
c’è Akihiko? Non mi dirai che sei fifone come tua
madre.”
“Inuyasha!”
Kagome fissò lo sguardo in quello del marito. “A
cuccia!”
Non
badando ai lamenti del malcapitato, la donna sorrise al figlio.
“Vuoi venire a
dormire con noi?”
Il
piccolo non se lo fece ripetere due volte e si precipitò
nelle braccia della
madre. Lei lo coprì con le coperte e presto il cucciolo si
addormentò.
Contemplò dolcemente il suo aspetto. I lunghi capelli neri
coronati da due
tenere orecchie da cane del medesimo colore, il visetto paffuto
così simile a
quello del padre. Lo strinse ancor di più a se, come per
proteggerlo.
“Sarà al
sicuro in questo villaggio Kagome.”
Lei
sospirò e sorrise. “Prima o poi dovrà
uscire da qui e lo sai anche tu.” Finì
con voce tremante, terrorizzata al solo pensiero.
“Veglieremo
sempre su di lui e poi devi ricordarti di chi è
figlio.” Affermò il padre fendendo
pugni al nulla.
Ancora
un altro tuono. La pioggia aumentò
d’intensità e il freddo si fece più
pungente.
“Inuyasha
non è normale questo tempo. Siamo in piena estate! Secondo
me è un brutto
segno” Disse rabbrividendo e facendosi cullare dalle braccia
dell’uomo che
stavolta non la contraddisse. Sentiva anche lui che qualcosa non
andava. Si
alzò lentamente, cercando di non far agitare la moglie e si
diresse verso
l’uscio della porta, sbirciando all’esterno.
Come
immaginava parte dei raccolti era del tutto stata sommersa dal fango,
il giorno
dopo ci sarebbe stato un gran lavoro da fare per i contadini del
villaggio,
però non avvertiva nessuna presenza maligna.
Aprì
ancor di più la porta ed ecco apparire Kaede, camminava
lentamente, l’andatura
risentita dagli anni di vecchiaia.
“Cosa ci
fai qui vecchiaccia? Con la tua età avanzata ti prenderai un
malanno e tirerai
le cuoia prima del tempo.” Disse incrociando le braccia e
tirando su col naso.
“Sempre
gentile, eh Inuyasha? Ad ogni modo devo parlarti.” La donna
entrò in casa senza
aspettare il suo invito e si sedette.
“Devo
chiamare Kagome?”
“No, non
c’è bisogno. Sono sicura
che…” Ma s’interruppe, guardò
il mezzodemone che aveva
di fronte e poi sospirò. “Ripensandoci, meglio
parlare solo con Kagome in
privato.”
Inuyasha
fu preso da un tic all’occhi destro, ma non disse nulla,
andò ad avvertire la
moglie, la scortò in soggiorno e poi ritornò alla
sua stanza da letto, accanto
al figlio.
“Cos’è
successo?” Chiese sulle spine la giovane donna tormentandosi
le dita delle
mani. Sapeva che qualcosa non andava.
“Un
cacciatore di demoni si sta avvicinando al nostro villaggio e con
Sesshomaru
che fa visita a Rin sempre più spesso e Inuyasha che ormai
vive qui insieme a
te e vostro figlio… Insomma, quello che sto cercando di
dirvi è che vi dovete
nascondere fino a quando lo straniero non abbia attraversato questo
territorio.”
Kagome
restò in silenzio, se l’anziana era
così preoccupata, evidentemente doveva
trattarsi di un abile cacciatore.
“È così
forte quest’uomo? E tra quanto arriverà?”
La donna
si strinse nelle spalle. “So solo che ha messo in
difficoltà persino il padre
di Inuyasha, anni addietro e ha sterminato anche demoni al pari della
forza di
Inu No Taisho. La sua fama è grande e se Inuyasha sapesse
che quest’ultimo sta
attraversando il nostro villaggio lo vorrebbe sicuramente sfidare. E
non solo
il ragazzo è fuori allenamento, non sono sicura della sua
vittoria anche se
fosse nel pieno della forma. Inoltre, è stato avvistato in
un villaggio non
molto lontano da qui, credo che arriverà entro due giorni di
cammino.”
Le due
interlocutrici si guardarono a lungo negli occhi.
“D’accordo, lo sigillerò in
questa casa assieme a nostro figlio con i vecchi sigilli di
Miroku.” Si fermò
un attimo e riprese. “Sai che con tutta
probabilità ti ha sentita benissimo,
vero?”
“Non
credo proprio.” Sorrise quest’ultima tirando fuori
un sigillo. Le due donne
ridacchiarono, grazie a quel pezzo di carta la loro conversazione era
stata
protetta, con gran dannazione del mezzodemone che, dietro
l’angolo, cercava inutilmente
d’origliare.