Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: loveisaverb    19/07/2012    3 recensioni
Perché mi fa quest'effetto? è come se quando parlasse lui tutto il resto del mondo non ci fosse più, e mi piace.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

non so esattamente che cosa sia ma mi annoiavo.
scusate se fa schifo.


Mi chiedo ancora che cosa ci faccia una come me in un locale simile e non l'ho ancora capito, so solo che è colpa di Anne che mi ha trascinata qui contro la mia volontà. Si, ce l'ho con lei, ma dovrei anche ringraziarla perché se non mi avesse costretta a venire in questo locale a Las Vegas, probabilmente sarei sul divano a guardare un film depresso e a mangiare gelato al cioccolato. Mi sento fuori posto e credo di dover prendere esempio da Anne, la mia migliore amica, che si sta strusciando su un ragazzo in canottiera abbastanza ubriaco. Ogni volta che la guardo mi sembra sempre più bella: è alta e ha delle gambe che farebbero invidia ad una modella ed è quello il suo punto forte... le sue gambe fanno girare la testa a molti e lei lo sa benissimo. Ma oltre a quello, ha dei capelli neri lunghi fino al sedere e degli occhi verdi che risaltano subito ed è per questo che rimorchia sempre. E poi, ci sono io: non sono bella, non sono neanche brutta ma solo carina. Non ho nulla di particolare e sono bassa, come tutti mi ricordano, quindi, mentre lei rimorchia quel tipo che se non sbaglio si chiama Andrew, io me ne sto qui a guardare la gente che si dimena. C'è davvero della gente strana in giro, come quella signora sui quarant'anni che è appena entrata con un vestitino leopardato di qualche taglia in meno che la fa sembrare un prosciutto. Rido e mi avvicino al bancone per prendere qualcosa da bere. 'vuoi ballare?' mi dice un ragazzo e quando mi giro e lo guardo mi sembra un volto familiare, troppo familiare. Dove posso averlo visto? Non frequento questi locali, quindi sarà solo uno che assomiglia vagamente a un ragazzo che conosco, anche se non so chi. 'no, grazie. Ho appena ordinato una birra' gli dico, cercando di essere il più fredda possibile... tentativo fallito. 'okay, resto qui a parlare con te allora' mi sorride e ordina anche lui una birra. Che sta cercando di fare questo? Non so, ma di sicuro ha sbagliato persona. Lo guardo in silenzio e sorseggio la mia birra spostando lo sguardo sul bancone. 'sono Joe' mi dice e mi tende la mano sperando che io gliela stringa e gli dica come mi chiamo, purtroppo per lui, mi limito a ridere e a non dire nulla. 'che c'è? Ti faccio schifo?' ribatte ironico e a quel punto lo squadro dalla testa ai piedi: non è molto alto, ma è muscoloso, ha i capelli mossi e un viso perfetto, indossa una maglietta attillata nera, jeans e delle scarpe oscene, ma tutto sommato è davvero un gran figo. 'dai, dimmi qualcosa!' mi sto divertendo con lui, sembra un bambino che vuole un gioco. Scuoto la testa, 'cosa devo fare per farti parlare?' mi stringo nelle spalle cercando di non ridergli in faccia e lui improvvisamente si mette in ginocchio davanti a me. 'la prego signorina, mi può parlare?' alzo un sopracciglio, ma è serio? 'sei ubriaco per caso?' gli chiedo con tono secco 'no, assolutamente no!' dice e si rialza con un'espressione estremamente soddisfatta. 'cos'è quel sorrisetto compiaciuto?' lui si stringe nelle spalle 'mi hai rivolto la parola' e mi sorride e il suo sorriso è uno di quello che ti scioglie da quanto è sexy e adorabile allo stesso tempo. 'era davvero così importante?' 'beh, si' mi acciglio senza capire perché gli importi così tanto che io gli parli e c'è una sola spiegazione per cui un ragazzo simile sia qui a parlare con me, 'Anne ti ha pagato per parlarmi?' e capisco dalla sua espressione confusa che non sa neanche chi sia Anne e che a quanto pare vuole davvero parlare con me. 'cosa? No! Volevo solo parlarti. Ti ho notata appena sei entrata e sei... diversa' mi dice abbassando lo sguardo come se si vergognasse a dirmelo. 'beh Joe, che cosa ti porta qui?' chiedo per distrarmi dalle sue labbra così perfette. 'la noia, credo' è sincero ed è raro incontrare un ragazzo sincero in un locale simile, di solito vogliono solo una con cui divertirsi la notte a letto. 'wow, impressionante' scherzo e lui ride divertito dal mio sarcasmo quasi inesistente. Sta facendo finta di ridere per caso? Non sono divertente io. Finiamo la birra e continuiamo a parlare di noi, come se ci conoscessimo da anni. 'Joe, che fai nella vita?' mi guarda, anzi, mi fissa come se avessi detto una cosa scioccante e non capisco in cosa ho sbagliato. 'non sai chi sono?' mi chiede scandendo ogni singola parola, 'non mi pare' gli rispondo sinceramente 'oddio' si gira verso il barista e chiede un'altra birra. È sconvolto, ma cosa ho detto di male? Per caso lo conosco e non mi ricordo? Sono ubriaca e non mi ricordo? O lui è pazzo? 'ehm.. ho detto qualcosa di sbagliato?' dico confusa. 'no, anzi! È solo che sei la prima che non sa chi sono e la cosa è scioccante' mi sorride 'non ti dirò chi sono però'. È un ricercato? Perché non vuole dirmi chi è? Okay, o è pazzo o è ricercato ma anche se fosse una di queste due cose, io non mi alzo di qui. Voglio continuare a guardarlo, a notare ogni suo piccolo dettaglio. Probabilmente il suo unico difetto sono quelle sopracciglia enormi che si ritrovano ma stranamente, gli danno un'aria ancora più sexy e posso affermare che questo ragazzo è sesso che cammina. Okay, ci sono... è una pornostar!

