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Autore: Ravenne    19/07/2012    5 recensioni
Josh non era il mio migliore amico, non era il mio amante, non era il mio ragazzo, non era il mio confidente.
Eppure era tutte quelle cose ogni volta.
Parlare di rapporto amore-odio sarebbe stato troppo facile. Si sarebbe risolto tutto in una semplice e banale classificazione di sentimenti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Josh.



La mia vita era sempre stata divisa tra bianco e nero.
Tra bene e male.
Cose giuste e sbagliate. Senza essere mai divise in modo netto. C'era sempre una linea di grigio che divideva quei due colori così maledettamente opposti tra loro.
Tutta la mia vita era basata sui contrasti. Non c'era nulla di complementare in me.
A partire dai colori degli abiti, dalle emozioni, agli atteggiamenti.
Nemmeno gli stessi tasselli della mia anima erano complementari. C'era sempre una parte di me che non andava e che cercavo di reprimere. Che cercavo di nascondere come se non esistesse. Eppure a volte continuava a sbucare. Nonostante tutto però, tutti sanno che lo yang non si divide mai dallo ying.
Come io non potevo fare a meno di Josh, che in effetti era una parte della mia anima. Il mio opposto, la parte candida e buona della mia anima fredda e nera.
Eravamo come in due camere divise da un sottile vetro. In due mondi diversi, opposti, per nulla complementari e che non si assomigliavano in nulla. In due mondi paralleli e distanti.
Il problema principale, però non eravamo nè io nè lui.
Era il fottuto 'noi' che non ci apparteneva e che io sognavo ogni notte.
Josh non era il mio migliore amico, non era il mio amante, non era il mio ragazzo, non era il mio confidente.
Eppure era tutte quelle cose ogni volta.
Parlare di rapporto amore-odio sarebbe stato troppo facile. Si sarebbe risolto tutto in una semplice e banale classificazione di sentimenti.
''Uhm, capisco, si, si di rapporti come questo ne è pieno il mondo tesoro della mamma, devi solo prendere posizione'' sarebbe stata poi questa la giustificazione. Il fatto è che di rapporti come quello, non è pieno il mondo. Il nostro non era nemmeno un rapporto certe volte.
Io non riuscivo un solo attimo a dipendere da lui eppure c'erano momenti in cui, se solo non mi guardava negli occhi, mi sentivo morire. Il problema di fondo, dice la mia migliore amica, era che io ero innamorata di lui.
Ovviamente, come in ogni tragedia che si rispetti, lui non sembrava badare a nulla e come sempre, mi raccontava delle sue vicende con le donne della sua vita. Che puntualmente non ero io. Però quella volta, il mio umore e la mia rabbia avevano oltrepassato ogni limite. Ero stufa di dover sopportare ogni volta ciò che per lui era così fondamentale, senza accorgersi che la donna perfetta per lui era esattamente al suo fianco.
Era un pomeriggio caldo di giugno, eravamo in veranda, abbattuti, come ogni volta, però stavamo bene. Non ricordo bene come successe, ma d'un tratto, parve che la sua ultima fiamma, Jasmine, gli avesse chiesto scusa dopo essersi fatti un paio di ragazzi in un weekend anonimo senza di lui. E che lui, da ragazzo idiota qual'era ed era sempre stato aveva deciso di dargli una 'seconda possibilità'. Ovviamente, il buon samaritano dovevo sceglierlo io, giusto?
Ovviamente, la Melanie che conosco non riuscirebbe a stare con un ragazzo sano di mente, normale, che non cambia personalità insieme al vento. Sarebbe come chiedere alle mosche di non ronzare, o al sole di non risplendere.
Eppure mi chiedo come sia possibile credere ad una sciocchezza tanto assurda che è il cambiamento.
La gente non cambia con uno schiocco di dita. Non ci riesce in anni, come può farlo in un paio di settimane? Eppure lui, tonto com'era, ci cascò. Confessando che era ancora, palesemente, innamorato di Jasmine.
Inutile dire che la diplomazia non mi assista in certi casi di coglionaggine palese, immagino. E quindi, senza troppi scrupoli gli urlai contro che era un minchione.
Intendiamoci, io lo pensavo e lo penso davvero, eh. Insomma, la discussione, poi, arrivò ad un punto di non ritorno.

