Quel pomeriggio Evelyn e Justin si erano dati appuntamento per andare al parco.

Evelyn lo stava aspettando sotto casa,dopo poco Justin uscì e si richiuse la porta alle spalle.

Evelyn non vedeva Justin da un mese e averlo di nuovo così vicino le faceva battere il cuore.

La ragazza aveva capito solo in quel mese che era innamorata di Justin,il suo migliore amico ma lui aveva una ragazza e questo faceva stare male,molto male era per questo che Evelyn per un periodo si allontanò da Justin.

Nel frattempo lui la guardava ammaliato, "quanto è cresciuta in questo mese,ed anche bene" pensò Justin nonappena la vide.

Quando furono vicini si abbracciarono come non avevano mai fatto prima.

Evelyn aveva la testa tra il collo e la spalla di Justin e aspirava il suo profumo.

Justin la strinse ancora più forte a sè,gli era mancata stringerla e baciarle la fronte.

Evelyna a quel gesto iniziò ad arrossire e il cuore prese a battere fortissimo.

Si accoccolò ancora di più sul suo petto per nascondersi...Justin vedendo questa scena pensò a quanto fosse stupenda,magnifica,bellissima,innocente la sua migliore amica.

-Mi sei mancata Eve.-

Aveva pronunciato quelle parole in un sussurro ma Evelyn capì tutto e sorrise come non aveva mai fatto.

-Mi sei mancato anche tu JJ...aspetta mi hai chiamata Eve?-

Alla ragazza brillarono gli occhi,nessuno oltre lui la chiamava "Eve" o forse era lei che diceva alle persone di farsi chiamare con il suo nome per intero.

-Andiamo?- le chiese Justin.

-C...certo.- Non riusciva a parlare,vedere il suo sorriso e i suoi occhi color caramello era troppo per lei...non ce l'avrebbe fatta.

Arrivati al parco lui inziò a parlare ma lei lo osservava,osservava le sue labbra a cuoricino muoversi così dolcemente mentre parlava,guardava i suoi occhi così sinceri,stava amando la sua voce. 

-Mi stai ascoltando?.- Ecco,non si rese conto di averlo osservato per molto,annuì.

"Ok...ho fatto una grande figura,brava Eve,barava sul serio." pensò.

Ora era lui ad osservare lei e chiedersi cosa le stesse accadendo,cosa stesse pensando ma si perse quando incontrò il suo sguardo e il suo sorriso. Lei era la ragazza dei suoi sogni,la ragazza che lo accettava per come era.

Il pomeriggio passò velocemente tra risate e scherzi, così lui dovette andare via.

Lei non voleva,poteva trovare una scusa plausibile per farlo restare ma così sarebbe stato troppo evidente.

-Non puoi restare ancora un pò?.- Gli chiese e lui con dispiacere le sorrise malinconico.

-Devo andare dalla mia ragazza.- Evelyn sentì un crack...come se qualcosa di vetro fosse caduto e si fosse frantumato in mille pezzi oppure era solo il suo cuore.

-Oh,ok scusa...io,io lo avevo dimenticato.- rispose prontemente lei.

-Ti voglio bene.- le disse prima di andare.

-Io Ti Amo.- urlò lei ma era già troppo lontano per sentirla e così iniziò a piangere.

ONE DAY LATER.

Era decisa quel giorno gli avrebbe detto tutto.

Eccolo lì le stava correndo contro per salutarla.

La ragazza vedendolo gli corse tra le braccia e lo strinse fortissimo.

-Hey.- disse lui sussurrando al suo orecchio,ma la ragazza non rispose.

-Solo una cosa,ci vediamo dopo scuola dietro l'auditorium...devo parlarti.- disse tutto d'un fiato.

-O..ok.- ripose preoccupato.

Abbandonarono quell'abbraccio ed Evelyn si avviò all'interno dell'istituto ma aveva dimenticato di dire una cosa a Justin e si voltò...

Non avrebbe mai voluto farlo,lui era lì che abbraccciava,baciava,sorrideva alla sua ragazza. 

Come avrebbe voluto esserci lei al posto di Rose.

