Sono passati cinque anni da quando mi avete lasciata dalla Divina Kaede in questo villaggio umano, signor 

Sesshomaru.

Ho diciotto anni ora.

Tutto è cambiato: il mio corpo, la Divina Kagome, Shippo, Miroku e Sango.

Tutto, tranne i ricordi che ho di voi.

 

Durante la giornata, quando mi prendo una pausa dai miei compiti mi reco al fiume e ritorno indietro nel tempo.

La scena è sempre la stessa:

Sono seduta su un masso in riva ad un fiume e con i piedi gioco con l'acqua cristallina. Jaken ed Ah-Un sono intorno

a me a sonnecchiare.

Attendiamo tutti il vostro ritorno.

Un flebile rumore tra i cespugli,

uno stormo di uccelli si alza in volo

e un leggero fruscio di vesti sono i segni del vostro ritorno.

Infatti, eccovi!

La vostra figura eterea, impassibile e pericolosamente tentatrice si avvicina sempre di più con passi cadenzati.

 

"Rin"

Questa è la melodia più dolce del mondo: il mio nome detto dalla vostra voce severa e pulita ma, nel profondo, dolce

e premurosa.

Ogni volta che m'immergo nelle mie utopie scambio ricordo e presente. Immagino che siate ritornato da me, così 

apro gli occhi per rivedervi, ma, poi, mi rendo conto che era sono un lampo proveniente dal passato.

 

Anche questa volta sono tentata ad aprire gli occhi, ma non lo faccio, ho imparato a non illudermi.

"Rin!" 

Una mano si posa leggera sulla mia spalla. Mi giro di scatto sgranando gli occhi.

Siete qui!

Non siete cambiato affatto:alto, austero e regale. Lunghi capelli argentati scendono morbidi lungo la schiena 

muscolosa, alcune ciocche ribelli  incorniciano il viso illuminato da due grandi pozze di oro liquido, i vostri occhi.

"Sesshomaru-sama!" urlo portandomi davanti a voi con un'emozione nuova.

Sorrido lasciando scorrere libera quella gioia che avevo riservato per questo momento,

per il vostro ritorno,

per un altro nostro viaggio.

"Il tuo sorriso..." dite facendo una piccola pausa "Non è cambiato" finite facendo comparire l'ombra di un sorriso

sul vostro volto da angelo tentatore.

L'eccitazione è tanta, ma non posso fare a meno di essere un pò inquieta e preoccupata.

-Siete felice di rivedermi?- penso continuando a guardarvi con i miei occhi color nocciola.

Mi guardate ed inspettatamente annuite.