- Titolo: Un giorno speciale
- Personaggi: Hiyori Sarugaki, Lisa Yadomaru, Mashiro Kuna
- Genere: commedia, sentimentale
- Rating: verde
- Avvertimenti: one-shot
- Conteggio Parole: 682
- Note: Oh, ma sono alla quarta fiction su Bleach, quest'anno! È un record! XD
Non so come mi sia venuto in mente di scrivere una cosa del genere, tanto più che ho la convinzione che non accadrà mai, ma oh, va beh! Se viene l'ispirazione, di certo non le chiudo la porta in faccia. XD





- Non è... un po' troppo? - osservò Hiyori, con tono stranamente calmo dovuto all' ansia e all'imbarazzo, guardando il proprio riflesso allo specchio.
Lisa, finendo di intrecciare l'ultimo fiore tra i capelli dell'amica, sorrise. - Affatto! È giusto esagerare un po', oggi - spiegò.
- Non è vero! È troppo femminile, per me! Come ti è venuto in mente di prendere persino dei fiori rosa? - sbottò la più giovane, arrossendo.
Mashiro, seduta lì accanto a osservare divertita le diverse espressioni che aveva mostrato Sarugaki fino a quel momento, ridacchiò. - Tanto lo sappiamo che a te piace esattamente così! - La sua voce, benché sempre allegra, aveva una leggera incrinatura commossa.
- E ti sei fatta crescere i capelli apposta - concluse Yadomaru.
- NON mi sono fatta crescere i capelli per intrecciarci su dei stupidissimi fiori rosa! - si oppose Hiyori, voltandosi di scatto.
Lisa, senza ascoltarla troppo, si allontanò di qualche passo per ammirare il proprio operato. Se n'era occupata interamente lei: vestito, trucco e acconciatura, benché inizialmente Mashiro avesse dichiarato di volerla aiutare.
Kuna saltò giù dalla sedia, avvicinandosi. - Sei stupenda, Hiyorin! Non sembri nemmeno tu! - esclamò, battendo una volta la mano per enfatizzare quello che avrebbe dovuto essere un complimento ma che, a giudicare dall'occhiataccia di Sarugaki, non era stato inteso dalla diretta interessata come tale.
Hiyori, tuttavia, non le disse nulla e tornò a guardarsi.
Si sentiva enormemente a disagio con un vestito così ampio e i capelli che le ricadevano sulle spalle, eppure era consapevole di non starci poi tanto male.
Dopo centinaia di anni, finalmente, era crescita fisicamente quel tanto che bastava per essere definita una donna. Certo non aveva una bellezza esagerata e nemmeno le forme erano pronunciare quanto avrebbe voluto che fossero, ma sapeva di poter essere considerata senza problemi una ragazza carina. Nemmeno Shinji riusciva a essere convincente quando le diceva che non era affatto vero!
Ovviamente il carattere non era poi tanto cambiato e quella era effettivamente la prima volta che non indossava pantaloni, ma non poteva negare che Lisa avesse ragione: fin da bambina, infatti, aveva sognato quel giorno e si era immaginata tante volte in un bell' abito come quello. Non poté, quindi, fare a meno di sorridere appena.
- Tanto alla fine ti importa solo di sposarti in abito bianco, non è vero? - disse Lisa, ridestandola dalle proprie riflessioni.
Mashiro fece nuovamente scorrere lo sguardo per tutta la figura della giovane amica, per poi fermarsi sul volto, scrutandolo con curiosità.
- Ma puoi ancora indossarlo, l'abito bianco? - chiese, mettendosi maliziosamente la mano davanti alla bocca.
Hiyori avvampò. - C-che intendi dire? -
- Oh, lo sappiamo che ogni tanto sgattaioli in camera di Shinji, la notte - spiegò Kuna, ridacchiando.
- Se non è lui ad andare da te... - precisò Lisa.
- Come diavolo fate a saperlo? - sbottò Hiyori, irrigidendosi.
- Io ti ho vista tante volte quando andavo a trovare Kensei! - cantilenò senza vergogna la ragazza dai capelli verdi.
Come se fosse soddisfatta da questa spiegazione, Sarugaki si voltò di scatto verso Yadomaru.
- Figurati se io non mi accorgo di certe cose! - disse la mora, sistemandosi gli occhiali.
Hiyori non volle indagare oltre, benché la inquietasse abbastanza la risposta di Lisa, e sopratutto evitò di rispondere alla domanda di Mashiro.
- Se hai finito, Lisa, possiamo anche andare ora! - tentò di fuggire da quella situazione la sposina.
Le altre due annuirono e seguirono Hiyori che sollevò la gonna con le mani e si avviò con portamento poco elegante. Le amiche sorrisero: quella ragazza non sarebbe mai cambiata, abito bianco o meno.
Sarugaki, ancora alquanto imbarazzata e spaventata, pensò che forse aveva sbagliato a desiderare tanto il matrimonio, dato che le amiche non facevano altro che metterla in imbarazzo e che poi non sarebbe sostanzialmente cambiato nulla, dopo.
Ma, quando appena arrivata in chiesa, ebbe la soddisfazione di vedere Shinji incantarsi a guardarla - con tanto di bocca aperta e un espressione che definirla 'idiota' era un eufemismo, si persuase a considerarlo un giorno davvero speciale.