''Josh, ma perchè non capisci?! -urlai- Non ti chiedo di capire che io sarei la fottuta persona adatta a te, ma..Perchè ti ostini a pensare che la gente cambi? Quanto ci metterà quella sgualdrina a farsi mezza città mentre sei via? L'ha fatto una volta, lo farà ancora. Si, siamo fuoco e ghiaccio, costretti a stare insieme ma non puoi chiedermi di continuare senza di te, non puoi. Lo so, tante volte sono antipatica e mi allontano. Vado via e sparico, ma non ti rendi conto che sei l'unica persona con cui io non riuscirei a stare senza?  sono stata fredda e amara certe volte, è vero. Ok, ho anche un carattere di merda. Anzi, la sai una cosa? Vuoi sentirti dire che sono l'anticristo del romanticismo? E, porca miseria, hai ragione. Ma, dimmi Josh come fai a non accorgerti che, quando ti guardo, sei tutto ciò che vorrei continuare a guardare?! Il problema, è che non riuscirei a stare senza di te nemmeno un fottuto attimo. E' esattamente questo che non capisci. Non pensi mai che se avessi voluto sarei potuta andare, ogni volta che pensavo fosse giusto? Non hai pensato che avrei potuto evitare tutto questo andando via, allontanandomi? Sopportare le tue troiette, i tuoi malumori, le tue fottute isterie, manco fossi ciclato? Non pensi che sarebbe stato tutto più facile per me? Oramai avrei potuto cambiare tutto e trovarmi con una casa in campagna, continuando a fare qualcosa che non potesse uccidermi l'anima. Invece sono qui, di fronte a te e sto mandando a puttane il mio orgoglio, la mia dignità per urlarti quanto io abbia bisogno di te. Non immagini quanto io ti abbia sentito distante sapendo che ogni volta amavi qualcuno sempre un po' di più di quanto amassi me'' mi passai istericamente una mano fra i capelli, lunghi.
Lunghi perchè a lui piacevano così. Tenuti sciolti affinchè potesse accarezzarli, ogni volta che volesse.
Ma tutto quello che facevo non era mai abbastanza. Non era mai soddifacente. Continuava a ripetermi quanto fossi bella, quanto fossi giusta. Continuava a guardarmi negli occhi e dirmi che ero perfetta così com'ero, senza cambiare nulla eppure non andava. Non andava perchè nelle altre trovava ogni volta qualcosa che io non avevo. E io lo odiavo. Lo odiavo infinitamente per questo, continuava a darmi il suo amore, a farmi sentire l'unica persona al mondo, come se più belle di me e più speciali non ci fossero. Eppure continuava a trovare in altra gente qualcosa di migliore. Ovviamente, non poteva scaricarmi e basta o amarmi semplicemente.
No.
Aveva in mano il filo dei miei sentimenti che tirava a suo piacimento, perchè, chi se non la scontrosa e divertente Melanie poteva rassicurarlo quando scopriva un altro bel paio di corna da cervo?!
''Josh, il fatto è che a te non basta mai. Io non basto mai. Non sono mai abbastanza, continui a dirmi che sono perfetta eppure te ne vai. Te ne vai ogni volta e io muoio, tutte le volte Josh. Tutte le volte. ti prego, non lasciarmi andare ancora una volta, non farlo. Ascoltami, gurdami. Sei l'unica cosa al mondo che mi serve per stare bene. Perchè non lo capisci? Perchè ignori tutto quello che si è creato Josh?'' e nonostante le urla si facessero sempre più forti ogni volta io non ero forte, io non ero forte abbastanza per reprimere le lacrime ed il senso di colpa. ''Mi manca la tua pelle, il tuo sorriso dolce, così perfetto per me..Così giusto. Non ricordi quando mi abbracciasti dopo avermi visto piangere per la prima volta in quella calda sera di Settembre? Non ricordi da quanto tempo io e te..Ci apparteniamo? Io ti prometto che, se solo potessimo tornare indietro, una sola volta, non ti avrei mai lasciato andare, nemmeno un attimo da me. Te lo prometto. Ti avrei mostrato fin da subito quanto, io, fossi la scelta giusta.'' quest'ultima frase, però, fu più un sussurro che un urlo, ero stremata, stanca, affaticata.
Mi sentivo crollare, ancora una volta, come sempre. Eppure mi prese il viso tra le mani, lo accarezzò, piano e mi sorrise.
Un sorriso dolce e tenero. Un sorriso da schiaffi in pratica, perchè non c'entrava assolutamente nulla in quel contesto.
Doveva urlarmi contro, doveva dirmi che lui non provava quello che provavo io e sarebbe andata bene così, in fondo.
Avremmo risolto tutto una volta per tutte. Saremmo tornati il fuoco ed il ghiaccio di prima. Per sempre.
Eppure, mi baciò.
No, non chiedetemi di raccontarvi cosa provai, non riesco a catalogarlo. Fu tutto così assurdo.
''Melanie, ascoltami. Tu, sei tutto ciò di cui ho bisogno. E voglio che tu stia con me, per sempre.'' fu l'ultimo sussurro che mi sfiorò le labbra prima delle sue.



Note:
Uhm, ok. E' la prima volta che mi 'presento' nel campo delle storie originali e mi sento totalmente fuori luogo.
Detto questo, ci tengo particolarmente a questa One-Shot considerato che è una sorta di autobiografico.
Non calcolando il finale, che è quello che mi aspetto, più che altro.
Detto ciò, vorrei davvero, davvero dedicare questo capitolo di..nulla..a Melanie.
Dalla quale ho tratto il nome per la protagonista e perchè infondo è anche po' il suo carattere.
E vorrei anche ringraziare quella santa donna di Nerween (e non capisco perchè lo sottolinea..Dannati collegamenti ipertestuali!) che ha sopportato la mia ansia pre-pubblicazione.
In conclusione, sarei davvero felice e onorata, che mi arrivasse da voi, qualsiasi tipo di critica/commento. Mi sentirei lusingata, davvero. E grazie anche a chi legge ma non recensisce, perchè nonostante tutto mi ha tato la possibilità di esprimermi.
Un forte bacio, Ravenne.

   
 
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