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Autore: Bieberslaugh    19/07/2012    1 recensioni
Lo amo, lo amo tanto, e dopo quello che mi ha fatto non riesco comunque ad odiarlo. Eravamo come pane e nutella, ma il suo cuore ha deciso di non volermi più come prima. Questa non è una favola a lieto fine.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This ain't a fairytale.






Say you're sorry 
That face of an angel 
Comes out just when you need it to 
As I paced back and forth all this time 
Cause I honestly believed in you 
Holding on 
And days drag on 
Stupid girl, 
I should have known, I should have known 

 
 

Il freddo canadese è micidiale.
Tiro su le coperte coprendomi parte delle spalle, e mi stringo di più a lui  facendo sprofondare la mia testa nel suo petto caldo.
Lui gioca con la mia coda di cavallo raccolta disordinatamente.
«Justin, tutto questo è incredibile» faccio una pausa «vero?» continuo.
«Non ti seguo. Tutto questo cosa?» domanda con uno sguardo interrogativo.
«Noi due» sospiro «Al liceo ci provavo spudoratamente con te, cercando di farmi notare» sospiro ancora «Ma per te… Ero invisibile» dico.
Quei ricordi mi mettono ancora un po’ di tristezza. La mia vita al liceo non è stata delle migliori.
«A quei tempi ero un ragazzino che pensava solo a scoparsele, le ragazze» dice tutto d’un fiato «Tu non eri come quelle ochette» ride «Adesso che siamo all’università è tutto cambiato, io sono più maturo, preferisco le ragazze come te» conclude spostandomi una ciocca di capelli castani dal viso.
«Le ragazze come me?» domando confusa.
«Ragazze serie che nella vita non hanno come interesse solo vestiti, scarpe, ovviamente tutto di grandi marche, e sesso. Ragazze che amano davvero. Non quelle che se le dici ‘aprile’ lo prendono come un verbo, e non come un mese» Scoppio a ridere, per poi fermarmi e fargli finire la frase «Loro erano ragazze di una notte, tu no» mi bacia i capelli.
«Grazie» gli dico posandogli un bacio sul naso.
«Di cosa?»
«Di essere così dannatamente tu»
Lo so, non ha molto senso.
«Di essere così dannatamente io?» sorride divertito.
«Lascia perdere, ti amo. E’ questo che conta»
«Ti amo anche io, Mia» mi dice per poi far incontrare le nostre labbra in un dolce e intenso bacio, dove le nostre lingue dopo essersi trovate si uniscono in una danza. E vorrei rimanere così per sempre, abbracciata a lui e assaporando le sue labbra che sanno di… frutti di bosco?
                                                                           

                                                                             *

«Bieber, dove mi stai portando?» chiedo ridendo.
«E’ una sorpresa!» esclama emozionato.
«Potresti almeno togliermi questa fottuta benda dagli occhi, porca merda» gli dico leggermente alterata.
«Sempre fine tu, eh» ride «E comunque, senza benda avresti capito dove ti sto portando»
«Appunto, genio» sospiro «E’ quello che voglio sapere, non mi piace essere all’oscuro di tutto e tantomeno aspettare» sbuffo.
«Siamo arrivati» dice parcheggiando l’auto.
Sento la portiera dell’auto aprirsi e mi porge una mano, la afferro e cammino lentamente verso di lui.
Mi toglie la benda.
«Justin, ma è…»
«La spiaggia del nostro primo appuntamento» mi precede.
«Già» confermo sbalordita «E’ stata un’ idea bellissima riportarmi qua, mi vengono in mente tanti ricordi» dico con le lacrime agli occhi.
«Adesso non metterti a piangere, Mia» dice afferrandomi per i fianchi e facendomi girare in aria abbracciata a lui. Ancora, ancora e ancora.
                                                  
        
                                                                                  
 I'm not a princess, this ain't a fairy tale 
I'm not the one to sweep off her feet, 
Lead her up the stairwell 
This ain't Hollywood, this is a small town, 
I was a dreamer before you went and let me down 
Now it's too late for you 
And your white horse, to come around
 




«Cosa fai, Justin?» gli domando con tranquillità  sedendomi al suo fianco sul dondolo.
«Scrivo e compongo» mi dice senza distogliere lo sguardo dalle corde della sua chitarra.
E’ strano «Cosa c’è?» domando allarmata.
«C’è che sono uno stupido, Mia» mi guarda negli occhi «Sono così belli i tuoi occhi. Sono azzurri come il cielo. Non voglio che si spenga la luce nei tuoi occhi un giorno. Non per colpa mia, non merito le tue lacrime» abbassa lo sguardo verso la sua chitarra, di nuovo.
«Ma cosa dici, Justin?»
«Ti amo, ricordati solo questo» conclude per poi baciarmi con foga.
Non è come i suoi soliti baci: intensi, ma dolcissimi. Questo è un bacio disperato.