'a che pensi?' mi chiede notando il mio silenzio 'a chi sei...' dico semplicemente. 'dai, chi sono secondo te? Indovina' ride girandosi completamente verso di me. 'sei una pornostar?' e appena termino la domanda lui scoppia a ridere e continua a ridere quasi fino alle lacrime. Okay, non lo è. 'un ricercato?' scuote la testa, 'un pazzo psicotico?' 'neanche' 'okay, non so allora' mi guarda cercando di smettere di ridere. 'tutto qui?' chiede trattenendosi dalle risate 'si' dico quasi imbarazzata 'mi dispiace, non sai ancora chi sono' fa di nuovo quel sorriso sexy che mi fa sciogliere completamente come oro liquido. Perché mi fa quest'effetto? È come se quando parlasse lui tutto il resto del mondo non ci fosse più e mi piace. 'tu mi dici come ti chiami ameno?' in tutto questo, non gli ho neanche detto come mi chiamo, ma che brava. 'Hayley' dico e gli tendo la mano che lui stringe. Mio dio, che cosa gli farei. Okay, lo ammetto: sono attratta, terribilmente attratta, da un ragazzo di nome Joe di cui non so nient'altro e che ho conosciuto un'ora fa qui in questo locale alquanto squallido. E non solo sono attratta, ma potrei fare qualsiasi cosa per lui, basterebbe chiedermelo con quel sorrisetto così sexy che amo. Grazie Anne per avermi portata qui, grazie di cuore. Mi guarda e si alza subito in piedi trascinandomi a ballare. Lo guardo imbarazzata, 'non so ballare' lui scruta la mia espressione e poi mi spinge verso di lui facendo aderire i nostri corpi per poi chinarsi e sussurrarmi all'orecchio 'tranquilla, ti aiuto io' e se non mi avesse tenuta probabilmente sarei caduta, sciolta dalla sua voce. Beh, Mr perfezione ha le sue mani su di me, sono praticamente attaccata al suo corpo e continua a guardarmi con aria sexy, potrebbe andare meglio di così? Mi prende le braccia e me le fa scivolare sulle sue spalle in modo che abbia le mani dietro la sua nuca e poi mi stringe a sé, mettendo le sue mani dietro la mia schiena, un po' troppo in basso e di certo non mi lamento. Cominciamo a muoversi a ritmo della musica e i nostri corpi si muovono all'unisono sfiorandosi ripetutamente. Riesco a sentire il suo respiro caldo da quanto siamo vicini e nella mia testa cominciano a passare pensieri poco puri che forse sono dovuti all'alcol... o forse no. Mi stringe sempre di più e senza pensarci neanche, gli passo una mano tra i capelli e poi lo bacio; rimane sconvolto dalla mia iniziativa, ma dopo qualche secondo sento le sue labbra muoversi sulle mie. La sua lingua comincia ad esplorare la mia bocca e io mi perdo in quel bacio sperando che non finisca mai, ma dopo qualche minuto dobbiamo staccarci per prendere fiato e appena lo guardo sembra ancora più sexy di prima con quei capelli scompigliati che io ho reso così. Non resisto e lo bacio di nuovo, lui mi tira ancora di più verso di sé, come se volesse che diventassimo una cosa sola e l'unica cosa che riesco a pensare riguarda lui: il suo profumo terribilmente buono, i suoi capelli morbidi, i suoi muscoli, le sue mani sul mio fondo schiena. Si stacca di nuovo e si ferma guardandomi... 'sono Joe Jonas'. Oddio, sono in un locale con un Jonas, sto limonando con un Jonas e non mi importa. 'Joe, non mi importa chi sei' gli dico e lui riprende subito a ballare e a baciarmi con la stessa passione di prima. Rallentiamo e quasi in un sussurro contro le mie labbra mi dice 'vieni via con me?' annuisco e quasi mi dispiace dovermi staccare, anche se per poco, da lui.

Che cosa mi hai fatto, Joe Jonas?

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: loveisaverb