Un bosco nel quale è facile perdersi, un luogo isolato e cupo nel quale, la notte, si muove silenziosa un'ombra oscura,si possono udire l’ululato del lupo ed il verso del gufo e della civetta. Luogo ideale per nascondersi o nascondere qualcosa, anche un cadavere.
Mi trovavo proprio lì. Dietro enormi alberi,dove la notte nascondeva il mio corpo. Ero come invisibile alla gente. Stavo scavando nel cimitero che si trovava in mezzo al bosco. Un luogo dove nessuno è mai stato dopo aver sentito che si celava qualcuno di misterioso e tenebroso. Si,quel qualcuno sono io.
Non so il mio nome,non lo conosco e di certo non voglio saperlo. Tutti mi chiamano " Rò". Il motivo? Non chiedetemelo. So solo che il mio più grande hobby è uccidere. La tortura è sempre stato il mio gioco preferito. In questo cimitero ci abbandonavo tutte le mie vittime. Alcune sono state seppellite anche vive,ma questo è solo un'assaggio di quello che faccio.
Io non sono un'essere umano,e anche se ne ho la forma io non mi ritengo tale.
Io sono un mosto. Un mostro proveniente da un pianeta sconosciuto e giunto qui sulla Terra per eliminare tutti coloro che non meritano di vivere.
Come dicevo..
mi trovavo nel cimitero. Ero pronta per ritornare in città. Come sempre facevo un salto in stazione.. dove trovavo sempre quel ragazzo.
Avevo posato gli occhi su di lui. Aveva uno sguardo agghiacciante. Non pensava mai a nessuno. Se ne stava lì,accovacciato per terra,in attesa del treno. Io lo fissavo,cercando di capire che intenzioni avesse della sua vita. Sembrava un'assassino,ma diverso da me. Sporco e pieno di graffi in faccia. Avevo deciso di seguirlo quella volta. Così andai con lui in quel treno,lasciando per un pò il mio territorio.