                                                                             *

«Ciao,  Alyssa» le dico schioccandole un bacio sulla guancia.
«Ehi, Mia. Siediti, devo parlarti»  mi dice seria.
Tremo. Ho un brutto presentimento.
«Va bene, ma prima ordiniamo che ho una fame da lupi. Mangerei anche te!» dico cercando di abbassare la tensione di quel momento. Alyssa ride.
E come se la cameriera mi avesse letto nel pensiero arriva a prendere le ordinazioni che arrivano dopo poco.
Alyssa si decide a parlare «Ho una notizia che non ti piacerà, Mia» mi dice con uno sguardo che rende glaciale i suoi occhi color miele.
«Di cosa devi parlarmi?» le chiedo buttando giù una grande quantità di succo d’arancia che rende il mio bicchiere subito mezzo pieno.
«Devo parlarti di…» fa una pausa «Justin»
Boom.
«Cosa dovresti dirmi di Justin? Io lo amo. Quando sono con lui sto bene, sento che è tutto quello che ho sempre voluto avere» le dico con un mezzo sorriso.
«Sei la mia migliore amica, e dovresti sapere una cosa su di lui»
Boom alla seconda.
Mi cade la forchetta dalle mani. Non posso crederci.


                                                                                *
Baby I was naive, 
Got lost in your eyes 
And never really had a chance 
My mistake I didn't know to be in love 
You had to fight to be the upper hand 
I had so many dreams 
About you and me 
Happy endings 
Now I know


Non ho latte in casa, decido di andare a comprarlo. Senza quello non riesco a dormire.
Indosso un cappotto ed esco di casa avviandomi verso il supermarket.
Con delle buste della spesa al lato opposto del mio vedo arrivare lui.
Alza lo sguardo e mi vede. Mi vede immobile e fissarlo, con il cuore che continua a battere nonostante le ferite che mi ha procurato.
«Mia» sussurra.
«C-ciao» mormoro con poca voce.
Mi guarda, non ha il coraggio di dire altro. E nemmeno io la forza di dire qualcosa.
«Justin, sei qui?» domanda una voce femminile.
Una biondina dai capelli sciolti ondulati sulle spalle lo guarda, e poi porta il suo sguardo su di me.
Rimane zitta e immobile.
Justin si gira verso la biondina «Katy» e poi verso di me «Ehm, Mia»
«Quello che mi ha detto Alyssa era tutto vero, allora. Mi hai preso in giro. Io volevo anche crederti. Vaffanculo, Justin. Che qualcuno possa farti soffrire come stai facendo tu con me» gli urlo contro con tutta la rabbia nel mio cuore per poi girarmi furiosa e correre a casa mia per raggomitolarmi nel mio letto e piangere lacrime amare.


                                                                                    *

«Scusami, Mia» mi dice la sua voce tramite il telefono.
«Scusami? Dopo quello che hai fatto? Mi hai tradita, Justin. E ti ho visto anche con i miei occhi, con lei» la mia voce trema.
«Lo so, e sono pentito. Tutto quello che veramente voglio sei tu. Mi ami?»
«Sì» Purtroppo è così. Io lo amo, e allo stesso tempo lo odio. Lo odio non perché mi ha tradita, lo odio perché dopo quello che ha fatto, io non riesco ad odiarlo. Ed è questo che odio davvero.
Mi lascio scivolare per terra con la schiena appoggiata al muro, e immergo la mia testa tra le mie ginocchia lasciando scorrere le lacrime. E mi vengono in mente tutto quello che ho passato per farlo mio, tutto quello che ho passato con lui: Quando giocava con i miei capelli e mi diceva ‘ti amo’ e rimanevamo abbracciati per ore, la spiaggia, quando sul dondolo mi disse che non avrebbe mai meritato le mie lacrime. E aveva ragione. Non si merita il mio dolore e queste lacrime.

I'm not a princess, this ain't a fairy tale 
I'm not the one to sweep off her feet, 
Lead her up the stairwell 
This ain't Hollywood, this is a small town, 
I was a dreamer before you went and let me down 
Now it's too late for you 
And your white horse, to come around 

And there you are on your knees 
Begging for forgiveness, begging for me 
Just like I always wanted but I'm so sorry 

Cause I'm not your princess, this ain't a fairy tale 
I'm gonna find someone someday who might actually treat me well 
This is a big world, that was a small town 
There in my rearview mirror disappears now 
Now it's too late for you and your white horse 
Now it's too late for you and your white horse, to catch me now
 


«Mi darai un’altra occasione?» mi domanda.
Mi asciugo in fretta le lacrime sporcandomi le mani di mascara ormai sciolto.
Porto il telefono all’orecchio.
Il mio cuore sta per scoppiare dalla rabbia «No!»


  CREPO MUCHACHO.
Ciao a tutte c:
Okay, è orribile, come tutto quello che scrivo ma non date la colpa a me (?) datela a Taylor Swift (?)
Stavo ascoltando 'White horse' quando mi è venuta in mente...
E così mi sono ispirata anche a quello che succede nel video c:
ooookay, ciao puledre ♥
Ps. La prima parte della storia sono un pò i ricordi di Mia vissuti in quel momento (?) quando tutto era rose e fiori e.e
Ppss. (?) scusatemi se ci sono degli errori non l'ho riletto e.e
Pppsss. (?) non so perché EFP non mi fa mettere che è una OS. D:

  
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