Non ce la faceva,si girò e si incamminò nei bagni,aveva la vista appannata,correva e si scontrava contro tutti.

-Sta attenta.- -Và più piano ragazzina.- -Vaffanculo sfigata.-

Non le importava nulla,voleva solo cancellare quell'immagine e quel dolore dentro.

Era nei bagni e stava prendendo quella che ogni sera le faceva compagnia prima di andare a dormire.

La sua lametta.

Iniziò a tagliarsi,goccioline di sangue cadevano sul pavimento troppo bianco per lei.

Si ripulì,aggiustò la matita e si avviò in classe.

5 HOUR LATE.

Evelyn lo stava aspettando dietro l'auditorium! 

Controllava l'orologio ogni 5 minuti ma di lui nessuna traccia.

Passò mezz'ora ma Evelyn sapeva che sarebbe venuto e così aspettò.

Dopo un'ora arrivò.

-Scusami,scusami,scusami.Me ne ero dimenticato.- "ooh ma bene,dimentica anche gli appuntamenti con la sua migliore amica" pensò.

Justin avanzò verso di lei ma Evelyn non riuscì a resistere e gli puntò il dito contro urlando.

-Oh ma è logico,immagino che eri con lei,la tua bella fidanzatina...La più stronza che io abbia mai conosciuto ma anche la più fortunata perchè ha...perchè ha...- la ragazza ormai piangeva,e sussurrando continuò la frase -ha TE.- disse infine.

Ma lui non capì di cosa stesse parlando. -Eve è una tua amica.- 

-Lo era finchè non è diventata la tua ragazza.- le faceva male dire quella frase.

Evelyn scappò via ma lui riuscì a prenderle il polso e fermarla.

-Aah.- si lamentò Evelyn,ooh non doveva farlo. 

-Cosa c'è?.- Chiese Justin. -Per favore lasciami il polso.- lo supplicò ma lui capì e le alzò un pò la manica della felpa.

Un brivido gli attraversò la schiena,sul polso vi erano cicatrici e tagli forse troppi,forse freschi.

-Eve perchè cazzo lo fai?.- le chiese con le lacrime agli occhi.

-Non sono affari tuoi.- -Dimmelo- -Vuoi sapere perchè lo faccio?...Perchè cazzo mi faccio del male?.-

-S...si.- 

-Questi fottuti tagli sono a causa tua,perchè ti amo,perchè vorrei essere sempre con te,vorrei che tutto quello di cui hai bisogno sia io,vorrei fossi MIO e di nessun altro.E ci sto male quindi faccio questo.Li vedi? Questi tagli non andranno mai più via.Sono per te,è a causa tua che faccio tutto questo.- Evelyn urlava e piangeva e lui non sapeva cosa dire,provava la stessa cosa ma non aveva il coraggio di parlare forse perchè troppo felice o forse perchè troppo triste. 

-Cazzo,ti ho detto che ti amo e tu che fai,rimani in silenzio.-

-E' quello che hai fatto anche tu per tutto questo tempo.-

-Avevo paura che mi dicessi che per te ero solo un'amica,che non ti piacessi,avevo paura della tua reazione,che se ti avessi dettp che ti amavo tu mi avresti risposto che non provavi le stesse cose.- disse con voce calma e bassa. -Ancora non parli? Ooh Justin io me ne va...-

Non finì di parlare perchè le sue labbra erano unite a quelle di lui,si sentivano finalmente completi,erano finalmente uniti,si amavano e nessuno poteva dividerli ora. -Ti Amo.- dissero all'insuono appena si staccarono e sorrisero come non avevano mai fatto. 

Era come un gioco,il gioco più bello della loro vita.


Heilà...eccomi qua! (ho fatto una rima...loool)
Ho scritto questa OS mentre aspettate il prossimo capitolo della storia che se volete potete leggere qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1166680&i=1

Anyway,se ve gusta recensite...c'ho messo l'anima e credo mi sia venuta bene. AAAAH quanto amo sta frase: Era come un gioco,il gioco più bello della loro vita. ewe...
Domani continuo la storia. Notte bellezze e mi aspetto tante,tante recensioni. #peace