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Autore: ValerieJuliet    19/07/2012    0 recensioni
Storia che trae ispirazione dalla storia di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, "La bella e la bestia".
OnTae pairing!
Jinki l’aveva rapito e costretto a conoscerlo.
Aveva provato a scavare dentro di lui, scoprire la sua anima gentile e fargli amare la vita.
E lui, Taemin, aveva imparato ad amarlo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo Personaggio, Onew, Taemin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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[La bella e la bestia]

 
L’amore va oltre le apparenze.
Va oltre i pregiudizi.
Va oltre.
 

 
“Perché l’hai lasciato andare via?”
“Perché l’amavo troppo e lui non amava me.”
La conversazione avuta con l’amico Jonghyun l’aveva fatto riflettere.
Jinki l’amava davvero, ma come sempre era lui a non essere amato.
Forse per il suo carattere scontroso e introverso?
Forse per le sue malformazioni?
Forse, forse, forse.
Troppe domande a cui non c’è una risposta.
 


Taemin era riuscito a scappare.
Lontano da quella persona avrebbe potuto vivere tranquillamente.
Lontano dai pregiudizi della gente avrebbe potuto lasciarsi quell’esperienza tragica alle spalle.
Jinki l’aveva rapito e costretto a conoscerlo.
Aveva provato a scavare dentro di lui, scoprire la sua anima gentile e fargli amare la vita.
E lui, Taemin, aveva imparato ad amarlo.
Era fuggito per paura del pregiudizio degli altri.
Ma lui aveva finito per avere dei pregiudizi nei suoi confronti.
Aveva paura di amare qualcuno di diverso.
 

 
“Lee Jinki, mi dovevi dei soldi e non mi hai ripagato.”
“Signor Sou, mi dispiace. Non posso pagarla. Le mie malformazioni mi hanno fatto licenziare e non ho più un soldo.”
“Mi dispiace Lee, addio.”
“No, signor Sou!”
 

 
Taemin aveva corso tutta la notte.
Doveva tornare da Jinki, abbracciarlo e dichiarargli il suo amore.
Doveva tornare in quella casa, aprire le finestre e far entrare la luce nell’oscurità del rifugio del corpo e del cuore.
Le lacrime volavano via dagli occhi mischiandosi alla pioggia che cadeva imperterrita.
“Ti amo!”
Lo urlò al buio, alla notte.
 
Raggiunse, finalmente, l’abitazione di Jinki.
La porta spalancata.
Un respiro affannoso riempiva l’etere.
Un corpo straziato giaceva per terra girato su un lato.
Jinki.
 
Taemin si precipitò vicino il corpo esangue del suo amato.
Gli respirò sulle labbra infondendo infinite molecole d’ossigeno.
Se n’era andato.
L’aveva abbandonato alla realtà.
L’aveva abbandonato ai pregiudizi.
L’aveva abbandonato all’amore.
 
“Io ti amo!”
Taemin gli carezzò i capelli mentre gli posava lentamente un bacio sulla guancia passando poi alle labbra carnose.
Grazie, gli sussurrò all’orecchio attorcigliandosi il braccio intorno.
Si abbandonò a quell’ultimo contatto di corpi.
I cuori, invece, sarebbero rimasti vicini per l’infinito.
   
 
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